sabato 26 marzo 2011

nucleare: i dati sulla nube radioattiva ci sono ma vengono nascosti

Appello internazionale della CRIIRAD per la pubblicazione dei risultati sulla contaminazione
COMUNICATO STAMPA CRIIRAD


RABBIA E INDIGNAZIONE – 1ª Parte

I dati relativi alla contaminazione dell'aria ci sono ma sono confiscati dagli Stati!

La pubblicazione dei dati della rete CTBTO (1) e le informazioni dalle centrali nucleari in America del Nord ci dovrebbero informare in maniera precisa sui livelli di contaminazione dell'aria per permetterci di valutare in modo affidabile i livelli di rischio molto prima che le masse di aria contaminata arrivino in Europa.

CRIIRAD (Commissione di Ricerca e di Informazione Indipendente sulla RADioattività) lancia un appello internazionale invitando cittadini, associazioni, scienziati, eletti… di ogni paese a mobilitarsi insieme per esigere che i risultati relativi alla contaminazione radioattiva dell'aria, ottenuti grazie al denaro pubblico, siano messi a disposizione del pubblico e siano UTILI ALLA SUA PROTEZIONE.

Dati non interpretabili dall'America del Nord!

Più di 10 giorni dopo l'inizio delle emissioni radioattive, le masse di aria contaminata hanno attraversato anche paesi estesi come gli Stati Uniti ed il Canada, paesi che dispongono di impianti efficienti che gli permettono con precisione la concentrazione di attività (2) di ciascuno dei radionuclidi presenti, in ogni caso di quelli più problematici dal punto di vista sanitario. Tuttavia nonostante le ricerche condotte da parecchi giorni, la CRIIRAD non ha trovato nessun dato sulla contaminazione dell'aria. Sono accessibili solo i risultati sulle dosi e sui tassi di emissione di radiazioni beta e gamma che non permettono di valutare il livello di rischio. Del resto questi dati non permettono neanche di stabilire una relazione sicura tra valori elevati ed il passaggio di masse di aria contaminata.

CRIIRAD invierà alle ambasciate di questi due paesi le richieste ufficiali affinché i risultati che detegono i gestori degli impianti nucleari, sia civili che militari, siano pubblicati il più presto possibile.


Precisiamo nel merito che i rilevatori dell'IRSN situati a Saint Pierre e Miquelon, in Martinica ed in Guadalupa, misurano solamente il livello di radiazione (i debiti di dose espressi in mSv/h). Questi risultati non permettono di valutare i rischi.

Blackout Internazionale

Cercando le stazioni di rilevazione tra il Giappone e la Francia, il laboratorio della CRIIRAD si è rivolto alla Rete istituita dall'Organizzazione del Trattato di Interdizione Completa delle Prove nucleari (OTICE) [in francese: CTBTO] (1).



Si tratta di stazioni di monitoraggio situate in tutto il pianeta che registrano i diversi parametri per controllare che nessuna prova nucleare sotterranea sia effettuata in violazione delle disposizioni del trattato (v. Corea del Nord). Esse misurano diversi parametri: dati sismici, idroacustici, infrasuoni e radionuclidi. Una sessantina di queste stazioni sono dotate di laboratori di analisi radiologiche (vedi mappa). Sono in grado di misurare anche livelli molto bassi di contaminazione dell’aria perché uno dei loro compiti è di misurare la contaminazione derivante dai test nucleari atmosferici.

Questi laboratori dispongono di sistemi per la rilevazione di radioattività perfettamente adatti all'identificazione ed alla quantificazione dei prodotti radioattivi presenti nelle masse di aria contaminata dai dagli scarichi radioattivi della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.

Sabato 19 marzo la CRIIRAD ha inviato quindi la richiesta di comunicazione dei risultati alla Sig.ra THUNBORG, responsabile della pubblica informazione presso l'OTICE. L'indomani sera ci rispondeva che avrebbe trasmesso la nostra richiesta alla divisione incaricata della sicurezza dei dati (3). Il lunedì successivo, in mancanza di risposta, la CRIIRAD reiterava la sua richiesta insistendo sull'urgenza della situazione e precisando che in mancanza di una risposta veloce avrebbe denunciato pubblicamente la situazione. La Sig.ra THUNBORG ci suggeriva di rivolgerci alle autorità francesi e, desiderosa di aiutarci, ci orientava verso gli articoli che le istituzioni austriache, svedesi e tedesche che hanno accesso ai dati avevano lasciato trapelare alcuni risultati.

Abbiamo ottenuto così alcuni dati ma troppo frammentati ed impossibili da correlare nello spazio e nel tempo.

Due ore più tardi una mail del Sig. SCOTTI (4) indicava che "I dati raccolti dalla rete delle stazioni del STP possono essere comunicati solo ai corrispondenti (centri di dati nazionali) designati dagli Stati Firmatari del TICE.
Per la Francia, l'organizzazione beneficiaria di questi dati è il Commissariato dell'Energia Atomica". Il responsabile del laboratorio della CRIIRAD si rivolgeva il giorno stesso al CEA:

"Vi sarei grato di indicarmi come la CRIIRAD può avere accesso al più presto ai dati raccolti dalle stazioni di monitoraggio della rete OTICE, in particolar modo a ciò che concerne i radionuclidi (particolarmente Cs137 , I131, Sr 90, gas rari, tritium, trans uraniani). Si tratta per noi di affinare le previsioni riguardo all'impatto delle emissioni del sito di Fukushima e di rispondere alle preoccupazioni del pubblico francese.”

La risposta è arrivata a mezzogiorno del giorno dopo: nessun dato ci è stato comunicato.

La rete internazionale delle misurazioni obbedisce alle regole di riservatezza rigorosamente definite dagli Stati membri del Trattato di Interdizione Completa delle Prove. "I dati sono trasmessi unicamente ai punti di contatto nazionale designati dagli Stati, e vengono elaborati nell'obiettivo del Trattato, vale a dire per rilevare se eventuali test nucleari sono effettuati in contraddizione con l'impegno degli Stati che hanno firmato il TICE." Per la Francia si tratta del Commissariato dell'Energia Atomica (CEA), organismo incaricato dello sviluppo delle attività nucleari militari e civili.

La risposta indicava inoltre che "In seguito all'incidente di Fukushima, su richiesta degli Stati firmatari del TICE, i dati sull'attività dei radionuclidi sono trasmessi all'Agenzia Internazionale dell'energia Atomica (AIEA) ed all'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS). Le equipe di entrambe le organizzazioni responsabili degli aspetti di sicurezza e radioprotezione possono utilizzarli per integrare tutti i dati forniti dagli Stati, per stabilire le valutazioni necessarie alla protezione delle persone, che possono essere interessate dalle ricadute dell'incidente." Tuttavia né l'AIEA, né l'OMS hanno pubblicato questi risultati.

Bisogna dire che l'AIEA è incaricata della promozione delle attività nucleari civili [v Statuto (5)] e che l'OMS, che normalmente è incaricata della salute pubblica, nel 1959 ha firmato con l'AIEA un accordo che prevede che le due agenzie "agiranno in stretta cooperazione e si consulteranno regolarmente."


BILANCIO

Da più di 10 giorni la centrale nucleare di FUKUSHIMA DAIICHI rilascia scarti radioattivi nell'atmosfera: queste emissioni non sono né controllate né quantificate. Allo stesso tempo le stazioni di monitoraggio situate in tutto il pianeta registrano i livelli di radioattività dell'aria e seguono passo dopo passo l'evoluzione della radioattività nello spazio e nel tempo… ma vigilano gelosamente affinché questi dati restino segreti.

Questa situazione scioccante in tempi normali, è completamente inaccettabile in una situazione di emergenza radiologica. Ed è ancor più inaccettabile perché questa rete di monitoraggio è finanziata con il denaro pubblico!


Infatti gli Stati contribuiscono con un importo di € 55.700.000 per finanziare le stazioni di monitoraggio. I
cittadini americani respirano dal 17 marzo scorso le particelle radioattive rilasciate dai reattori nucleari e dalle piscine di stoccaggio del combustibile esaurito della centrale di FUKUSHIMA DAIICHI.
I contribuenti al bilancio della rete apprezzeranno di non avere alcun dato in compenso dei loro 12 milioni di euro. Un vero e proprio inganno. Si noti che con un versamento di € 3.600.000, i francesi non sono messi meglio.

La CRIIRAD riceve centinaia di telefonate da persone preoccupate della contaminazione dell'aria che respirano, agitate per se stessi e soprattutto per i loro bambini. Vorremmo informare correttamente, e tranquillizzare, se possibile, ma su delle basi solide, tutti i suoi corrispondenti che abitano nel Finistère, in Martinica o in Corea del Sud.

La CRIIRAD invita ogni cittadino, ogni associazione, ogni scienziato, ogni eletto… a mobilitarsi per ottenere la rimozione del segreto sui livelli di contaminazione dell'aria. Prossimamente sarà attivata online una petizione per raccogliere le firme in Francia, ma ciascuno all'estero può fin da subito fare appelli alla mobilitazione ed intervenire presso le autorità del proprio paese per denunciare la situazione.


NOTE:

1 - Il CTBTO - Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organisation -è un'Organizzazione istituita nell’ambito del trattato di interdizione totale delle prove nucleari (TICE in francese), accordo multilaterale firmato il 24 settembre 1996 www.ctbto.org

2 - La concentrazione di attività è espressa in becquerel per metro cubo di aria (contrassegnata da Bq/m3). Essa fornisce informazioni sul numero di disintegrazioni che si verificano per unità di tempo e di volume. Un valore di 15 Bq/m3 significa che in un metro cubo di aria, ad ogni secondo, 15 noccioli di atomi radioattivi si disintegrano emettendo radiazioni ionizzati. Questo valore diminuisce in funzione del periodo radioattivo del radionuclide considerato. Il periodo corrisponde al tempo alla cui fine l'attività è divisa per 2: 8 giorni per lo Iodio 131; 30 anni per il Cesio 137; 2 anni per il Cesio 134.

3 - “I have forwarded your request to the Division responsible for the Secure data. They will get back to you in regards to your inquiry. Best regards”, Annika THUNBORG, Spokesperson and Chief of Public Information, Preparatory Commission for the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization (CTBTO), UN, Vienna, Austria

4 - Lucien SCOTTI, Consigliere della Rappresentanza Permanente della Francia presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali a Vienna

5 – L’articolo 2 dello Statuto dell'AIEA: "L'agenzia si impegna ad accelerare ed accrescere il contributo dell'energia atomica alle cause della pace, della salute e della prosperità in tutto il mondo. Essa garantisce, nella misura dei propri mezzi, che l'assistenza fornita da essa stessa o dalla sua richiesta, sia sotto la sua direzione o sotto il suo controllo, non è finalizzata ad ulteriori scopi militari.”

Fonte: CRIIRAD

Recensione e diffusione in Italia per RNA - Fabienne Melmi - Angela Di Rito

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