martedì 28 giugno 2011

Pontinia: questa sera Volpe presenta "il vuoto intorno"

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Ora
martedì 28 giugno · 20.30 - 23.30
Luogo
Ludoteca L'Albero azzurro (stabile centro sociale), via Aldo Moro, Pontinia
Creato da
Claudio Volpe
Maggiori informazioni
IL VUOTO INTORNO, romanzo edito da Il Foglio letterario, dinamica casa editrice di Piombino. Parteciperanno oltre all'autore, Maria Di Girolamo della Libreria L'isola che non c'è, Cristina Battisti, della direzione delle attività della ludoteca e Rosa Manauzzi,direttrice editoriale della collana saggi de Il Foglio letterario.

SINOSSI:

Achille ha un tic inspiegabile: sente il bisogno di respirare nelle cose, di fissare un oggetto che gli trasmetta tranquillità come il cielo, un prato, un volto solare, e di respirare concentrandosi su di esso, chiudendo le labbra a cannuccia. Questo tic si fa più insistente quando capisce di essere sul punto di morire ancora. Achille muore e risorge innumerevoli volte. Per l’esattezza tre: la prima quando muore sua madre, una donna alcolizzata e brutalmente distrutta per i continui tradimenti di un marito cinico e assente, la seconda quando scopre di avere un figlio affetto dalla sindrome di Down, la terza quando muore la donna che ama, una zingara che vive nel quartiere melmoso e abbandonato degli zingari nel paese campano di Agropoli e madre di suo figlio. Achille è terrorizzato dal vuoto. Il vuoto lo atterrisce, lo paralizza, lo gambizza. Teme il vuoto delle cose, il vuoto dei sentimenti, il vuoto delle persone. Considera la sua vita come un percorso sconnesso stracolmo di buchi, buchi nei quali lui è puntualmente affondato. Una vita fatta di nulla, una vita fatta di merda, come sostiene lui. Questo romanzo narra la storia maledettamente comune ma paradigmatica di un ragazzo padre che racconta al proprio figlio la storia della sua vita, partendo dall’infanzia sospesa tra un padre che sfoga i suoi istinti brutali con prostitute raccattate per strada e una madre fragile, autolesionista e infine suicida. La storia di un amore nato per caso con una zingara dei nostri giorni in fuga dall’amore pedofilo e incestuoso di suo padre, la storia di una, dieci, infinite fughe dal passato, dalla realtà, dal male della vita, dal vuoto. La storia di un padre alle prese con un figlio Down, la storia di un uomo che decide di calarsi nel male, nella perversione per autodistruggersi. Un uomo che inizia a prostituirsi in una casa d’appuntamenti improvvisata insieme ad un amico perché sente il bisogno di peccare, di scendere nel male lasciando che questi lo ricopra, gli entri dentro, lo inquini e gli faccia dimenticare se stesso e la sua vita. È la storia degli ultimi, delle cose peggiori possedute da un male invisibile e innato. Inevitabile. La storia di uomini torturati dall’esistenza come fossero pezzi di carne da macello, uomini prosciugati di ogni linfa vitale e di ogni energia. Ma è anche la storia di una speranza che si insinua sottile tra le pieghe della mente, una storia di vita nonostante tutto e nonostante tutti. La storia di un amore che inibisce il male, fa tremare il vuoto, riempie i buchi che ostacolano il cammino. La storia di una rinascita, la storia di due piedi che toccano il fondo delle cose e da lì spingono per risalire, per riemergere alla vita, per riconquistarsi un posto nel mondo. Achille, dopo due anni trascorsi negli inferi della prostituzione, dopo aver venduto se stesso, il proprio corpo e la propria anima vuota a ogni tipi di persona (donne, giovani e anziane, uomini frustrati, malati di cancro), trova la forza di rialzarsi e tornare alla conquista di sé, di quello che ha perduto, di suo figlio. “Il vuoto intorno” è la storia di un ragazzo che esorcizza il male che gli è piombato addosso dal nulla, un ragazzo comune che impara a scalare la vita e a non lasciarsi schiacciare dall’insostenibile peso del vuoto. La storia di come si può morire, morire nell’anima, infinite volte e puntualmente risorgere. Una storia che getta il male addosso al lettore, all’uomo di oggi, ragazzo o adulto che sia, per poi riprenderselo e farlo morire nel nulla. La storia di come si può ancora saper amare nonostante tutto il male del mondo.

L'intervista di Antonio Ferrara a Claudio Volpe http://ferraraantonio.wordpress.com/2011/06/06/antonio-ferrara-intervista-claudio-volpe/

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