sabato 1 gennaio 2011

terminata con Surplus e 5. mafia prima parte cinedocuforum

con l'iniziativa del Cantiere Creativo e Pontinia Ecologia e Territoria con “Surplus” di Erik Gandini e il promo del documentario girato in provincia di Latina da Libera sulla quinta mafia, alla performance di Andrea Di Toppa, di una lettura Corsara di P.Pasolini, accompagnata dalla musica di una chitarra (Luigi Ciarelli) e percussioni (Manuel Parlapiano), si è concluso ieri sera la prima parte del cinedocuforum creativo organizzato insieme al Cantiere Creativo. L'obiettivo è che le proiezioni possano riprendere dalla metà di gennaio se il Comune di Pontinia e, soprattutto, l'associazione Arte e Teatro potranno concedere ulteriore spazio alla cultura, al confronto e al dibattito su temi di attualità. Per questi motivi, oltre che all'associazione Libera che si batte contro le mafie, sono state invitate le varie associazioni che operano nel territorio comunale per coordinarsi e proporre temi di confronto, pellicole e spettacoli di vario genere. Se “Surplus” riporta temi attuali nella nostra provincia lo fa con una visione globale “La quinta mafia” è emozionante e coinvolgente perchè ci mostra un aspetto del nostro territorio e della nostra realtà che facciamo finta di ignorare. Proprio questa ignoranza diventa la complicità della delinquenza organizzata che si è radicata nella nostra provincia e nei territori di Fondi, come di Nettuno, di Sabaudia e Cisterna, di Latina e Pontinia. I politici nazionali e locali, insieme ai dirigenti spesso fanno a gara per nascondere questa situazione che favorisce il malaffare. Il promo della “quinta mafia” in provincia di Latina, nel territorio di Borgo Montello parte dalla situazione dei Rom Alcarama (Dignità in lingua araba) che la camorra vuole allontanare da un terreno adiacente alla discarica in modo da poter ottenere tramite la corruzione dei politici e degli imprenditori la gestione del sito e indirettamente dei rifiuti. Poi si passa al caso di don Cesare Boschin parroco di Borgo Montello il cui decesso fu provocato da una cruente aggressione compiuta da ignoti e il caso fu archiviato. E non tennero in alcun conto delle dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone che raccontava di come le mafie operassero e lucrassero sul traffico di rifiuti tossici e nocivi nella discarica di Borgo Montello. l'associazione Libera chiede che il caso venga riaperto e che si faccia luce sulla morte di don Cesare. E che venga definitivamente riabilitata la sua figura di uomo libero e coraggioso che ebbe il coraggio di non tacere. E con Libera lo chiedono anche i tanti coraggiosi cittadini che lavorarono con Don Cesare Boschin in quel comitato per la legalità nel Borgo. Durante il successivo dibattito appunto si parlerà dei casi di Fondi, Sabaudia, Cisterna, Pontinia (Migliaia di fusti, circa 11.600, e di pneumatici non riutilizzabili sono stati ritrovati abbandonati sotto il sole nell'area diMazzocchio nella zona industriale della cittadina. La scoperta è avvenuta in seguito ad un sopralluogo nella provincia di Latina della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti: l'impianto, ufficialmente, doveva servire al trattamento dei fusti che avevano contenuto rifiuti tossici e nocivi. Ma in realtà buona parte dei fusti risultava ancora piena (come dimostravano le "bollicine" che giungevano in superficie per il caldo) e non esisteva alcun macchinario utile al trattamento dei rifiuti contenuti nei fusti. L'unico mezzo meccanico presente era un carrello elevatore, mentre ai lati dell'impianto si trovavano due grosse cisterne, dove gli stessi addetti hanno rivelato scaricarvi i rifiuti liquidi.) ( L'impero Cosentino Il gruppo è composto da Aversana gas, Aversana Petroli (ingrosso); Ip Service (distributori di benzina); Immobiliare 6C e Agripont, che ha comprato una fattoria di 180 ettari a Pontinia, in provincia di Latina.
http://209.85.129.132/search?q=cache:hcfgYW9BOC4J:espresso.repubblica.it/dettaglio/sistema-cosentino/2044046//2+cosentino+pontinia+espresso&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it). La proiezione “Surplus” metteva a confronto i temi del consumismo sfrenato e violento voluto da alcuni leader “occidentali” (ex presidente USA, della Gran Bretagna, Francia, il presidente del consiglio italiano) imposto anche con il sangue di Genova con il consumo consapevole del necessario. Veniva proposta anche la macchietta del mondo cubano e del loro leader con il consumo insostenibile di risorse e territorio. Ma anche la nuova schiavitù del lavoro senza dignità, diritti, senza paga, del lavoro in fuga, di grande attualità, purtroppo in Italia e nella nostra provincia (anche se la proiezione era tipica del mondo occidentale). Allo stesso modo riproponeva la violenza della pubblicità e dell'impossibilità di scelte, nella politica come nel commercio. Messe al bando le multinazionali, le aziende automobilistiche e soprattutto il mercato del sesso. Poi anche il confronto tra i vari modi di manifestare con o senza violenza. “Surplus” girato nel 2003 purtroppo è sempre di attualità. Ancora una volta le associazioni cercano di riempire quel vuoto che una volta, quando c'erano i partiti, veniva portato all'attenzione degli attivisti che sviluppavano idee e proposte per migliorare la qualità della vita e per diventare comunità. La colonizzazione, spartizione, speculazione, l'arrivismo sfrenato di cui i vari esponenti politici sono l'aspetto degradato e svuotato degli ideali e delle ragioni della Politica.

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