domenica 17 luglio 2011

Ufente, argini trasformati in discarica

Neppure le telecamera installate dalla Provincia scoraggiano i comportamenti incivili
Domenica 17 Luglio 2011|Edizione: LATINA|Pagina 42 Il messaggero
di CHRISTIAN CAPUANI

Continua l’abbandono di rifiuti lungo gli argini del fiume Ufente. Nemmeno il sistema di videosorveglianza installato nelle scorse settimane dai tecnici della Provincia in un tratto di via Cotarda, a Pontinia, ha scoraggiato le cattive abitudini di chi preferisce liberarsi degli ingombranti in piena campagna: i cumuli di pneumatici, elettrodomestici usati e materiali vari si sono solo spostati qualche metro più in là. E il triste fenomeno dei rifiuti abbandonati continua a riguardare anche le varie Migliare e le altre strade della periferia, trasformandosi spesso in roghi di sterpaglie e materiale plastico. Oltre a bruciare le fasce frangivento. A denunciare questo serio pericolo per la salute pubblica è Giorgio Libralato, presidente dell’associazione Pontinia ecologia e territorio, che sottolinea come addirittura sotto la telecamera posizionata dalla Provincia sia ancora presente un cumulo di pneumatici e rifiuti di ogni genere.
Altre gravi situazioni ambientali riguardano i corsi d’acqua delle campagne di Pontinia. Da una parte c’è la questione dei fanghi pericolosi ritrovati due mesi fa nei pressi dell’Ufente a seguito di un intervento della polizia provinciale, che ha posto sotto sequestro ben 272 tonnellate di fanghi irregolarmente stoccati sui terreni della società Fondana allevamenti. «Chiediamo di sapere quali risultati siano emersi dall’esame dei fanghi - è il quesito posto da Libralato in una nota inviata alla Asl e all’Arpa - e se gli stessi siano stati rimossi oppure quali altri iniziative saranno intraprese». L’Arpa Lazio ha intanto risposto alla richiesta di analisi delle acque del fiume Linea riconoscendo il degrado ambientale in cui versano le sponde del corso d’acqua ma fornendo dati che escludono particolari situazioni di inquinamento chimico e microbiologico.
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