giovedì 14 ottobre 2010

contro il cancro delle centrali a biomasse

Finalmente Legambiente, prima favorevole alle centrali a biomasse, adesso ha ascoltato le nostre segnalazioni ed ha iniziato la sottoscrizione contro il benzo(a)pirene uno dei tanti prodotti cancerogeni provenienti dalle centrali a biomasse.
Giorgio Libralato

Liberiamo l’aria dal benzo(a)pirene, un inquinante killer per l’uomo!
La tua adesione è stata inviata a Legambiente, grazie.
In qualsiasi momento potrai chiedere la rettifica dei dati inviati o la cancellazione del tuo nominativo scrivendo a legambiente@legambiente.it
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi

Al Ministro dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, On. Stefania Prestigiacomo

Premesso che:

l’Italia è un Paese afflitto da una cronica emergenza ambientale e sanitaria legata all’inquinamento atmosferico;
il nostro Paese è in procedura di infrazione europea per le elevate concentrazioni di polveri sottili (PM10) nell’aria, per le insufficienti misure di risanamento praticate dalle Regioni e dal Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare;
per tutelare la salute dei cittadini italiani è necessaria una normativa rigorosa e stringente e l’adozione di interventi di risanamento per ridurre le emissioni atmosferiche da tutte le fonti (industria, traffico, riscaldamento, etc).
Considerato che:

l’aria delle città italiane è avvelenata non solo dalle polveri sottili durante l’anno e dall’ozono durante la stagione estiva ma anche da inquinanti meno noti ma molto pericolosi, che rientrano nella categoria dei cosiddetti microinquinanti;
tra questi c’è il benzo(a)pirene, classificato come cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, salito agli onori delle cronache nazionali negli ultimi anni, insieme alle diossine, per l’inquinamento che caratterizza la città di Taranto, causato dall’area industriale e soprattutto dallo stabilimento siderurgico dell’Ilva;
come dimostrano i dati pubblicati da diverse Agenzie regionali protezione ambiente, l’inquinamento da benzo(a)pirene non riguarda solo città industriali come Taranto, Trieste o Venezia, ma anche capoluoghi come Padova o aree metropolitane come quelle di Milano e Torino, dove è rilevante anche il contributo del traffico.
Visto che:

con un iter normativo subdolo il 13 agosto 2010 il Governo italiano ha approvato il decreto legislativo 155/2010 con cui ha peggiorato pesantemente la normativa sul benzo(a)pirene, posticipando dal 1 gennaio 1999 al 31 dicembre 2012 il termine temporale per ottenere la riduzione di questo inquinante nell’aria ambiente sotto la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo previsto per le città con oltre 150mila abitanti;
con questa modifica normativa si prolunga l’esposizione di milioni di cittadini a un pericoloso cancerogeno.
I sottoscritti cittadini chiedono al Governo italiano di attivarsi immediatamente per:

rivedere con urgenza il testo del decreto legislativo 155/2010, ripristinando il termine temporale del 1999 per il raggiungimento dell’obiettivo di 1 nanogrammo per metro cubo nelle città con oltre 150mila abitanti.
http://www.legambiente.it/petizioni.php?idPetizione=55

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