giovedì 24 febbraio 2011

nucleare, domani incontro, bloccato il video ingannevole

Oggetto: venerdì 25 febbraio seconda riunione comitato laziale "VOTA
SI' per fermare il nucleare"

Car* tutt*,
come sapete venerdì scorso c'è stata la prima riunione del comitato
territoriale laziale "VOTA SI' per fermare il nucleare". In tale sede
è stata approvata la proposta di formare tre gruppi di lavoro per
organizzare le attività. I gruppi sono i seguenti:

1) gruppo iniziative (che dovranno avere la più ampia visibilità
possibile, e raggiungere anche i "non addetti ai lavori")
2) gruppo comunicazione web e ufficio stampa
3) gruppo materiali (locandine, poster, volantini. Aggiornamento in
proposito: la segreteria operativa nazionale conferma che sono in
preparazione i materiali che verranno trasmessi ai comitati
territoriali. Quindi il gruppo in questione potrebbe occuparsi di
materiali specifici sulla situazione del Lazio)

Tutte le realtà ancora interessate a far parte del comitato laziale
sono dunque invitate a comunicare al più presto i nominativi di chi è
disponibile a partecipare ai tre gruppi.
La prossima riunione è fissata per venerdì 25 febbraio alle ore 18,30
presso la sede del Forum Ambientalista, in via di S.Ambrogio 4 (vicino
alla Sinagoga di Roma).

In tale sede i gruppi cominceranno le loro attività.

Un saluto e a venerdì,
per il comitato territoriale laziale "VOTA SI' per fermare il nucleare"
Giovanna Tinè giovanna.tin@alice.it
cell. 347 7291377

Bloccato lo spot del Forum Nucleare. Giurì: è ingannevole
News - 22 febbraio, 2011
Lo spot promosso dal Forum Nucleare è ingannevole. Noi lo abbiamo denunciato subito, ma ora al nostro parere si è aggiunto quello del Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria che ha chiesto il blocco della messa in onda dello spot.
zoom
Lo spot, trasmesso a dicembre su tutte le televisioni nazionali, usava la metafora della partita a scacchi in cui due opposte visioni si affrontano: una favorevole al nucleare e l'altra contraria.
L'intenzione apparente era quella di promuovere un dibattito aperto e spregiudicato sul tema nucleare. L'inganno reale era invece che lo spot cercava di pilotare un'opinione precisa creando un pregiudizio pronucleare.

Andando a vedere chi erano i finanziatori dell'iniziativa - furbamente non dichiarati all'interno dello spot - si intuisce facilmente a quale mulino lo spot voleva tirare. Tra i soci del Forum Nucleare, ufficialmente un' associazione no-profit, troviamo i nomi noti dell'industria nucleare: Enel, Edf (Électricité de France), Ansaldo Nucleare, E.On Italia... Sono loro ad aver investito i 6 milioni di euro necessari per "stimolare" il dibattito nelle case degli italiani.

La risposta di Greenpeace
A gennaio rispondiamo con un contro spot e un sito web nei quali - senza il bisogno di nascondere il nostro nome - mettiamo in evidenza le contraddizioni della campagna pubblicitaria del Forum.

In particolare:

“Le scorie si possono gestire in sicurezza”. E da quando? In sessant'anni l'industria nucleare non ha ancora trovato una soluzione per la gestione di lungo termine dei rifiuti nucleari;
“Tra 50 anni non potremo contare solo sui combustibili fossili”. È vero, ma anche l’uranio è limitato;
“Le fonti rinnovabili non bastano”. Sicuro? Uno scenario energetico 100% rinnovabile è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e dell’industria.


Il video, lanciato sul web senza gli ingenti investimenti pubblicitari del Forum Nucleare, è rimbalzato sulla rete grazie al passa parola, raggiungendo le 200.000 visite. Un buon risultato per noi, ma niente in confronto ai numeri raggiunti grazie alla televisione.

Il presidente del Forum Nucleare Chicco Testa, noto nuclearista italiano e già presidente di Enel, aveva dichiarato: «La nostra è un'iniziativa molto equilibrata. Dubito che una campagna pubblicitaria di Greenpeace, ad esempio, saprebbe essere altrettanto onesta intellettualmente».

A parte ogni considerazione sull'"onestà intellettuale" di Chicco Testa, vista la decisione del Giurì sarebbe adesso il caso di trasmettere anche il nostro spot in televisione, per avere un vero equilibrio nella discussione sul ritorno del nucleare in Italia.

Entra in azione
Il 2011 è un anno cruciale per fermare lo sviluppo del nucleare in Italia. Tra pochi mesi (la data non è stata ancora fissata) si terrà un referendum che può fermare i nuovi progetti di centrali nucleare per sempre. L'industria nucleare si sta già muovendo con un'imponente campagna pubblicitaria e di convincimento.

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http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/Bloccato-lo-spot-del-Forum-Nucleare/

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