lunedì 30 agosto 2010

contro i progetti sbagliati e incompatibili

contro i progetti sbagliati, incompatibili con il territorio, contro lo spreco di risorse pubbliche, per gli investimenti che servono a rilanciare l'economia locale, le famiglie le fasce sociali più deboli, trovare posti di lavoro, in alternativa al guadagno dei soliti pochi, abbiamo la forza della solidarietà, della condivisione e dell'informazione.
Pontinia quindi si ritrova a fronteggiare i progetti inutili (il Lazio produce il doppio dell'energia che consuma) delle centrali elettriche, dell'inceneritore (costa 10 volte la raccolta differenziata spinta, produce un decimo dei posti di lavoro, produce meno energia di quanta ne consuma e ci rimangono rifiuti tossici e nocivi), che aumenterebbero le malattie, le morti già a livelli elevati.
Ma su tutta la provincia gravano una serie di progetti inutili e quindi devastanti, così come sul resto della regione e d'Italia.
Abbiamo visto che non sempre le istituzioni sono dalla parte dei cittadini (privatizzazione dell'acqua), del lavoro (perchè progetti per 10 persone quando con gli stessi finanziamenti pubblici ne abbiamo 100 con progetti compatibili?), della sicurezza (la 626 è un lusso che l'Italia non si può permettere. E le auto blu? E gli sprechi della casta ce li possiamo permettere?), dell'economia (se le aziende se ne vanno dalla provincia, se aumentano licenziamenti e cassa integrazione non è quello in atto il sistema per ripartire), per questo cittadini, comitati, associazioni si organizzano.
Per questi motivi dopo la collaborazione e la richiesta di informazioni e aiuto ad esperti nazionali (il professor Federico Valerio, il Prof. Stefano Montanari), Pontinia ha aderito al comitato laziale contro i progetti inutili e le schifezza (in allegato uno dei comunicati) e al comitato nazionali no centrali, promosso da medicina democratica.
Insieme e, forse, con l'aiuto della comunità europea ce la possiamo fare a difendere la salute e il futuro, l'economia, salvandola da progetti che guardano al passato e non al futuro.
Giorgio Libralato

  Comitato No Corridoio RM - LTPer la metropolitana leggera
Ai giornali, radio e tv
 
In allegato e di seguito comunicato stampa  con gentile richiesta di pubblicazione.
Grazie e buon lavoro. 
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COMUNICATO STAMPA
 
Dichiarazioni di Gualtiero Alunni portavoce del Comitato No Corridoio Roma-Latina
 
Oggetto: La Polverini e il centro destra si accaniscono contro i pendolari.
 
L’abbiamo scampata bella. Difatti, tra le proposte della Polverini sulle modalità di finanziamento dell’autostrada Roma-Latina vi era lo storno dei fondi Por europei, stanziati per il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Viterbo (180 mln di euro). Per fortuna non è andata in porto, ma come non biasimare questo tentativo, irresponsabile, di lasciare la RM-VT in condizioni disastrate e con un servizio da carro bestiame?  Nella nostra Regione, negli anni, sono stati dismessi e abbandonati oltre 400 km di rete ferroviaria e quella esistente si trova in condizioni drammatiche, un esempio negativo su tutti, oltre a quella già menzionata, lo troviamo nella Nettuno-Campoleone. La volontaria cecità politica degli amministratori regionali, determinata dalla subalternità ai poteri forti rappresentati dagli speculatori privati, li porta ad avere un’anemia galoppante che danneggia inesorabilmente le migliaia di pendolari e le comunità locali. Tra l’altro siamo sottoposti quasi quotidianamente alla propaganda e alle falsità mediatiche unilaterali, attuate al fine di sostenere la costruzione di mostri d’asfalto/cemento inutili, costosi e dannosi.
Un altro scampato pericolo risiede nella bocciatura del TAR dei nuovi pedaggi, anche questi richiesti dalla Polverini come possibili risorse economiche di finanziamento dell’autostrada. Un'altra tegola sulla testa dei cittadini è il progetto di metropolitana leggera o tranvia da Latina a latina Scalo. Iniziato male, rischia di finire peggio. Difatti, i problemi degli espropri e dei contributi regionali potrebbero far tramontare la costruzione dell’opera.
A tutt’oggi rimangono 359 mln di euro a disposizione da quasi 10 anni e mai utilizzati, che rischiano di essere stornati per il completamento di altre opere iniziate e non finite, come sancito nella manovra di Tremonti. Noi chiediamo a gran voce che finalmente questi fondi vengano stanziati per eliminare il male peggiore: le decine di morti, feriti e invalidi provocati dai continui incidenti stradali, adeguando in sicurezza tutta la Pontina.
Con gli stessi termini che indegnamente lor signori usano per nascondere la devastante opera autostradale, affermiamo che “i gioielli e il fiore all’occhiello” dei pendolari, degli agricoltori e degli ambientalisti, sono la NUOVA metropolitana Roma-Pomezia-Ardea e il SUPER potenziamento delle linee ferroviarie pontine: Roma-Latina e Nettuno-Campoleone.
FIRMA on line: http://www.PetitionOnline.com/ppnoc1/
Il nostro blog:  http://quartiereroma12.blogspot.com
email: nocorridoio@tiscali.it - cell.: 3332152909 

ecco chi inquina le discariche a Latina

Latina, ecco chi inquina le discariche
E' servita una inchiesta della Procura di Latina e la perizia tecnica di un docente universitario per mettere nero su bianco quanto, su questo territorio, era già noto da tempo: l’inquinamento proveniente dalle discariche ha dei precisi responsabili. Vicario

29 agosto 201016:53

E' servita una inchiesta della Procura di Latina e la perizia tecnica di un docente universitario per mettere nero su bianco quanto, su questo territorio, era già noto da tempo: l’inquinamento proveniente dalle discariche ha dei precisi responsabili. Le istituzioni, prima di tutto. Poi chi gestisce i bacini e ritiene di doverne fare un business a tutti i costi. Anche a spese di chi vive sul territorio di Borgo Montello e, in termini più ampi, di una intera area la cui vocazione principale, quella agricola, è stata definitivamente sepolta da indicibili compromessi politici. Perché di questo si è trattato. Lo ha messo nero su bianco il professor Rodolfo Napoli, il super consulente incaricato dalla Procura di Latina, di redigere una perizia sullo stato delle discariche. Il professor Napoli, nel documento messo a disposizione del Pm Giuseppe Miliano e arrivato in Procura nei giorni scorsi, non ha dubbi sui responsabili: Ecoambiente ma, in modo più ampio e diretto, il Comune di Latina, la Provincia e la Regione. Tutti per una sola specifica ragione: non hanno voluto vedere, non hanno voluto risolvere, non hanno cercato alternative concrete. Perfino l’Arpa Lazio non avrebbe fatto tutto il possibile, secondo il professor Napoli. Le ragioni sono le più disparate. Il bacino denominato «s zero», per esempio. L’area sotto la quale sarebbero stati interrati dei fusti tossici sulla quale, secondo il perito «il Comune di Latina non ha messo in atto alcun mezzo per controllare il contributo del bacino al fenomeno dell’inquinamento». O peggio ancora la posizione di Ecoambiente a cui il docente universitario riconosce di avere messo in piedi delle soluzioni che però, negli anni, non hanno offerto alcuna garanzia al territorio e all’ambiente. Lo dice chiaramente il professor Napoli che nella perizia, a proposito del percolato parla senza mezzi termini: «Nel progetto di raccolta della società - spiega il docente - era previsto un emungimento di percolato pari a 100mila metri cubi dal corpo della discarica», il risultato dello studio parla chiaro: «Oggi - si legge nella perizia - per quanto riguarda la raccolta del percolato durante l’abbancamento dei rifiuti nei bacini realizzati all’interno del polder... risulta che le quantità smaltite da Ecoambiente per unità di rifiuti abbancato sono meno della metà di quelle smaltite da Indeco, ovviamente a parità di apporti meteorici». L’altra metà di percolato, probabilmente, finisce nelle falde acquifere. Ecco perché, secondo il professor Napoli, «In conclusione per quanto riguarda l’attività di bonifica i mezzi impiegati da Ecoambiente per controllare il contributo dei bacini s1, s2, s3 al fenomeno di inquinamento possono ritenersi parzialmente sufficienti per quanto riguarda la fase progettuale ma non sono stati impiegati correttamente: il che ne ha vanificato l’efficienza». La perizia nelle mani di Miliano spiega le «omissioni» da parte degli enti pubblici coinvolti nella gestione dei rifiuti e le responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella vicenda che hanno violato le precise indicazioni del decreto ministeriale 471/99 che offre indicazioni precise: «Nei siti sottoposti ad interventi di messa in sicurezza permanente - spiega il decreto - possono restare stoccati solo i rifiuti presenti nel sito stesso che costituiscono la fonte inquinante e i residui originati dal loro trattamento». A Montello, alla Ecoambiente, invece hanno continuato ad abbancare rifiuti generando veleno. Ogni giorno.
Daniele Vicario La provincia
http://www.dimmidipiu.it/stories/Cronaca/14821_latina_ecco_chi_inquina_le_discariche/

sabato 28 agosto 2010

centrale a turbogas e infrazione europea

secondo le notizie di questi giorni la Corte di Giustizia Europea ha aperto il fascicolo per la denuncia della rete dei cittadini di Aprilia che hanno ipotizzato le infrazioni alle procedure e direttive della comunità europea, che sarebbero state commesse dal Ministero dell'Ambiente sulla pratica della centrale a turbogas di Aprilia (vedere comunicato della Rete di seguito).
Anche per il progetto della centrale a turbogas di Pontinia si è parlato di infrazioni alle procedure europee.
Difatti il 2 settembre 2009 il Parco nazionale del Circeo scrive al Ministero per l’ambiente (MATTM), di cui è espressione, segnalando una serie di errori contenuti nella VIA del 5/12/05 e indicando addirittura le infrazioni alle direttive europee.
Sempre lo scorso anno, i primi di ottobre anche la Regione Lazio prende posizione contro alcune lacune e imprecisioni nel decreto di VIA del 5/12/05 scrivendo allo stesso Ministero per l'ambiente (MATTM).
Per Pontinia (anche con l'aiuto della Provincia di Latina, del Parco Nazionale del Circeo, della Regione Lazio), la sua amministrazione, le associazioni, il tavolo tecnico che cercano di far valere le ragioni locali, di autodeterminazione, programmazione siamo in attesa dei vari ricorsi ai tribunali amministrativi.
Ma non è escluso il ricorso alla Corte di Giustizia della Comunità Europea.
L'8 settembre dello scorso anno (vedere nota Ansa allegata) la società proponente la centrale a turbogas progettata a Mazzocchio - Pontinia si è già visto respingere un ricorso dalla comunità europea.
Giorgio Libralato

EUROPA-REGIONI:LAZIO,CORTE RESPINGE RICORSO ACEA-ELECTRABEL

(ANSA) - BRUXELLES, 8 SET - Una sentenza della Corte di giustizia Ue ha respinto oggi un ricorso di Acea Electrabel che chiedeva di annullare la decisione della Commissione Ue sugli aiuti di stato che la Regione Lazio intende concederle per la riduzione dell'emissione di gas a effetto serra. Nel 2002, l'Italia ha notificato alla Commissione due progetti di aiuto all'investimento riguardanti, il primo, la costruzione di una rete di teleriscaldamento sul territorio di Torrino Mezzocammino e, il secondo, la costruzione di una nuova centrale. Con la decisione del marzo 2005, la Commissione Ue ha constatato che il beneficiario dell'aiuto, vale a dire l'Acea, era una delle aziende municipalizzate del settore energetico che avevano già beneficiato dei regimi di aiuto esaminati dalla Commissione stessa nella propria decisione 5 giugno 2002 sugli aiuti di Stato (esenzioni fiscali e prestiti agevolati) in favore di imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico. Con questa, aveva dichiarato che i regimi controversi erano illegittimi, imponendo il recupero degli importi eventualmente erogati (contro tale decisione l'Acea ha proposto ricorso dinanzi al Tribunale di Primo grado, conclusosi con sentenza di rigetto l'11 giugno scorso). Nonostante i solleciti, le autorità italiane facevano presente di non aver proceduto al recupero delle somme di cui l'Acea aveva beneficiato. La Commissione ha conseguentemente ritenuto di non essere in grado di determinare l'importo dell'aiuto che l'Acea aveva già ricevuto, né di poter valutare l'effetto cumulativo del precedente e del nuovo aiuto, né il suo probabile impatto distorsivo sul mercato comune. In conclusione, la Commissione ha dichiarato il provvedimento compatibile con il mercato comune, ma ne ha sospeso il versamento fintantoché l'Italia non avrà fornito la prova che l'aiuto dichiarato illegittimo ed incompatibile non sia stato restituito dall'Acea. Dal momento della notifica della sentenza, l'Acea Elecrabel ha due mesi di tempo per l'impugnazione. (ANSA).



mercoledì 21 aprile 2010 http://www.noturbogasaprilia.it/
Comunicato Stampa
 
La Rete cittadini contro la Turbogas di Aprilia, costernata dalla condotta omissiva del Ministero per la Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), già Ministero dell’Ambiente, oggi indegno di questo nome, soprattutto in riferimento alla vicenda della turbogas di Aprilia, ha presentato presso la Corte di Giustizia Europea la richiesta di  “apertura di procedura d’infrazione” verso il suddetto ministero.

Negli ultimi mesi tutti i tentativi, operati dalla Rete mediante il proprio legale Vanessa Ranieri, di porre all’attenzione del MATTM l’avvenuta perdita di efficacia della Valutazione di Impatto Ambientale per l’impianto di produzione elettrica alimentato a gas, ora in fase di realizzazione a Campo di Carne, si sono scontrati contro una condotta reticente e pericolosamente omissiva.

È questa la ragione del ricorso alle sedi di giustizia europee, che verrà illustrato a tutti i cittadini che vorranno interveniresabato 24 aprile a partire dalle 16.30 presso la sede del Comitato Quartiere Campo di Carne, in via G. Lugo 5.

All’incontro parteciperanno la GISA, associazione dei genitori degli oltre 500 alunni della scuola primaria e dell’infanzia di Campo di Carne, la parrocchia della Beata Vergine Maria e il parroco Don Alessandro Tordeschi, i membri del locale Centro Anziani oltre ovviamente al Comitato Quartiere Campo di Carne. Tutte le suddette realtà stanno collaborando con passione alla buona riuscita dell’evento. Sarà presente anche una delegazione dell’amministrazione comunale.
L’incontro pubblico sarà l’occasione per spiegare, specie a quanti vivono nelle immediate vicinanze della centrale in costruzione le ragioni che spingono la Rete cittadini contro la Turbogas ed il Comune di Aprilia a continuare ad opporsi con convinzione e fermezza a tale scellerato progetto.

La Turbogas, ad esclusione di qualche proprietario di serre nei dintorni, nulla di buono porterà agli apriliani e ai residenti dei comuni limitrofi, rendendo invece ancora più inquinata una zona già fortemente compromessa dalla presenza di molti insediamenti industriali tra cui, è bene ricordarlo, ben 4 impianti a Rischio Incidente Rilevante e aumentando l’incidenza di tumori e leucemie le cui prime vittime saranno i più deboli,soprattutto bambini.

Il No alla Turbogas non si spegne anzi si leva ancora più forte ora che i lavori di costruzione sono iniziati e proseguono spediti pur permanendo gravi dubbi sulla regolarità e sulla completezza delle necessarie autorizzazioni ed adempimenti di legge. 
Invitiamo tutti coloro che sono interessati a conoscere e capire oggi qual è il reale stato di cose sulla vertenza No-Turbogas a partecipare a questo importante incontro informativo, in cui si spiegherà come ognuno di noi può fare davvero qualcosa per tentare di scongiurare l’entrata in funzione di un impianto, lo ribadiamo, soltanto inutile e dannoso.
LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
Il presidente Filippo Valenti

venerdì 27 agosto 2010

intervista a Bandazevsky che sarà a Pontinia l'11-9

Mentre si avvicina l'appuntamento di Pontinia di sabato 11 settembre dalle ore 17 alle 20 in piazza Indipendenza dove si parlerà delle centrali elettriche, nucleari, dell'incidente di Chernobyl e degli effetti devastanti tutt'ora attuali, con il Professor Bandazevsky, lo scienziato russo maggior esperto mondiale sui danni allego l'ultima intervista rilasciata dal Professore.
Intanto, come sappiamo, a gennaio verranno diffusi i siti delle prime 2 centrali nucleari italiane.
Il tema nucleare è sempre d'attualità nei dibattiti a livello comunale, provinciale (considerato che è nell'agenda del consiglio provinciale ma che il programma riguarda tutta la fascia della provincia dalla pianura verso il mare vista l'ubicazione di Borgo Sabotino e del Garigliano) e regionale (alle 2 della nostra provincia si aggiunge quella di Montalto).
Il tutto senza che sia stato risolto il problema delle scorie radioattive e senza che sia data risposta alla diffusione degli studi epidemiologici richiesti inutilmente da oltre 30 anni.
Può essere legittima qualsiasi posizione quando parte dalle esigenze della comunità e non di pochi privati che potrebbero fare affari a danno di intere popolazioni e generazioni.
Ma è doveroso dare tutte le informazioni alle popolazioni per non dire poi "se l'avessi saputo ....".
L'incontro di Pontinia è sicuramente l'opportunità per sentire raccontare cosa è successo da chi l'ha vissuto pagando di persona e a livello famigliare una realtà devastante.
Giorgio Libralato

26/08/10 Portare l'energia atomica in Bielorussia è criminale
« inserito:: 26 Ago 10, 06:09:42 »
26.08.10 Fonte: http://www.naviny.by/
“Portare l'energia atomica in Bielorussia è criminale”
di Elena Spasjuk da "Svobodnye Novosti Pljus- SN Pljus" (14-21.07.2010)
Traduzione di Matteo Mazzoni per Mondo in Cammino (http://matteobloggato.blogspot.com/ - http://matteobloggatorussia.blogspot.com/)

Il capo del centro analitico di coordinazione “Ecologia e salute” (Kiev), il dottore in Medicina, professor Jurij Bandaževskij ha detto perché i distretti occidentali della Bielorussia non si possono considerare puliti e perché, a suo parere, la costruzione di una centrale atomica nel nostro paese è inaccettabile.

La conversazione è cominciata con la richiesta di commentare la valutazione dell'influenza della futura centrale atomica bielorussa sull'ambiente circostante e sulla salute umana fatta dagli esperti del Ministero della Sanità e dell'Accademia delle Scienze Nazionale in un documento comune.
– E' indispensabile tenere in considerazione non solo l'irradiazione esterna, ma anche quella interna che ricevono le persone con l'acquisizione di radionuclidi attraverso il cibo e l'acqua. Per esempio, il cesio che entra nell'organismo è molto più pericoloso per la salute di quello che agisce attraverso l'ambiente circostante. Gli studi condotti alla Facoltà di Medicina di Homel' hanno dimostrato che i radionuclidi che finiscono nell'organismo con il cibo causano danni permanenti agli organi vitali. L'irradiazione interna è molto più pericolosa di quella di fondo, ma non è tenuta in considerazione nella valutazione dell'effetto delle radiazioni sull'organismo umano.
– Cos'altro è indispensabile tenere in considerazione parlando di radiazioni in Bielorussia?
– Prima di tutto che la popolazione del paese è in contatto con i radionuclidi da più di cinquant'anni. E ancora – non si può parlare della parte occidentale del paese, in particolare della regione di Hrodna, come di un territorio pulito.
– Allora risulta che in Bielorussia non ce ne sono in generale?
– Proprio così. Tutta la popolazione della Bielorussia è entrata in contatto con i radionuclidi e ha sofferto per questo tanto prima quanto dopo l'incidente alla centrale atomica di Černobyl'. Le radiazioni si sono diffuse per il paese attraverso i prodotti alimentari.
Perciò non mi metterei a parlare come di una tendenza positiva del fatto che nella regione di Homel' la tendenza ad ammalarsi e la mortalità della popolazione non abbiano differenze statisticamente rilevanti rispetto a tali indici nell'intero paese o a paragonare gli indici con quelli della regione di Hrodna. Tutta la Bielorussia è contaminata dai radionuclidi e gli organismi della nostra gente, che per molti anni sono stati in contatto con i radionuclidi, sono danneggiati da questi. Bisogna riferirsi ai bielorussi se non come a dei malati, come a dei sofferenti per effetto delle radiazioni.
– Si tratta di diverse generazioni, compresi i nati degli anni post-Černobyl'?
– Certo. Avviene un processo di mutazione. La comparsa di malattie si osserva dopo una generazione e perfino più tardi.
Perciò nel nostro paese bisogna pensare a come salvare le persone e non sognare lo sviluppo dell'energia atomica. In caso contrario il territorio della Bielorussia potrebbe restare senza bielorussi. Forse questa variante potrebbe interessare anche a qualcuno, ma non a me. Nel mio intendimento la costruzione di una centrale atomica è necessaria più di tutto per giochi politici ed è pericolosa per la salute delle generazioni future.
– Tuttavia le autorità bielorusse inculcano attivamente alla popolazione che la centrale sarà sicura per l'ambiente e la salute delle persone.
– Centrali atomiche del genere non ci sono. Si tratta di scarichi minimi, ma l'inquinamento del territorio vicino alla centrale, soprattutto dei bacini d'acqua, è abbastanza elevato. Naturalmente diffonderanno radionuclidi e quant'altro. In questo senso mi è chiara l'inquietudine della Lituania per la programmata vicinanza di questo paese alla centrale atomica bielorussa.
Ci sono gli studi del professore britannico Chris Busby, in cui si è notato che il cancro della ghiandola mammaria delle donne che vivono nel raggio di cinque chilometri dalle centrali della Gran Bretagna è due volte più diffuso che nel restante territorio del paese. Là cresce anche la frequenza di leucemie nei bambini.
In tal modo i radionuclidi che verranno scaricati nell'ambiente circostante nel normale regime di lavoro della centrale atomica avranno un effetto negativo sulla salute delle persone che vivono nei territori vicino alla centrale.
– Ciò significa che le dosi di radiazioni che vengono definite sicure per le persone non lo sono?
– Ciò significa che quelle dosi che sono sicure come radiazioni di fondo, finendo all'interno dell'organismo non lo sono. Si tratta del fatto che le dosi reali che possono accumularsi nella popolazione che vive nella zona della futura centrale atomica oscilleranno tra 8 e 50 μSv/anno.
Una dose di 50 becquerel, determinata come limite sicuro per l'ingresso nell'organismo, deforma organi e sistemi vitali, distrugge totalmente lo sviluppo dei bambini. Una centrale atomica, cioè, non è ciò di cui i bielorussi hanno bisogno.
– Dove si può prendere allora l'energia indispensabile alla Bielorussia?
– Sviluppando le fonti di energia alternative. E ancora – se le autorità dicessero la verità sulla situazione in Bielorussia dopo Černobyl' e non si nascondessero dietro cifre menzognere, ci aiuterebbero a fare i conti con le conseguenze dell'incidente e ci aiuterebbero a risolvere il problema dell'energia senza la costruzione di una centrale atomica.
– Uno degli argomenti delle autorità bielorusse riguardo alla costruzione della centrale atomica è che al mondo funzionano 436 reattori nucleari. Con il loro aiuto in Europa Occidentale si produce circa il 29% di tutta l'energia elettrica della regione, in America Settentrionale il 19% e in Europa Orientale il 18%.
– L'AIEA popolarizza l'energia atomica nonostante i danni derivanti dal suo utilizzo. Allo stesso tempo l'organizzazione non rinnega l'accordo con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per non diffondere informazioni sui rischi delle radiazioni, sulle lesioni all'organismo umano in conseguenza dell'azione delle radiazioni. In questa situazione soffrono tutti i paesi dove c'è l'energia atomica.
Al contempo l'OMS diffonde attivamente i dati su altri fattori che danneggiano l'organismo umano, tuttavia il più potente e terribile – le radiazioni – lo ignora. A mio parere, se la comunità internazionale sapesse la verità, assumerebbe un'altra posizione nei confronti dell'energia atomica.
Nel desiderio di svilupparla in Bielorussia si osserva il desiderio di entrare nel club nucleare. Ciò è anche comprensibile: tra l'altro si può trattare della produzione di elementi radioattivi per la bomba atomica. Tale è l'aspetto politico della questione della costruzione della centrale.
A mio parere, nessun potere sulla nostra terra deve avere a che fare con l'energia atomica. Abbiamo avuto una tragica lezione dall'incidente alla centrale atomica di Černobyl'. Una parte dei radionuclidi caduti allora sul territorio della Bielorussia sono di lunga vita e l'effetto della loro azione sull'uomo e sulla natura non ci è noto. Perciò sottolineo: portare l'energia atomica in Bielorussia è criminale.
* * *
Dossier
Jurij Bandaževskij. E' nato nel 1957 nella regione di Hrodna. Ha finito l'Istituto Statale di Medicina di Hrodna. A 31 anni è diventato il più giovane in URSS ad ottenere il dottorato in Medicina e a 33 a divenire professore. Nel 1990 ha fondato e preso a dirigere l'Istituto di Medicina di Homel'. E' noto per gli studi sul tema dell'influenza sulla salute umana di piccole dosi di radiazioni. E' autore di oltre 240 lavori scientifici.
Nel 1999 fu arrestato. Nel 2001 fu riconosciuto colpevole di aver preso tangenti e fu condannato a 8 anni. “Amnesty International” lo riconobbe prigioniero di coscienza, ritenendo che Bandaževskij fosse stato imprigionato per le critiche alle autorità bielorusse dopo la catastrofe della centrale atomica di Černobyl'. Nel 2001 Bandaževskij è divenuto il 25° detentore del Passaporto della Libertà, che da diritto a scegliere come luogo di residenza qualsiasi paese del continente europeo.
Dopo la liberazione a seguito di un'amnistia vive in Francia dal 2005. Adesso a Kiev dirige il centro “Ecologia e salute”, che si occupa dello studio degli effetti dei radionuclidi sull'organismo delle persone già colpite dagli effetti delle radiazioni. Il Centro è patrocinato dal Parlamento Europeo.
http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=1573.0
>>>YURI BANDAZEVSKY IN ITALIA A SETTEMBRE 2010

mercoledì 25 agosto 2010

a proposito di decrescita felice

UN DOCUMENTARIO SULLA DECRESCITA FELICE

i Lorenzo Fioramonti, Riccardo Fioramonti e Andrea Bertaglio

Motivazione

Questo documentario nasce dall’esigenza di un’informazione diretta, fruibile nel linguaggio comunicativo, esauriente e libera da vincoli che la possano rendere sterile e parziale.
Per questo un gruppo di film-maker, ricercatori sociali e giornalisti hanno intrapreso un progetto video in formato documentaristico dedicato alla decrescita. Ci si augura che questa possa essere la prima di una serie di iniziative volte alla comunicazione di massa di processi e fenomeni apparentemente complessi, ma estremamente importanti per far progredire la nostra società verso la vera sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’idea di base è quella di affrontare tematiche importanti di natura politica, economica e sociale sfruttando la comunicazione audiovisivia per tradurre dei messaggi complessi in una dialettica semplice ed intuitiva, affinché queste tematiche raggiungano il maggior numero possibile di persone (invece di restare limitate alla solita cerchia del cosiddetto ceto medio riflessivo). Nel mondo contemporaneo, prescindere da tale forma di comunicazione significa precludersi la possibilità di promuovere cambiamenti sociali dal basso e coinvolgere persone che potrebbero essere facilmente raggiunte, ma che spesso rinunciano a partecipare per limiti di tempo, risorse economiche e cognitive. O semplicemente perché la comunicazione convenzionale, soprattutto quella scritta, ha un mercato limitato e per tante persone rappresenta un ostacolo non indifferente.

Soggetto

Il documentario ‘racconta’ i limiti economici, ambientali e sociali del dogma della crescita ed accompagna il lettore in un viaggio nei territori, dove le pratiche della decrescita si stanno sempre più diffondendo. Il film si muove lungo due binari che s’intrecciano: la critica teorica e le pratiche alternative. Sebbene questi due binari proseguano simultaneamente, la critica teorica (per lo più ricostruita attraverso una serie di interviste con rappresentanti del MDF, accademici, esperti della campagna Sbilanciamoci e dell’ISTAT) fornisce le basi al documentario e quindi si sviluppa più velocemente nella prima parte, mentre il viaggio nei territori prosegue in modo più lento, lasciando che lo spettatore “faccia amicizia” con le persone che realizzano la decrescita nelle tante pratiche quotidiane per poi arrivare a scoprire “che cosa fanno” solo nella seconda metà del documentario. L’obiettivo finale è quello di fornire degli strumenti cognitivi per comprendere le aberrazioni dell’attuale modello di sviluppo e scoprire come non sia poi così difficile superarlo e costruire un’altra economia e, a lungo termine, una società diversa, possibilmente facendo capire da subito che in realtà non c’è nemmeno bisogno di estremamente grandi sconvolgimenti della propria vita e della propria quotidianità per avviare il cambiamento.

Struttura

Inizio. Attraverso immagini di repertorio (discorsi alla Camera e al Senato, slogan di partiti politici, servizi giornalistici) si mostra come la crescita sia costantemente sbandierata da tutti i partiti politici in Italia (e non solo, in modo da renderlo più “internazionale”). A questi discorsi vengono intervallatte le prime immagini dai territori, si cominciano a conoscere le persone che accompagneranno la narrazione del documentario.

Critica. Si comincia a parlare dell’origine (il suo stesso inventore, Kuznets, riteneva che non andava bene per misurare il benessere sociale e delle persone) e della crescita del PIL, di che cosa significa e delle sue tante falle. Si discute della sua profonda incompatibilità con un mondo finito e con l’idea stessa di benessere. Le interviste vengono alternate con immagini di repertorio, mentre continua il viaggio nei territori.

Pratiche alternative. La critica lascia lentamente il passo alle pratiche alternative. A questo punto lo spettatore già conosce le persone che lo accompagneranno sui territori anche se non sa esattamente cosa propongono. Quindi questa fase finale è tutta concentrata sulle esperienze concrete, raccogliendo esempi di come la ‘decrescita’ si realizza nella pratica. I casi che andrebbero raccontati sono quelli dei gruppi di acquisto solidale, delle transition towns, delle valute alternative, della produzione domestica, dell’energia co-generata, dell’autoproduzione di energia ed autocostruzione. Si privilegeranno le iniziative collegate ai circoli del MDF.

Come molti di voi ci hanno consigliato di fare, abbiamo attivato un profilo sul sito di Produzioni Dal Basso, in modo da capire meglio la possibilità di produrre o meno questo documentario sulla decrescita felice.

Se volete prenotare una “quota” (o due, tre, dieci, quante ne volete), lo potete fare qui:

http://www.produzionidalbasso.com/pre_474.html

Speriamo si possa fare!

Intanto grazie a tutti, in particolare a chi ha già risposto positivamente, in alcuni casi anche mettendo a disposizione le sue competenze/conoscenze!
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=2233

11 settembre Pontinia ore 17 - 20 piazza Indipendenza

l'11 settembre dalle ore 17 alle ore 20 in piazza Indipendenza a Pontinia l'incontro dibattito con il Professor Yuri Bandazhevsky, la moglie Galina Bandazhevskaya e il coordinatore delle iniziative Massimo Bonfatti, presidente nazionale di Mondo in cammino.
E' stato richiesto il Patrocinio al comune di Pontinia e l'intervento del sindaco dottor Eligio Tombolillo.
Sono stati invitati ad intervenire il Presidente del parco del Circeo, Gaetano Benedetto, il Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, gli assessori e i consiglieri regionali espressi dalla provincia di Latina, i gruppi consiliari dei verdi, della sinistra, SEL, IDV, i rappresentanti delle associazioni WWF, Legambiente, Greeenpeace, Latina Sostenibile, Medicina democratica, l'ex consigliere regionale Fabrizio Cirilli.
Intanto procede implacabile il cammino del nucleare, a gennaio saranno resi noti i siti delle centrali.
Giorgio Libralato
Nucleare: Saglia, a gennaio i primi due siti per le centrali
Conti, scelte centrali forti; Zuccoli, basta guerre ideologiche
24 agosto, 16:25
RIMINI - A gennaio 2011, quando arriveranno le prime domande per la costruzione delle centrali nucleari, si conosceranno cosi' anche i siti, almeno i primi due, dove saranno realizzate. Il Governo porta cosi' avanti il piano per il ritorno al nucleare dell'Italia. Con altre tappe importanti. Come ha annunciato al Meeting di Rimini il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia. Ad ottobre arrivera' sul tavolo del Consiglio dei Ministri un ''decreto per la strategia nucleare'', di concerto tra i ministeri dello Sviluppo, dell'Ambiente e delle Infrastrutture. 

E nel testo saranno previste anche le ''garanzie per le aziende'', gli indennizzi che dovranno tutelare chi investe dal rischio che, per un cambio di governo, o ''per qualsiasi altro intoppo'', il progetto si arresti. Misure per evitare che i danni, dopo forti investimenti, ''si scarichino sulle stesse imprese''. Sui siti il Governo vuole scelte di intesa con le Regioni: ''il percorso con i territori deve essere di condivisione e non di impostazione militaresca'', garantisce
Saglia. 

Il Governo potra' comunque avvalersi dei poteri sostitutivi, ''ma e' un'evenienza che vorremmo scongiurare''. Bisogna, sottolinea il rappresentante del Governo, rispondere ''all'esigenza che sul fronte del'energia ci sia una politica di buon senso, ed una strategia a lungo termine''. Si deve andare avanti, dicono anche le aziende. Per l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, non si puo' continuare a pensare che ''uno sviluppo ordinato e sostenibile'' sia possibile ''senza ricorrere a tecnologie che in maniera infondata vengono considerate in maniera invasive, non corrette, nocive''. E ''nell'interesse generale del Paese'' e' necessario che il progetto venga supportato ''da un governo centralmente molto forte'' che tracci linee guida solide a lungo termine. ''Immaginate cosa accadrebbe se un cambio di governo fermasse il progetto dopo che e' stato avviato?'', si chiede Conti. 

Anche per il presidente del consiglio di gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, ''non e' piu' tempo per guerre ideologiche'': il Paese non puo' rinunciare anche al nucleare in un mix di fonti. ''Bisogna spiegare ai cittadini le cose come stanno, cosi' potranno farsi una loro idea consapevole''. E la scelta dei siti, aggiunge Zuccoli, ''sara ''il momento nodale, il punto critico, un passaggio importante: lo deve fare il Governo, non le amministrazioni locali''. Intanto il numero uno di Enel, a margine del Meeting, ha anche parlato della previsto collocamento sul mercato di una quota della societa' del gruppo per le energie rinnovabili, Enel Green Power, destinata alla quotazione in Borsa e ad un eventuale private placement. ''Andiamo avanti con l'obiettivo di chiudere la cosa entro ottobre'', ha indicato: ''Vogliamo raccogliere almeno 3 miliardi, questo e' l'obiettivo, non abbiamo mai detto quale e' la percentuale'' da cedere. ''Sono indiscrezioni'', dice l'ad di Enel, in merito alla quota di Green Power che verra' dismessa, come anche quelle sul riparto tra investitori istituzionali e mercato retail
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lunedì 23 agosto 2010

Cernobyl e le centrali nucleari, Pontinia 11 settembre

Pontinia sarà sede di uno dei 2 importanti incontri nel Lazio, dei 12 in Italia sul nucleare, le informazioni tecniche dell'incidente di Chernobyl e dell'indipendenza dell'OMS (Osservatorio mondiale della sanità) con l'incontro di sabato 11 settembre con il Professor Yuri Bandazhevsky, la moglie Galina Bandazhevskaya e il coordinatore delle iniziative Massimo Bonfatti, presidente nazionale di Mondo in cammino. (L’altra verità su Chernobyl:
Le ricerche del Professor Bandazhevsky http://www.progettohumus.it/chernobyl.php?name=yuri ) (manifesto per l'indipendenza dell'OMS http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=8.0).
L'incontro è quanto mai di attualità, non solo per i continui problemi derivanti dall'inquinamento dell'incidente di Chernobyl in Gran Bretagna, Francia, Germania, oltre agli incendi devastanti della Russia che hanno messo in pericolo numerosi siti nucleari, ma soprattutto per il progetto delle centrali nucleari italiane, dei siti di stoccaggio per le scorie nucleari che interessano i siti della nostra provincia con Latina – Borgo Sabotino e il Garigliano e il Lazio anche con Montalto.
(incendi a rischio la zona di Chernobyl http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=1562.0) (Germania aumentano i cinghiali radioattivi http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=1545 )
Mentre divampano le proteste tra sostenitori (sempre meno) del nucleare, a condizione “non nel mio comune”, “non nella mia provincia”, “non nella nostra provincia”, dei costi insostenibili di tale ritorno, delle incertezze dei progetti con guasti continui sulla sicurezza.
(toto centrale: chi vuole il nucleare? http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=610 )
Dopo il referendum contrario al nucleare anche per la nuova legge sono già state raccolte le firme per questo sciagurato ritorno al nucleare, a livello locale sempre più politici e amministratori chiedono almeno la pubblicazione dei danni delle centrali esistenti con gli studi epidemiologici.
Pontinia, sarà di nuovo un luogo importante di confronto sul tema energetico, dopo le centrali a turbogas, l'inceneritore, le biomasse, gli impianti fotovoltaici, attualmente scomparsi dalle cronache locali.
L'appuntamento è per l'11 settembre in piazza Indipendenza a Pontinia.

Pontinia 23 agosto 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Le date concordate sono le seguenti:

- 07/09 MONTE PORZIO (PU) Yuri Bandazhevsky, Galina Bandazhevskaya, Massimo Bonfatti
- 10/09 ROMA (RM) Yuri Bandazhevsky, Galina Bandazhevskaya, Massimo Bonfatti
- 11/09 PONTINIA (LT) Yuri Bandazhevsky, Galina Bandazhevskaya, Massimo Bonfatti
- 13/09 VARESE (VA) Yuri Bandazhevsky, Galina Bandazhevskaya, Massimo Bonfatti
- 15/09 CUGGIONO (MI) Yuri Bandazhevsky, Galina Bandazhevskaya, Massimo Bonfatti
- 16/09 CERRO MAGGIORE (MI) Yuri Bandazhevsky, Galina Bandazhevskaya, Massimo Bonfatti
- 17/09 VITTORIO VENETO (TV) Yuri Bandazhevsky, Galina Bandazhevskaya, Massimo Bonfatti
- 19/09 MESTRE (VE) Yuri Bandazhevsky, Massimo Bonfatti
- 20/09 SUZZARA (MN) Yuri Bandazhevsky, Massimo Bonfatti
- 21/09 NICHELINO (TO) Yuri Bandazhevsky, Massimo Bonfatti
- 22/09 NOVARA (NO) Yuri Bandazhevsky, Massimo Bonfatti
- 23/09 TORINO (TO) Yuri Bandazhevsky, Massimo Bonfatti

ecco dove la terra fatica a respirare

http://tv.repubblica.it/copertina/nasa-l-allarme-rosso-ecco-dove-la-terra-fatica-a-respirare/451?gallery=&ref=HREC2-3

sabato 21 agosto 2010

auguri e complimenti

All'inizio c'era il blog di Paolo Cima e il sito ufficiale del comune di Pontinia, poi è arrivato il professionale pontiniaweb.it, quindi noturbogaspontinia.blogspot.com,poi i ragazzi del cantiere creativo http://cantiere-creativ.blogspot.com/, quindi il magazine il Chinino ilchinino.blogspot.com e quindi pontiniapolitica.blogspot.com.
Auguri e complimenti

le risorse della Terra già esaurite

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Ambiente: dal 21 agosto risorse Terra di un anno esaurite
Indice statistico di 150 paesi, intaccato capitale riserve
20 agosto, 16:48
ROMA, - E' il 21 agosto l'Earth Overshoot Day. Con oltre quattro mesi di anticipo rispetto alla fine del 2010, l'umanità avrà già consumato tutte le risorse che la natura può fornire nel corso di un anno.

Dall'acqua ai raccolti, fino al 31 dicembre prossimo si ricorrer? alle riserve.

Saremo quindi nuovamente ''in credito'' per quanto riguarda la produzione di cibo, la neutralizzazione delle emissioni di anidride carbonica, ma anche la rigenerazione dell'acqua o la capacità di assorbire i rifiuti, che sono solo parte delle cose che la natura quotidianamente ci offre.

Ad annunciare la data del ''Earth Overshoot Day'', il giorno del superamento, in cui la terra inizia a vivere al di sopra dei propri mezzi ecologici, è il Global Footprint Network, l'organizzazione internazionale che misura l'impatto dell'esistenza sulla natura. A misurare il numero massimo di giorni che la biosfera può approvvigionare in un anno? il rapporto tra l'''impronta ecologica'' globale - un indice statistico di 150 Paesi che mette in relazione il consumo annuo di risorse ecologiche con la loro disponibilità - e la capacità della natura di rigenerarsi nel corso dello stesso arco di tempo. Questo indicatore di sostenibilità ambientale precipita di anno in anno: nel 1987, primo anno in cui fu calcolato l'''Earth Overshoot Day'', il sorpasso avvenne con soli dieci giorni di anticipo rispetto alla naturale scadenza del 31 dicembre.

Nel 1995 fu il 21 novembre mentre dieci anni dopo il pianeta andò in riserva già il 20 ottobre. Negli ultimi due anni l'Earth Overshoot Day è stata anticipato di un mese - da settembre ad agosto.

''Quando si esauriscono in nove mesi le risorse di un anno si dovrebbe essere seriamente preoccupati'', afferma Mathis Wackernagel, presidente di Global Footprint Network. ''La situazione non è meno urgente sul fronte ecologico - spiega Wackernagel - cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e carenza di cibo e acqua sono tutti chiari segnali di come non potremo più continuare a consumare 'a credito'''.

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si cambia

Ci sono molti (se non è sempre la stessa persona si tratta di tifosi della stessa parte politica, male affaristica, quella che si autodefinisce incapace, dilettanti allo sbaraglio, mascalzoni, gente che ruberebbe tutto il rubabile...) commenti anonimi. La maggioranza. Che non portano alcun contributo alla discussione, alla costruzione di una società migliore. Anzi al contrario la vorrebbero sempre peggio. Ripetendo il clichè a livello nazionale dello scontro, della diffamazione. Anche per questo si cambia. Da oggi i commenti li potranno fare solo quelli che si registrano.

venerdì 20 agosto 2010

ci risiamo

Periodicamente c'è una parte "politica" che non gradisce si parli di alcuni aspetti della vita politica, amministrativa e tenta in vari modi di intimidire che invece riporta i fatti, dati, riferimenti. Pontinia in questo modo non crescerà mai. E i risultati (dissesto rivelatosi inesistente su tutti) si vedono. Come le rotatorie che non vengono realizzate dopo essere state annunciate in campagna elettorale.

martedì 17 agosto 2010

bronzo per Marta Novelli

incendi via Tavolato e Lungobotte

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PONTINIA
Alla Polizia Municipale di Pontinia
oggetto: ulteriore richiesta inserimento aree percorse dal fuoco
catasto incendi articolo 10 della legge n. 353 del 21 novembre 2000

Dopo:
- gli incendi di alcuni ettari di terreno nella settimana del 15
luglio nell'area di Mazzocchio;
la richiesta del sottoscritto del 29 luglio di inserimento dei terreni
interessati nelle aree percorse dal fuoco nel catasto incendi,
la circolare della fine di luglio di S.E. Il Prefetto di Latina per
contrastare questo fenomeno devastante, con la richiesta
dell'aggiornamento del catasto incendi;
l'incendio doloso della zona della Migliara 42 (vedere quotidiano
Latina Oggi del 5 agosto pagina 25);
i numerosi incendi che si possono osservare lungo le strade (per
esempio via della Striscia, via Lungo Botte, via Migliara 47 e ½, via
Migliara 51) che interessano la vegetazione adiacente strade, fossi e
canali, ma, stranamente, non le limitrofe proprietà,
l'incendio riportato sul giornale La Provincia dell'11 agosto a pag.
20 riporta l'ennesimo incendio doloso che ha interessato ben 14 pali
della rete telefonica nel comune di Pontinia in via del Murillo;
gli incendi della scorsa settimana del lato destro (direzione
Terracina, arrivando dalla via Migliara 48 prima dell'incrocio con la
Migliara 48 e 1/2) sulla via Lungobotte;
l'incendio di ieri sulla via del Tavolato all'angolo con la via
Migliara 46 (verso il Sisto), oggi l'ennesimo incendio sulla via
Lungobotte (lato sinistro direzione Terracina tra la via Migliara 48 e
½ e la via Migliara 49);
le fasce frangivento sono una risorsa importante per il nostro
territorio ma continuamente aggredite da attività devastanti,
quindi si chiede:
di inserire le aree oggetto degli incendi in quelle percorse dal fuoco
catasto incendi articolo 10 della legge n. 353 del 21 novembre 2000;
di prendere provvedimenti contro questo comportamento incivile.
Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti.

lunedì 16 agosto 2010

una rotonda anche per Quartaccio

Pontinia, a settembre la pubblicazione del bando per assegnare i lavori
Una rotonda anche per Quartaccio
Da anni i residenti chiedono la messa in sicurezza delle strade
COMINCIANO ad essere certi i tempi di realizzazione della rotonda di Quartaccio, nel territorio di Pontinia.
L’iter procedurale per ottenere le prime autorizzazione si è concluso. Il Comune infatti, aspettava i risultati del parere idrogeologico da parte della Regione Lazio che ha dato parere positivo. La Provincia di Latina l’aveva inserita da anni tra le proprie opere da realizzare, ma vuoi per la mancanza di qualche parere, vuoi per le lungaggini della burocrazia, perché sono vari gli enti pubblici interessati, l’iter non procedeva in modo spedito. Ora il comune sta approntando il progetto definitivo della rotonda tra la Migliara 50 e la strada di Quartaccio. Progetto che sarà poi spedito al settore viabilità della Provincia di Latina che lo dovrebbe visionare in tempi brevi.
A quel punto l’ente di Via Costa dovrà sbloccare i fondi per l’opera che si aggirano intorno ai 200 mila euro. «Dovremmo pubblicare il bando di gara di appalto entro la fine di settembre – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pontinia Franco Pedretti – penso che per la fine dell’anno la rotonda sarà una realtà. Si tratta di opera attesa dalla popolazione della frazione di Quartaccio perché quell’incrocio è pericoloso visto che negli anni la mole di traffico è aumentata».
Latina Oggi 13 agosto 2010 A.Z.

sabato 14 agosto 2010

restituzione delle reti idriche

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
oggetto: restituzione delle reti idriche

il Consiglio Comunale di Pontinia con delibera n. 76 del 20 dicembre 2007 ha inviato 2 lettere per informare dell’avvio del procedimento di uscire dall’attuale gestione del ciclo dell’acqua. La prima lettera rivolta al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, al Responsabile della S.T.O. ATO4 Lazio Meridionale Latina, al Presidente della Società Acqualatina Spa, al Prefetto di Latina, all’Assessore Regionale all’Ambiente e Cooperazione tra i popoli, è relativa alla richiesta al Sig. Presidente dell’Amministrazione Provinciale di convocare entro la fine d’anno, in via straordinaria la Conferenza dei Sindaci dell’ATO4 per discutere dei finanziamenti e per comunicare l’apertura del contraddittorio da parte del Comune di Pontinia verso l’Amministrazione Provinciale e verso l’Autorità d’Ambito per quanto riguarda l’approvazione delle modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4.

La seconda lettera indirizzata al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, al Responsabile della S.T.O. ATO4 Lazio Meridionale Latina, al Responsabile della società Acqualatina Spa, a Depfa Bank Deutsche Pfandbriefbank AG sede di Roma, a Depfa Bank PLC 1 Dublino, al Prefetto di Latina, all’Assessore Regionale all’Ambiente e Cooperazione tra i popoli, chiede notizie circa un mutuo di rilevante entità, pari a 115 milioni di euro in corso tra Acqualatina S.p.A. e Depfa Bank.

Sempre il Consiglio Comunale di Pontinia con delibera n. 4 del 23 gennaio 2008- ha deliberato Di RESPINGERE le modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4; Di NON approvare la Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4 approvata il 09/04/2002, con delibera atto n. 1 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 02/08/2002 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A. e la nuova Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4, approvata il 14/7/2006 con delibera atto n. 6 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 25/01/2007 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A.; DI RESPINGERE l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della società mista Acqualatina S.p.a. e dei previsti patti parasociali; DI RICHIEDERE ad Acqualatina la gestione degli impianti di proprietà comunale.

Come si legge nella nota all'indirizzo http://www.studio93.it/news/read_news.php?news=37752&category=5, la giunta municipale di Aprilia ha dato incarico agli avvocati Falcone e Bassoli (gli stessi che già difendono gli interessi del comune di Pontinia contro i progetti incompatibili delle centrali elettriche) per avere la restituzione delle reti idriche.
Il comune di Pontinia, dalle delibere di cui sopra, ne ha pieno titolo.
Essendo uno degli argomenti qualificanti del programma elettorale vincente della lista per Tombolillo sindaco, viste le numerose richieste dei cittadini di Pontinia di interrompere un rapporto contrattuale con una ditta che triplicato i costi a carico delle famiglie sarebbe un esempio da seguire, oltre che la sequenza coerente con atti e impegni amministrativi.
Grazie dell'attenzione
Pontinia 14 agosto 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Restituzione degli impianti idrici comunali. La giunta di Aprilia, approva la delibera n° 212, con la quale affida un incarico agli avvocati Luciano Falcone e Carlo Bassioli  affinchè s'intraprendano azioni legali nei confronti della società Acqualatina "Si tratta di un atto conseguente alle recenti azioni messe in campo dal Comune di Aprilia - si legge in una nota stampa - che lo scorso  aprile, con la delibera 21, ha invitato l'Ato4, il Presidente della Provincia Armando Cusani e la società Acqualatina a provvedere entro 60 giorni a conformare la convenzione di gestione alla convenzione tipo predisposta dalla Regione Lazio". Il primo cittadino, Domenico D'Alessio, aveva anche invitato la società a cessare l'attività di riduzione o sospensione del flusso idrico agli utenti morosi. Diffida che, però, è stata respinta da Acqualatina, senza un pronunciamento dell'Autorità Giudiziaria. Per questo, ora, il Comune - attraverso la nomina dei due avvocati - ha deciso di avviare un'azione legale, per chiedere anche la restituzione degli impianti.
"L'incarico affidato agli avvocati Luciano Falcone e Carlo Bassioli - si legge ancora nella nota stampa - è conseguente anche alla mozione presentata dalla maggioranza che dà mandato al Sindaco di provvedere a porre in essere tutte le azioni, anche di natura legale, per ottenere la restituzione degli impianti idrici di proprietà comunale da parte dell'attuale gestore e per porre fine all'illegittimo comportamento coercitivo della società nei confronti della cittadinanza".

venerdì 13 agosto 2010

cosa c'è oggi nel fiume Linea?

ALLA PROVINCIA DI LATINA
ALLA AZIENDA ASL DI LATINA
ALL'ARPA DI LATINA
AL CONSORZIO DI BONIFICA PONTINO
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
AL COMANDO POLIZIA MUNICIPALE DI PONTINIA

oggetto: cosa c'è oggi nel fiume Linea?

Dopo le precedenti segnalazioni del 2, 5, 7, 11 sono tornato ad osservare il fiume Linea in corrispondenza del ponte della Migliara 51 nel comune di Pontinia, in località Mesa, dopo la notizia che l'Arpa avrebbe riscontrato la salmonella, proprio in seguito ad alcune segnalazioni di degrado.
Sono aumentati i fusti di plastica del diametro di circa mezzo metro alti circa 1, oltre a quanto già segnalato in precedenza, tavole, pallets, sacchi di rifiuti, bottiglie di plastica, vegetazione di vario genere.
E se questo si nota in superficie, sembra nel totale disinteresse, dove tutti possono vedere, cosa si potrebbe nascondere sul fondo o nel fiume?
E' sempre tutto normale?
Pontinia 13 agosto 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

giovedì 12 agosto 2010

lista per il bene comune o di sinistra?

sarebbe bello che alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Pontinia ci fosse una lista per il bene comune o almeno di sinistra, nel senso di scelte di solidarietà, partecipazione, condivisione e che nascano dal bisogno della comunità e non nell'assecondare esigenze aziendali.
Altrimenti sarebbe meglio che le altre liste ci chiedano:
volete il centro commerciale del Pd o del Pdl o anche del centro?
E all'interno del Pdl di quello targato An o FI ?
Oppure:
volete l'impianto inquinante e cancerogeno o l'impianto che diffonde benzene, diossina, metalli pesanti e nanoparticelle?
Preferite il cancro o la leucemia?
E anche l'agricoltura, come l'ambiente, la salute pubblica, la volete distruggere con gli impianti inquinanti, con il degrado dei fiumi, dei corsi d'acqua, delle falde acquifere oppure con gli impianti fotovoltaici al posto delle aziende agricole?
Infine l'economia locale la volete dissanguare e polverizzare con i centri commerciali, eliminando tutti i piccoli negozi, artigiani, e aziende locali?
Per non parlare poi della viabilità, quindi della sicurezza stradale:
preferite il caos organizzato e tollerato, l'assalto al centro, marciapiedi intasati in vario modo oppure una viabilità attenta alle barriere architettoniche, che tuteli la salute pubblica?
Incroci a raso, semafori, lunghe code oppure rotatorie, piste ciclabili, percorsi protetti, pedonali, il tutto in un progetto organico e di gestione del traffico?
E la cultura, con il pieno di musei, le 3 sale cinematografiche?

il caso della rotonda della Migliara 48

E se il caso della rotonda della Migliara 48 servisse solo a nascondere una serie di insuccessi? Per esempio la mancanza di coordinamento dei lavori sulle varie strade della provincia, la mancanza assoluta di informazione, i lavori fatti 2 volte e quindi pagati da noi contribuenti, come la segnaletica sulla Migliara 47? Oppure le rotatorie promesse, inserite nel programma triennale 2005 – 2008, annunciate, arrogandosene il merito, come già fatte da AN e di cui non se ne vede nemmeno l'ombra di Borgo Pasubio e Casal Traiano? Oppure di tutti gli errori fatti a ripetizione su segnali, divieti, organizzazione del traffico? Veniamo al caso specifico. E' curioso notare come, per motivi elettorali, si critica un'opera di messa in sicurezza stradale e non la mancanza di messa in sicurezza, per esempio, di incroci quali quelli di Borgo Pasubio, Casal Traiano e Bocca di Fiume. E' chiaro che chi non lo fa o non vi transita, oppure lo fa con le bende agli occhi. Se il comune di Pontinia è stato invitato alle conferenze di servizio e o non vi ha partecipato oppure, partecipando, non ha compreso quanto stava avvenendo vi sono precise responsabilità. In genere queste note e inviti vengono assegnate ai funzionari responsabili del settore, forse all'assessore competente e forse al sindaco. Sicuro vi è una responsabilità precisa che, in una amministrazione che si rispetti, dovrebbe essere evidenziata. Altrettanto sicuro che l'amministrazione non ha fatto, in questo caso, una bella figura. Ma non sarebbe la prima volta che chi viene mandato a rappresentare il nostro comune o non fa gli interessi della collettività oppure la danneggia o semplicemente ci fa fare una pessima figura. Abbiamo visto cosa è successo e quali guai hanno procurato la partecipazione simile ai progetti incompatibili con il territorio e per questo dannosi (centrali elettriche, impianti vari, inceneritore, dissesto, gestione dell'acqua).

14 pali telecom a fuoco in via del Murillo

http://www.dimmidipiu.it/publisher/giornale_online_lt/section/
dopo:
- gli incendi di alcuni ettari di terreno nella settimana del 15 luglio nell'area di Mazzocchio;
la richiesta del sottoscritto del 29 luglio di inserimento dei terreni interessati nelle aree percorse dal fuoco nel catasto incendi,
la circolare della fine di luglio di S.E. Il Prefetto di Latina per contrastare questo fenomeno devastante, con la richiesta dell'aggiornamento del catasto incendi;
le note locali riportano che il solo comune di Aprilia, come chiesto da S.E. Il Prefetto di Latina ha aggiornato il catasto incendi;
l'incendio doloso della zona della Migliara 42 (vedere quotidiano Latina Oggi del 5 agosto pagina 25);
i numerosi incendi che si possono osservare lungo le strade (per esempio via della Striscia, via Lungo Botte, via Migliara 47 e ½, via Migliara 51) che interessano la vegetazione adiacente strade, fossi e canali, ma, stranamente, non le limitrofe proprietà,
secondo il quotidiano La Provincia oggi in edicola a pag. 20 riporta l'ennesimo incendio doloso che ha interessato ben 14 pali della rete telefonica nel comune di Pontinia in via del Murillo.
Forse è il caso di prendere provvedimenti?

Famiglia cristiana: Italia disgustata

CRISI PDL
Famiglia Cristiana: "Italia disgustata"
Farefuturo: squadristi nel Pdl
Duro affondo del settimanale paolino: "Politici pensano solo a sistemare se stessi, servono giovani cattolici". Attacco di Filippo Rossi: "Siamo ai manganellatori di professione. Il partito non è piu' la casa degli italiani". La replica del capogruppo alla Camera: non siamo stati noi a dare il via a questa spirale. Bocchino: "Richiesta di dimissioni apre crisi. Occorre un vertice". Casini: "Mobilitiamoci per elezioni"
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini
ROMA - L'Italia è disgustata dallo spettacolo offerto ogni giorno dalla politica. La denuncia arriva da Famiglia Cristiana. Il settimanale dei paolini, in edicola domani, interviene con un articolo fortemente critico nei confronti della classe politica italiana impegnata a "sistemare se stessa e le proprie pendenze" più che "a risolvere i gravi problemi del paese". Un richiamo che arriva dopo la denuncia della Cei, di qualche settimana fa, in merito alla mancanza in Italia di una classe dirigente adeguata alla crisi del Paese.

"Giovani politici cattolici cercansi". "L'opinione pubblica - si legge nell'articolo - sebbene narcotizzata dalle tv, è disgustata dallo spettacolo poco edificante che, quasi ogni giorno, ci viene offerto da una classe politica che litiga su tutto. Lontana dalla gente e impotente a risolvere i gravi problemi del Paese". "Da tempo - si legge ancora - Papa e vescovi hanno lanciato l'appello: 'Giovani politici cattolici cercansi'". Un appello rilanciato dal settimanale. Secondo il quale mancano "persone capaci di offrire alla nazione obiettivi condivisi. E condivisibili. Non esistono programmi di medio e lungo termine. Non emerge un'idea di bene comune, che permetta di superare divisioni e interessi di parte. Se non personali. Si propone un federalismo che sa di secessione. Senz'anima e solidarietà". Secondo Famiglia Cristiana "un Paese maturo, che deve mirare allo sviluppo e alla pacifica convivenza dei cittadini, non può continuare con uomini che hanno scelto la politica per sistemare se stessi e le proprie pendenze".

Alta tensione tra Pdl e Fli. Resta alta la tensione tra Pdl e finiani. Ieri era stato Italo Bocchino a chiedere lo stop della campagna mediatica contro Gianfranco Fini 1 sulla vicenda della casa a Montecarlo. Una condizione indispensabile per riavviare il confronto a settembre sui 4 punti programmatici proposti dal governo. Oggi sugli attacchi al presidente della Camera si registra un duro editoriale sul periodico online di "Farefuturo", la fondazione vicina al presidente della Camera. "L'Italia sta rischiando di precipitare in un baratro senza fine - scrive il direttore Filippo Rossi, che punta il dito contro il Pdl - la sopportazione ha un limite", prosegue, definendo gli attacchi a Fini "squadrismo mediatico" e accusando il Pdl di portare avanti una "politica" che è "un susseguirsi di manganellate contro il 'traditore' Fini".

"Manganellatori di professione". Secondo il periodico online di Farefuturo, il Pdl "non è più la casa degli italiani": "A guardare in azione i manganellatori di professione - è scritto - sembra quasi che la 'filosofia politica' del Pdl sia solo e soltanto quella di garantire un potere tutto personale: politico, aziendale, economico".

La richiesta di dimissioni apre la crisi. A difesa del presidente della Camera interviene tutto lo stato maggiore di Fli. "Nel momento in cui Berlusconi chiede le dimissioni del presidente della Camera rischia di aprire una crisi istituzionale senza precedenti di cui non sappiamo quali possano essere le conseguenze". E' il pensiero del presidente dei deputati di "Futuro e libertà", Italo Bocchino, che aggiunge: "Bisogna ripartire da un vertice di maggioranza". Pessimista sul confronto tra Pdl e Fli il vicecapogruppo, Benedetto Della Vedova. "Siamo ancora in alto mare. Vediamo se l'atmosfera migliora. I quattro punti tanto invocati", continua Della Vedova, "restano dei temi da svolgere, una base di partenza per ragionare ma bisogna vedere se e come ci arriviamo a questo confronto. Il clima è importante e i continui attacchi dei 'manganellatori' a Fini di certo non aiutano, anzi".

Pdl, il vertice solo con la Lega. Alla minaccia di crisi paventata da Bocchino risponde il tesoriere del Gruppo Pdl alla Camera, Massimo Corsaro. "Il vertice di maggioranza paventato da Italo Bocchino si celebra tra Pdl e Lega", precisa Corsaro, "non esistendo altre forze suffragate dal voto popolare. E poi, come mai l'ipotesi di dimissioni provocherebbe crisi istituzionali? E' una prerogativa agostana mentre l'istituto delle dimissioni può essere impunemente evocato in giugno e luglio? Sarebbe ora che i finiani scendessero dal piedestallo della presunzione e capissero che saranno trattati come loro hanno trattato gli altri".

Cicchitto: non abbiamo iniziato noi. In precedenza in casa Pdl era stato Fabrizio Cicchitto a farsi sentire. "Chi è causa del suo mal deve piangere se stesso - attacca - Bocchino non può dare tante lezioni perché nell'arco di questi ultimi mesi è stato protagonista di polemiche violentissime che hanno portato a questa situazione di crisi politica e alla formazione di due gruppi parlamentari". Un replica dura che non smorza le tensioni. Adesso, precisa Cicchitto, è in corso una campagna stampa di Il Giornale e di altri quotidiani ma non bisogna dimenticare "le altre campagne mediatiche di questi mesi". Ci sono state, precisa, "le dimissioni di Scajola e di Brancher. E Scajola non ha ancora ricevuto un avviso di garanzia". "Una vera spirale" di giustizialismo ai danni di "cariche istituzionali", secondo il capogruppo del Pdl, in cui è "richioso infilarsi".

Maggioranza o si vota. Sulle continue polemiche con Fli, il presidente dei deputati del Pdl non vede una soluzione imminente. "Una riflessione sull'acutizzazione dello scontro all'interno del centrodestra doveva essere aperta precedentemente. Adesso - continua Cicchitto - la parola alle polemiche, poi credo che a fine agosto faremo il punto su questo complesso di questioni e vedremo cosa abbiamo sul tavolo". Senza escludere nuove elezioni. "Lavoriamo per definire dei punti programmatici precisi. A quel punto verrà l'ora della verità, in Parlamento si vedrà se c'è una maggioranza. Qualora non ci fosse - afferma Cicchitto - non apriremo la strada a governicchi o operazioni di palazzo, la legittimità democratica richiede che si torni alle urne".

Riorganizzare il partito. In casa Pdl la parola d'ordine adesso è rafforzare il partito sul territorio. Una priorità su era cui intervenuto ieri anche Berlusconi chiamando i militanti alla mobilitazione 2. Combinare insieme i "nuclei di base" da costruire a partire dalle sezioni elettorali con le organizzazioni territoriali a livello comunale, provinciale, regionale, fino a quelli nazionali: è il suggerimento che arriva dal presidente dei deputati del Pdl. "Comunque - spiega Cicchitto - non bisogna dimenticare che ai livelli locali, come ci insegna anche l'esperienza della Lega, la politica cammina sulle gambe delle donne e degli uomini che lavorano quotidianamente sul territorio. Bisogna anche evitare di cadere in errori del passato, come quelli commessi nel 2006".

Udc: pronti a elezioni. Anche i centristi si mobilitano in vista di elezioni anticipate. "Cari amici, abbiamo ottenuto due grandi vittorie: l'elezione di Vietti alla vicepresidenza del Csm e i significativi risultati della nostra opposizione parlamentare". E' quanto si legge in un sms inviato da Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa ai parlamentari dell'Unione di Centro, agli amministratori, ai consiglieri e ai responsabili regionali dell'Udc. Ma, si legge ancora nel testo, "non possiamo riposarci. C'è il rischio fortissimo di elezioni anticipate alla ripresa".
"Utilizzate l'estate", è la conclusione dell'sms, "per mobilitarvi nel territorio. I dirigenti nazionali sono disponibili a presenziare alle vostre iniziative".
(10 agosto 2010) © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/politica/2010/08/10/news/cicchitto-6194284/

tariffe alle stelle, continua la crisi, grazie pdl

Acqua potabile, rifiuti, trasporti
nel 2009 tariffe alle stelle
Dati del ministero dell'Economia. Nell'anno in cui gli italiani hanno dovuto "stringere la cinghia", con l'inflazione a livelli tra i più bassi da 50 anni, in controtendenza i prezzi dei servizi. Dal +4,5% della raccolta dell'immondizia al +7,3% dei traghetti
http://www.repubblica.it/economia/2010/08/11/news/tariffe_2009-6221276/?ref=HREC1-2

barriere architettoniche e Anitori contro Torelli

La città vietata Latina Oggi pag. 24. Le barriere architettoniche e l'impossibile accesso di una persona su ruote.
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b19fc5d30beecb/pag24sabaudia.pdf
Il partito dell'amore in piena attività l'un contro l'altro, come sempre.
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b19fc5d30beecb/pag25sabaudia.pdf

martedì 10 agosto 2010

dar voce alle voci

DAR VOCE ALLA VOCI

SETTEMBRE/DICEMBRE 2010

LA CAMPAGNA PER LA DEMOCRAZIA DELL’INFORMAZIONE DI MONDO IN CAMMINO

Afferrati il cuore con entrambe le mani
Quel vecchio riccio
E cuciti ben strette le ferite
con un punteruolo da ciabattino, come quando si rattoppa una scarpa
E viaggia in ogni luogo del pianeta
Ma taci
Almeno fino alla fine della vita.

Questi i versi del poeta ceceno Apti Bisultanov, scritti dopo aver lasciato la Cecenia nel 2002: hanno per tema il dolore e la soppressione della libertà di parola.

Tante al mondo sono le persone che hanno pagato per aver detto la verità. Le loro parole libere sono diventate un macigno per la loro stessa esistenza: per queste parole sono stati imprigionati, torturati ed hanno perso il diritto di vivere nella loro patria.

Parole pronunciate anche per noi, con solitario coraggio e, alcune volte, senza il sostegno della comunità internazionale, pronta a celebrare i valori della libertà di espressione negli intenti, ma senza confortarli con un impegno più concreto ed assiduo.

Alle voci non vinte della Bielorussia, della Russia, dell’Inguscezia e della Cecenia, Mondo In Cammino vuole dare voce: Galina e Yuri Bandazhevsky, Akhmed Gisaev, Shakhman Akbulatov, Oksana Chelysheva, Ilia Politkovski, Albert Khantigov, ecc.

A cominciare da Settembre 2010 fino a Dicembre 2010

07/09/10 – Monte Porzio (PU): Galina e Yuri Bandazhevsky, Akhmed Gisaev
10/09/10 – Roma (RM): Galina e Yuri Bandazhevsky, Akhmed Gisaev
11/09/10 – Pontinia (LT) Galina e Yuri Bandazhevsky
13/09/10 – Varese (VA) Galina e Yuri Bandazhevsky
15/09/10 – Cuggiono (MI) Galina e Yuri Bandazhevsky
16/09/10 – Cerro Maggiore (MI) Galina e Yuri Bandazhevsky
17/09/10 – Vittorio Veneto (TV) Galina e Yuri Bandazhevsky
19/09/10 – Mestre (VE) Galina e Yuri Bandazhevsky
20/09/10 – Suzzara (MN) Yuri Bandazhevsky
21/09/10 – Torino (TO) Yuri Bandazhevsky
22/09/10 – Novara (NO) Yuri Bandazhevsky

23/09/10 – Nichelino (TO) Yuri Bandazhevsky

Seconda metà di ottobre 2010 – Torino (Bottega Etica GLOCANDIA): Adlan Mukhamedov (presidente associazione “Salviamo la generazione”, Grozny)

11/12/2010 – Carmagnola (TO). Assemblea di Mondo in Cammino: Shakhman Akbulatov, Oksana Chelysheva, Ilia Politkovski, Albert Khantigov, ecc

I LIBRI DI MONDO IN CAMMINO PER DAR VOCE ALLE VOCI:
- primi di settembre 2010: ristampa del libro “Bugie nucleari” di Silvia Pochettino. Le voci oneste di Nesterenko e Bandazhevsky più forti delle bugie atomiche - Carlo Spera Editore per Mondo in cammino
- primi di dicembre 2010: uscita del libro “Il diario di Zazita”, diario del salvataggio dai bombardamenti
dei libri (“le voci scritte”) della biblioteca di Grozny - Carlo Spera Editore per Mondo in cammino
Già in collana: “Ulitsa Sadivaja” di Elisa Geremia e Veronica Franzon. Le voci dei residenti in zona contaminata da Chernobyl - Carlo Spera Editore per Mondo in cammino

INFORMAZIONI: info@mondoincammino.org

lunedì 9 agosto 2010

salviamo le fasce frangivento dal fuoco

salviamo le fasce frangivento, ma anche la vegetazione del bordo strada e dei canali dal fuoco.
Passeggiando per le strade di campagna si osserva la pessima abitudine di dare fuoco alla vegetazione spontanea, agli alberi, siepi, erbacei che cresce lungo le strade, i fossati.
Che sia difficile attribuirne la causa all'autocombustione è il ripetersi, negli anni, dello stesso episodio sullo stesso posto. Così come la coincidenza che il fuoco percorre solo i tratti pubblici e non intacca quasi mai il suolo privato. Così si trovano alberi delle fasce frangivento bruciati parzialmente, in un lunga lotta contro questo patrimonio pubblico caratteristico della bonifica.
Ho letto che il Prefetto ha emanato una circolare per evitare questi scempi, inviandola ai comuni con il catasto degli incendi. E che qualche comune, Aprilia, lo sta applicando. Speriamo che sia di esempio ad altri comuni.
Pontinia 8 agosto 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

clima, dopo Kyoto, Bonn aspettando Cancun

Clima: da Bonn appello a governi, ridurre opzioni su tavolo
Dopo 5 giorni lavori manca svolta, post kyoto capitolo aperto
06 agosto, 17:38
ROMA - Ridurre le opzioni sul tavolo dei negoziati sul clima: è questo l'appello lanciato oggi dal nuovo segretario esecutivo della Unfccc (Convenzione quadro dell'Onu sui cambiamenti climatici), Christiana Figueres, al termine dei lavori conclusi a Bonn, ai quali hanno partecipato i rappresentanti di 175 governi. L'attesa svolta, in vista della prossima conferenza Onu di Cancun che si terrà dal 29 novembre al 10 dicembre, di fatto non c'é stata. Ma secondo Figueres, in Messico potranno comunque essere prese una serie di decisioni, come impegni per la gestione e l'allocazione dei fondi per la lotta contro i camabiamenti climatici e l'incremento del trasferimento di tecnologia, specialmente per i Paesi più poveri e vulnerabili. "Progressi a Cancun - ha aggiunto - potrebbero anche includere un mandato per portare avanti il processo verso un accordo con valore vincolante, che prenderebbe più tempo". Nel frattempo pare che dal punto di vista legale, alla scadenza di Kyoto, non si dovrebbe formare un vuoto normativo, perché i meccanismi e le azioni di cooperazione già avviati potrebbero continuare ad esistere, in quanto legati agli obiettivi della Convenzione Onu sul clima. La tesi però non è ancora del tutto condivisa. Sul fronte del gruppo di lavoro sul nuovo accordo post Kyoto invece, il problema è ancora quello di trovare un metro comune di riferimento sui nuovi impegni di riduzione, ma anche questioni come il raccordo fra i crediti di CO2 già acquisiti e quelli da far valere nel nuovo protocollo. Il quadro non cambia molto nel gruppo di lavoro che include tutti i Paesi, sulla cooperazione a lungo termine, dove fioccano idee e proposte tutte diverse. Il risultato è che i testi delle bozze invece di snellirsi sono lievitati. "Per raggiungere risultati a Cancun - ha concluso Figueres - i governi devono ridurre in maniera radicale le opzioni sul tavolo". Un'opportunità potrebbero essere gli incontri di alto livello previsti a settembre a New York e a Ginevra, prima dell' ultimo round dei negoziati, dal 4 al 9 ottobre a Tianjin, in Cina.
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elettricità tariffa bioraria questa sconosciuta

Elettricita': 11 milioni di famiglie con tariffa bioraria ad agosto
Tariffa scattata dall'1 luglio per 4,5 milioni di famiglie
03 agosto, 17:07
ROMA - Nel mese di agosto saliranno a 11 milioni le famiglie italiane che hanno ricevuto o riceveranno la prima bolletta dell'energia elettrica calcolata con i prezzi biorari, il nuovo sistema di prezzi differenziati che garantisce più equità ed efficienza all'intero sistema nazionale. I prezzi biorari sono già scattati dal 1 luglio per circa 4,5 milioni di famiglie.

Le famiglie interessate, si legge in una nota dell'Autorità dell'Energia, sono state o saranno singolarmente informate con specifici avvisi nelle tre bollette precedenti la data di applicazione; l'Autorità ha infatti previsto l'obbligo di informare, con avvisi individuali, almeno sei mesi prima dell'applicazione. Il sistema nuovi prezzi biorari verrà estesa progressivamente fino a raggiungere tutte le famiglie dotate di un contatore elettronico, pronto a leggere i consumi nei diversi momenti, e che non abbiano ancora scelto un nuovo e diverso contratto sul mercato libero.Per dare ai clienti, in particolare a quelli con consumi ancora sbilanciati nei momenti meno favorevoli, il tempo di abituarsi al nuovo sistema, fino al 31 dicembre 2011 la differenza fra maggiore o minor prezzo è piccola (il 10% circa): di fatto, i possibili risparmi (ma anche l'eventuale maggior spesa) saranno inizialmente molto contenuti, ma si offrirà comunque un importante segnale di prezzo verso abitudini di consumo più efficienti e consapevoli del bene energia elettrica.

L'Autorità per l'energia stima che, se l'insieme delle famiglie italiane spostasse il 10% dei consumi nei periodi più favorevoli, si otterrebbe una riduzione di 450 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica (CO2), equivalente alle emissioni di una centrale in grado di soddisfare i consumi di una città di circa 500 mila abitanti.

In termini economici, si risparmierebbero circa 9 milioni di euro l'anno per minori emissioni di CO2, circa 80 milioni come costo per combustibile e oltre 120 milioni come costi di impianto. Nell'insieme, il risparmio a favore della collettività delle famiglie e dei piccoli consumatori, sarebbe di oltre 200 milioni l'anno.
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domenica 8 agosto 2010

salmonella nel fiume Linea

Le notizie locali di oggi riportano, come già era successo per gli anni passati, la presenza di salmonella nel fiume Linea in località Terracina.
Il degrado di questo fiume è ciclico, con fenomeni di moria dei pesci che si ripetono che evidenziano, prima di qualsiasi analisi, che qualcosa non funziona.
Sempre le notizie di oggi ci informano che le analisi effettuate dall'Arpa in seguito a comunicazioni di degrado ambientale.
La mia prima segnalazione sull'argomento era del 1988, il primo convegno dibattito al teatro max di Pontinia, sull'argomento della fine del 1990.
Se si voleva intervenire, in un modo qualsiasi, c'era tempo e spazio in questi 20 anni per non ritrovarci, ogni anno, nella stessa situazione.
Quando non c'è programmazione, in genere, si arriva all'emergenza.
Di chi il compito? A chi l'onere? Di enti competenti (in teoria) in materia e obbligati, per legge, ad intervenire ce ne sono tanti, ognuno per un aspetto specifico. La Regione Lazio, la Provincia di Latina, diversi comuni (il Linea interessa Sermoneta, Sezze, Latina, Pontinia, Terracina), poi gli enti di controllo e programmazione, tra cui il consorzio di bonifica.
Più volte ho richiesto i dati delle analisi sull'indice biotico esteso che non ho mai avuto, come le analisi, chimico e fisiche.
Ho assistito a quelli in occasione di una moria dei pesci, bastava la quasi assoluta mancanza di ossigeno a spiegare l'ennesimo fenomeno.
Una persona mi ha fatto notare che se assistiamo, pare nell'indifferenza visto che il fenomeno va avanti da alcune settimane, alla presenza, in superficie di vegetazione (non del fiume), legni, tavole, pallets, sacchi che sembrano di immondizia, terriccio che pare letame, pannelli che sembrano poliuretano, cosa ci può essere dentro il fiume dove l'occhio non arriva?
Pontinia 8 agosto 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

sabato 7 agosto 2010

Fiume Linea geniale pubblicità progresso raccolta differenziata

ALLA PROVINCIA DI LATINA
ALLA AZIENDA ASL DI LATINA
ALL'ARPA DI LATINA
AL CONSORZIO DI BONIFICA PONTINO
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
AL COMANDO POLIZIA MUNICIPALE DI PONTINIA

oggetto: nel fiume Linea la raccolta differenziata funziona alla grande pubblicità progresso
Dopo le segnalazioni del 2 e 5 agosto, delle quali non ho avuto risposta, sono tornato oggi a vedere la situazione.
Ho capito, finalmente, qual'è l'obiettivo: la raccolta differenziata!
Dopo copertoni, terriccio (forse letame), tavole, pallets, erba, vegetazione di vario genere oggi abbondavano sacchi neri grandi del tipo di quelli dei rifiuti solidi urbani ce ne erano diversi.
Ma c'erano anche diversi pannelli in superficie che sembravano di polistirolo o simili.
Questa sì che è pubblicità progresso!
Ci in segnate a fare la raccolta differenziata!
Geniale.
Pontinia 7 agosto 2010 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato

le spese dei consiglieri provinciali

Latina, ecco le spese dei consiglieri provinciali
Pubblicato oggi un servizio sulle spese dei consiglieri eletti in Provincia

7 agosto 201017:05CRONACA
A
Quanto ci costano davvero i politici della Provincia oltre a stipendi, gettoni di presenza e benefit di varia natura?
I gruppi consiliari hanno a disposizione, a seconda del numero degli eletti, delle somme che possono destinare a delle missioni di lavoro, ed un altro capitolo di bilancio dedicato alle spese sostenute dai consiglieri, che si presume debbano essere direttamente collegate alla loro attività politica.
Per quello che riguarda viaggi e missioni, ovviamente il fondo più consistente spetta al gruppo di maggioranza, in questo caso al Popolo delle Libertà, che conta 13 consiglieri.
La somma a disposizione del gruppo per il 2010 è pari a 13mila euro, e ad oggi sono stati spesi 5.108,60 euro. A fare richiesta delle somme sono stati i consiglieri Massimo Bortolameotti, che ha speso 178 euro per una missione a Roma, il consigliere Giovanni Secci, che per andare a Roma ha fatto richiesta di 330 euro. La voce maggiore tuttavia è quella che ha speso il consigliere Luigi Parisella, che ha partecipato alla missione in Canada della Provincia, spendendo 4.600 euro.
Al momento il Pdl dispone di 7891,40 euro, e offre disponibilità a sostenere le spese della lista Cusani.
Decisamente più morigerato il gruppo del Pd, che ha lasciato intatto il fondo da 7mila euro che ha a disposizione.
Il gruppo dell’Udc ha a disposizione 3mila euro, e ne ha già spesi 951. A farne uso il consigliere Pasquale Fusco, che è andato due volte a Modena, chiedendo la prima volta un rimborso di 725 euro, e la seconda di 324 euro.
A sforare decisamente il budget la lista Cusani, che aveva a disposizione la somma esigua di 2mila euro, e che ha speso 8200 euro, usufruendo delle somme messe a disposizione dal Pdl e dall’Udc. spendere questa somma il consigliere Mauro Carturan, che ha speso 2665 euro per un viaggio ad Auschwitz e 995 euro per un viaggio a Bergamo, mentre il consigliere Claudio Cardogna ha speso 4600 euro per la missione in Canada. Anche Nuova Area spende molto più dei suoi 2mila euro a disposizione. Umberto Macci e Mauro Sasso, infatti, hanno preso parte entrambi al viaggio in Canada, spendendo 9.200 euro con l’aiuto dei gruppi Udc e Pdl, a testimonianza del fatto che non sono poi così lontani. Non hanno toccato nulla invece il gruppo misto, Provincia futura di guidi e i Comunisti italiani, che hanno a disposizione ognuno 1000 euro.
Elisabetta Bonanni
http://www.dimmidipiu.it/stories/Cronaca/11980_latina_ecco_le_spese_dei_consiglieri_provinciali/

venerdì 6 agosto 2010

aggiornamento catasto incendi

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PONTINIA
Alla Polizia Municipale di Pontinia
AL CORPO FORESTALE DELLO STATO Provincia di Latina
AL COMITATO TECNICO REGIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
oggetto: richiesta inserimento aree percorse dal fuoco catasto incendi
articolo 10 della legge n. 353 del 21 novembre 2000

In seguito alla mia richiesta di inserimento del 29 luglio che allego, di inserimento delle aree percorse dal fuoco nel catasto incendi, ho appreso dagli organi di informazioni di analoga richiesta a tutti i comuni della Provincia formulata da S.E. il Prefetto di Latina.
Oggi ho appreso da un quotidiano locale (Latina Oggi pag. 25, articolo dal titolo “incendi dolosi sulle Migliare – Pontinia paura per alcuni automezzi parcheggiati all’interno di un deposito”) che il fenomeno continua e, secondo la circolare di S.E. il Prefetto sarebbe il caso di prendere i provvedimenti di legge.
Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti.
Pontinia 05 agosto 2010 Giorgio Libralato

aggiornamento fiume linea

ALLA PROVINCIA DI LATINA
ALLA AZIENDA ASL DI LATINA
ALL'ARPA DI LATINA
AL CONSORZIO DI BONIFICA PONTINO
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
AL COMANDO POLIZIA MUNICIPALE DI PONTINIA

Oggetto: aumentano problemi fiume Linea
Dopo la segnalazione, che allego, del 2 agosto, sono tornato sul ponte della Migliara 51 sul fiume Linea e la situazione è peggiorata. Oltre alla vegetazione sulla superficie dell’acqua vi sono tavole, pallet, terriccio (che potrebbe anche essere letame), buste di plastica e copertoni e c’è cattivo odore.
E’ tutto normale?
Grazie per l'attenzione.
Saluti.
Pontinia 05 agosto 2010 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

giovedì 5 agosto 2010

6 agosto 1945 bomba atomica su Hiroshima

Il 6 agosto rimanda a Hiroshima, il 9 a Nagasaki. È una memoria che ancora brucia, perché da allora sono state tante le bombe atomiche “sperimentate” sulla pelle del pianeta e nostre. Nessuno ne parla, ma la quantità enorme di radioattività sprigionata con gli esperimenti nucleari ha a che fare con la devastante “epidemia” di tumori che caratterizzano il nostro tempo. Tutti siamo d’accordo che le bombe atomiche fanno solo male, eppure … Pensi che valga la pena impegnarci perché vengano tolte dalla storia?
A 65 anni di distanza, le ferite di Hiroshima e Nagasaki restano aperte: l’umanità non è ancora riuscita a fare i conti con le armi nucleari ed il dilemma posto da Einstein (“O l’umanità eliminerà le atomiche, o le atomiche elimineranno l’umanità”) rimane drammaticamente attuale. Preoccupanti scenari di crisi fanno da contraltare ai primi segnali di speranza dopo molti anni: i prossimi mesi saranno cruciali per stabilire se il mondo finalmente volterà pagina, imboccando con decisione la via della denuclearizzazione o se si materializzeranno gli spettri della proliferazione. Quale china prenderà la storia, dipende un po’ anche da noi...
tratto da
http://www.unfuturosenzatomiche.org/articolo.php?id=109&sotto=dalla%20campagna

destra e Latina incompatibili con la qualità ambientale

NOTIZIE - LATINA
DIFFUSI I DATI ISTAT, IL CAPOLUOGO AL 99° POSTO SU 115 CITTÀ
Vivibilità e rispeto dell'ambiente Latina precipita in fondo alla classifica
Voto «zero spaccato» in attenzione all'ecocompatibilità.
Sono stati divulgati ieri dall'Istat i dati dell'ultimo decennio (2000-2009) riguardanti la condotta dei comuni capoluogo di provincia per vivibilità e rispetto dell'ambiente. La Città del Novecento è scesa di altre due posizioni, rispetto al 2008, verso il fondo della classifica: nel 2009, delle 115 città prese in considerazione dalle rilevazioni (fatta eccezione per L'Aquila), Latina è la numero 99, precedendo nel Lazio soltanto Frosinone (al 102° posto, risalita però di 4 posizioni). I principali indicatori sui quali si è basata la classifica dell'Istat sono stati, in rapporto alla densità di popolazione: la raccolta differenziata dei rifiuti, la densità di verde, la domanda di trasporto pubblico, i consumi di energia elettrica, la qualità dell'acqua e dell'aria, il numero medio dei mezzi di trasporto privati e il livello di rumore cittadino (e i relativi interventi effettuati dai comuni). «La valutazione della qualità dell'aria - si legge nel rapporto Istat - viene effettuata tramite apposite stazioni fisse, coordinate e gestite da un unico centro operativo in base a criteri omogenei, in cui sono installati degli strumenti automatici (analizzatori), ognuno dei quali consente di misurare la concentrazione di uno specifico inquinante». A Latina, la qualità dell'aria è risultata al 72° posto della classifica nazionale. Come si può spiegare questa débacle? Sicuramente da un insieme di circostanze che potrebbero vedere, come elementi di maggiore rilevanza, il tasso di motorizzazione tra i più alti in Italia (Latina è nella top ten dei comuni con più di 700 autovetture per mille abitanti, con un valore di 729,9 che supera la media nazionale - 617 - di quasi 113 veicoli) e, allo stesso tempo, la scarsa domanda di trasporto pubblico (che ne è, probabilmente, la conseguenza). Nel 2009, per trasporto pubblico, il capoluogo pontino era al 106° posto nella graduatoria nazionale e all'ultimo nella Regione Lazio. Non va meglio, inoltre, per il consumo di energia: i pontini sono al 107° posto come utilizzatori di pannelli solari, anche se il consumo generale rientra nella media nazionale. Alla 42esima posizione si stabilizza invece per quantità di rifiuti: Latina, nel Lazio, è seconda solo a Roma con i suoi 600,9 chilogrammi per abitante (contro i 654,1 capitolini). Riguardo alla «rumorosità» cittadina, il capoluogo sembra non essersi mai posto il problema: 0 interventi nell'arco del decennio (del resto come tutte le altre province laziali, tranne Roma con 1 intervento nel 2005, con l'applicazione di asfalto fonoassorbente). Ste.Bel.
5 agosto 2010 Il Tempo cronaca di Latina

la fine del governo

finisce la peggiore esperienza politica dal secondo dopoguerra ad oggi in preda a scandali, corruzione, divisioni interne, denunce e accuse incrociati tra ex colleghi di partito, affari. Si autodefiniscono cialtroni, dilettanti allo sbaraglio, incapaci, mascalzoni. Secondo le indagini alcuni appartengono a logge segrete, favoriscono il malaffare e le varie associazioni non esattamente con l'obiettivo del bene comune. Siamo derisi e diffamati a livello internazionale a causa di soggetti che si vantano di atteggiamenti dei quali si dovrebbero vergognare. E magari c'è ancora qualcuno che li ha votati e che non si è ancora pentito.

mercoledì 4 agosto 2010

ministri ridotti a servitori Famiglia cristiana contro governo

QUESTIONE MORALE
"Ministri ridotti a servitori"
Famiglia Cristiana contro il governo
Il settimanale cattolico critica la "morale fai da te" della classe politica: "Quel che stupisce è la rassegnazione generale". Bondi e Rotondi: "Pregiudizi e arroganza, vuoto di analisi". Giovanardi: "Servitore sarà don Sciortino"
ROMA - La questione morale agita il dibattito politico e secondo Famiglia Cristiana "il disastro etico è ormai sotto gli occhi di tutti". Con queste parole si apre l'editoriale del numero in edicola domani, che contiene un pesante il giudizio sugli organi di governo: "Una concezione padronale dello Stato ha ridotto ministri e politici a 'servitori', semplici esecutori dei voleri del capo" e "poco importa che il Paese vada allo sfascio: non si ammettono repliche al pensiero unico. E guai a chi osa sfidare il 'dominus' assoluto". Non è la prima volta che il settimanale cattolico critica il governo, ma non per questo l'attacco è meno fastidioso per la maggioranza.

Soprattutto considerando la delicata fase politica, che secondo il settimanale cattolico è il frutto di una classe di rappresentanti delle istituzioni che ha disatteso aspettative e promesse: "La Seconda Repubblica nacque giurando di non intascar tangenti, di rispettare il bene pubblico, di debellare malaffare e criminalità. Bastano tre cifre, invece, per dirci a che punto siamo arrivati. Nel nostro Paese, in un anno, l'evasione fiscale sottrae all'erario 156 miliardi di euro, le mafie fatturano da 120 a 140 miliardi e la corruzione brucia altri 50 miliardi, se non di più".

"Quel che stupisce è la rassegnazione generale - prosegue l'editoriale - La mancata indignazione della gente comune. Un sintomo da non trascurare. Vuol dire che il male non riguarda solo il ceto politico. Ha tracimato, colpendo l'intera società". Il settimanale diretto da don Antonio Sciortino conclude dicendo che oggi "prevale la 'morale fai da te': è bene solo quello che conviene a me, al mio gruppo, ai miei affiliati. Il 'bene comune' è uscito di scena, espressione ormai desueta. La stessa verità oggettiva è piegata a criteri di utilità, interessi e convenienza".

Le reazioni dei politici non si sono fatte attendere. Secondo il ministro per l'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, "il settimanale insulto di Famiglia Cristiana al governo è un pregiudizio e un atto di arroganza che la mette fuori dalla dottrina sociale cristiana". Posizione condivisa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi (deleghe alla famiglia, alla lotta alle tossicodipendenze e al servizio civile), secondo cui "servitore di disegni politici altrui sarà se mai don Sciortino che si ostina a non accorgersi che questo governo è il più leale sostenitore di quei valori non negoziabili che dovrebbero essere la prima preoccupazione dei cattolici del nostro Paese". Ciò che sorprende il ministro della Cultura e coordinatore del Pdl Sandro Bondi è invece "la mancanza di una riflessione critica che riguardi anche il ruolo che la Chiesa ha svolto in questi ultimi decenni nel contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente nazionale" e quello che gli sembra "un vuoto di analisi culturale sia sul ruolo della chiesa che sul futuro dell'Italia".

In difesa del settimanale fondato 80 anni fa dal beato Giacomo Alberione si esprimono il senatore del Pd e segretario della commissione Affari europei, Roberto Di Giovan Paolo, secondo il quale "il settimanale fotografa la realtà", e il deputato del Pd e vicepresidente della commissione affari europei, Enrico Farinone, per cui "quando la mediazione politica è nulla, quando il radicamento e il contatto col territorio vengono considerati secondari, allora succede quanto descrive Famiglia Cristiana. Nessuno si sorprenda".
(03 agosto 2010)
http://www.repubblica.it/politica/2010/08/03/news/disastro_etico_sotto_gli_occhi_di_tutti_famiglia_cristiana_attacca_il_governo-6048028/

martedì 3 agosto 2010

Pontinia musica in giardino

Pontinia - Da giovedì in scena la rassegna realizzata dall’assessorato alla cultura in collaborazione con l’associazione “Arte e Teatro”. Quattro appuntamenti che vedranno protagoniste le arti accompagnate dalla migliore enogastronomia locale.
Cultura
Martedì 03 Agosto 2010 06:20

Una ventata d’innovazione ma di grande qualità: è il progetto approvato dal Comune di Pontinia e dall’assessorato alla cultura in collaborazione con l’associazione “Arte e Teatro”.

di Alessandra Rotondi

Si tratta della rassegna “Musica in giardino”, quattro appuntamenti, caratterizzati da mescolanze di forme d’arte come la musica, pittura e letteratura, accompagnata da assaggi eno-gastronomici locali che spaziano dal prosciutto di Bassiano all’olio di Norma al vino della provincia di Latina. Innovativa la location, il tutto si svolgerà nel giardino del comune (via Mameli), luogo insolito e poco frequentato che ospiterà ottimi concerti. La rassegna è un tentativo di valorizzare attraverso l’arte un luogo rimasto anonimo per anni, e ha lo scopo da una parte di avvicinare il pubblico di tutte le generazioni alla musica classica, e dall’altra di accontentare tutti gli appassionati di un genere poco praticato nelle piazze cittadine. Altra prerogativa del progetto in questione è quella di valorizzare il territorio pontino, le sue risorse e i suoi prodotti attraverso la sinergia e la collaborazione con i comuni adiacenti. La rassegna avrà inizio giovedì 5 agosto con l’esecuzione a voce e pianoforte di famosi brani francesi, a seguire venerdì 6 con un concerto di musica classica e sinfonica, mercoledì 11 serata dedicata alla musica popolare e gran finale per domenica 15 con un’originale serata di spettacolo teatrale: “Serata D’Annunzio, Oratorio per fiume”, una lettura espressiva in forma di monologo che narra frammenti dell’impresa fiumana del poeta soldato Gabriele D’Annunzio. Nel corso delle quattro serate ci sarà un’esposizione di opere pittoriche figurative raffiguranti i luoghi presenti e quelli passati del territorio pontino, realizzate dal laboratorio “Gruppo Arte” composto dal Maestro Giuseppe Di Salvo, Paride Campagna e Tina Sperlonga attraverso varie tecniche pittoriche. Inoltre il comune di Pontinia ha aderito ad un ulteriore progetto estraneo al programma “Musica in Giardino”, sotto proposta della Regione, che ha finanziato uno spettacolo teatrale che andrà in scena al Teatro Fellini in Piazza dell’Indipendenza il 18 agosto dal titolo “Truffa o non truffa questo è il problema”; lo spettacolo ha lo scopo di informare e “istruire” quelle persone, soprattutto anziane, che potrebbero imbattersi in una situazione poco favorevole con il rischio di essere raggirate e truffate.Tutte le serate saranno a ingresso rigorosamente gratuito. La disponibilità è di cento posti a sedere.
http://www.ilterritorio.net/cultura/282-pontinia-da-giovedi-in-scena-la-rassegna-realizzata-dallassessorato-alla-cultura-in-collaborazione-con-lassociazione-arte-e-teatro-quattro-appuntamenti-che-vedranno-protagoniste-le-arti-accompagnate-dalla-migliore-enogastronomia-locale

quando si vota per il parlamento?

Governo tecnico, di transizione, degli inciuci? elezioni anticipate? L'unica cosa sulla quale sembrano tutti d'accordo è la fine del governo degli scandali, delle richieste di arresto, del legittimo impedimento, del bavaglio, delle escort, dei sottosegretari ed esponenti vari con richieste di arresto, indagini, tra logge segrete, associazioni non proprio legittime, corruzione, tangenti ... Chi ha il coraggio di difenderlo ancora?

lunedì 2 agosto 2010

Migliara 48: tutto da rifare

La messa in sicurezza della strada Pontina ha portato disagi per chi abitualmente percorre la Migliara 48 dalla quale ora si può uscire solo in direzione nord, verso Latina. Chi invece vuole andare verso sud, è costretto a fare un giro più lungo. «C’è stata superficialità, non nego anche da parte nostra - spiega Eligio Tombolillo, sindaco di Pontinia - che probabilmente non siamo stati abbastanza attenti nel visionare il progetto.
Quando in conferenza dei servizi sono stati illustrati i lavori non ci siamo resi conto che per la Migliara 48 era prevista solo la possibilità uscire verso nord. Ho chiesto quindi al presidente dell’Astral Titta Giorgi di prendere considerazione la possibilità di rimettere mano ai lavori. Nei prossimi giorni, quindi, i tecnici dell’Astral effettueranno un sopralluogo per decidere come intervenire, se con una nuova rotonda, oppure ripristinando l’apertura sulla Pontina con la possibilità di prendere entrambe le direzioni. D’altra parte non si tratta dell’unica uscita a “T” che c’è sulla 148». (M.C.) Il Territorio 3 agosto 2010

iniziano i lavori del centro commerciale simpatico?

Pontinia e i suoi abitanti sono simpatici e benevoli.
Apprezzano coloro che creano disgregazione, che li obbligano a pagare imposte non dovute, oltre 1000 euro a persona, sono contenti che professionisti, commercianti e imprenditori non paghino le tasse.
Votano chi tenta di metterli sul lastrico.
Chi cede le reti dell'acqua senza averne titolo facendo quadruplicare l'importo.
Loro sono furbi, pagano contenti, i soldi li trovano sotto il materasso.
Votano per chi ha imposto il centro di compostaggio profumato.
Sono contro il commerciale di Mesa ma sono ultrafelici per quello affianco alla scuola media.

domenica 1 agosto 2010

ci sono luoghi del cuore in provincia di Latina?

il FAI Fondo ambiente italiano anche per il 2010 lancia l'iniziativa “i luoghi del cuore da salvare” (http://www.iluoghidelcuore.it/ ).
Ci saremmo aspettati dagli organi di informazione locale, ma soprattutto dagli enti locali (una volta esistevano le Pro Loco, i centri comunali e provinciali di promozione turistica oggi completamente spariti dalle cronache), comuni, provincia con i vari assessorati, specie per il turismo (dove esistono) iniziative di sensibilizzazione.
Invece nulla.
Si comprende anche da questo come mai gli operatori turistici (anche le loro organizzazioni sembrano ignorare completamente l'iniziativa) siano capaci solo a lamentarsi del tempo e della mancanza di idee e iniziative.
Insomma una provincia che sembra rassegnata al brutto.
Ecco alcuni dei 53 siti in provincia di Latina segnalati inutilmente vista la disattenzione e disaffezione generale.
Per il comune di Pontinia ho segnalato i Gricilli, ma sono rimasto l'unico abitante del comune a mostrare interesse per questo luogo.
Eppure ogni tanto politici, associazioni, cittadini si ricordano dell'importanza di questo sito.
Ma evidentemente non navigano su internet.
Giorgio libralato
Area archeologica di Campo di Carne
Ubicazione: Aprilia (LT)
carcere borbonico di santo stefano
Ubicazione: Ventotene (LT)
chiaia di luna
Ubicazione: Ponza (LT)

Faro della Guardia
Ubicazione: Ponza (LT)

Il Faro della Guardia
Ubicazione: Ponza (LT)
Castello Baronale
Ubicazione: Minturno (LT)
 IL TEMPIO DI GIOVE ANXUR E MONTE SANT'ANGELO
Ubicazione: Terracina (LT)
Laghi dei Gricilli o del Vescovo
Ubicazione: Pontinia (LT)
http://www.iluoghidelcuore.it/cerca?provincia_id=LT&city_id=&order_code=DESC&location=&tipology_id=&to_show=elenco&page=3