martedì 27 luglio 2010

legge popolare per le rinnovabili contro il nucleare

Il 7 giugno scorso è stato presentato in Cassazione un progetto di legge popolare contro il nucleare e a favore dello sviluppo delle fonti rinnovabili promosso dal Comitato "Si alle Energie rinnovabili No al nucleare". È partita anche la raccolta delle firme.
"La necessità di salvaguardare la dinamica planetaria del clima e l’insieme dei cicli bio-geochimici ad esso connessi richiedono un impegno urgente per recuperare il ritardo nell’adempimento degli obblighi già previsti dall’accordo di Kyoto".
È quanto si legge nel testo della proposta di legge popolare "Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima"
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=2175 (pdf), l’iniziativa promossa dal Comitato "Si alle Energie rinnovabili No al nucleare", da alcuni partiti di sinistra e da associazioni ambientaliste, e depositata in cassazione il 7 giugno 2010 (vedi anche QualEnergia http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=2175).
"E’ necessaria e urgente una svolta radicale e globale nelle politiche energetiche a favore delle fonti rinnovabili e degli usi razionali ed efficienti dell’energia. La impongono il tendenziale esaurirsi del petrolio, più in generale delle fonti non rinnovabili e la drammatica accelerazione dei cambiamenti climatici", si legge nella relazione introduttiva della legge sulle rinnovabili.
Tra le novità contenute nel progetto di legge ci sono nuove proposte come la richiesta di costruzione di una rete elettrica pubblica, di creazione di una rete di agenzie o di sportelli locali, di costituzione di un albo di professionisti che, lavorando a tariffa regolamentata, possano aiutare i cittadini nelle scelte e procedure per tutto ciò che concerne le rinnovabili. Il ddl insiste non solo
sulla necessità di avviare un programma per una globale e graduale transizione dall’odierna dipendenza dalle fonti fossili, ma anche sulla chiara definizione degli obiettivi di politica energetica e sugli strumenti di partecipazione delle Regioni per uno sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti di energia pulita.
Si rilancia, inoltre, l’argomento detrazione fiscale del 55% per gli interventi di risparmio energetico degli edifici, la cui scadenza è programmata per fine anno e non sembra che il Governo voglia prorogarla. A sostegno del ddl è partita qualche settimana fa la raccolta delle firme dei cittadini che intendono sostenere il progetto di legge.
Sul sito internet Oltre il nucleare http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=2175 http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=2175 è disponibile il
testo della proposta di legge e il modulo per la raccolta delle firme.
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=2175
E' stata depositata ieri in Cassazione una legge di iniziativa popolare contro il nucleare e per lo sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. La legge è promossa dal Comitato “Sì alle energie rinnovabili, no al nucleare”, da alcuni partiti della sinistra e da associazioni ambientaliste. A breve la raccolta delle firme dei cittadini.
Ieri, 7 giugno, è stato depositato in Cassazione il progetto di legge “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima” (scarica pdf).
A sostegno del disegno di legge verranno raccolte le firme dei cittadini per la presentazione in Parlamento e per costruire una campagna di mobilitazione positiva a favore di una diversa politica energetica, in attuazione degli obiettivi europei del 20-20-20 entro il 2020 e per dire “no” al nucleare.

Risparmio energetico e sostegno alle fonti rinnovabili di energia sono i due capisaldi della proposta di legge, il cui articolato interviene su tutti i settori dei consumi di energia: residenziale, produttivo e terziario, trasporti, e quindi non solo nell’energia elettrica che rappresenta il 20% dei consumi totali.

Il Piano Energetico Ambientale Nazionale è lo strumento principale per definire obiettivi di politica energetica e strumenti con la partecipazione delle Regioni.
Nella proposta di legge vengono definite quali sono le fonti rinnovabili, e che quindi sono considerate di utilità pubblica, che vanno sostenute finanziariamente, realizzate con procedure semplificate e, nel caso dell’elettricità, debbono avere priorità nell’allacciamento alla rete.

La rete elettrica deve essere pubblica. Terna va trasformata in Agenzia (sul modello di quelle fiscali), coinvolgendo le Regioni.
Per definire l’ammontare degli incentivi e sciogliere i passaggi più impegnativi l’Autorità per l’energia coinvolgerà 3 Istituti di ricerca di cui 1 europeo.

Nel ddl ci sono proposte nuove come la costruzione di una rete di agenzie o di sportelli locali e un albo di professionisti che operano a tariffa calmierata per aiutare i cittadini nelle scelte, nelle procedure, in tutti i passaggi necessari per realizzare le scelte in materia di rinnovabili.

Per recuperare le risorse necessarie vengono aboliti i contributi ai termovalorizzatori (CIP 6) che oggi costano il doppio delle rinnovabili, vengono abolite tutte le norme che puntano a reintrodurre il nucleare, viene istituita la Tobin tax sulle transazioni finanziarie, anche per scoraggiare le speculazioni, viene istituito un Fondo di 3 miliardi di euro presso la Cassa Depositi e Prestiti per
gli interventi (risparmio e rinnovabili) sugli edifici pubblici, a partire dalle scuole e dagli ospedali.
Viene istituita una cabina di regia con Governo, Regioni, Enti locali per la gestione della legge, che si avvarrà del contributo delle associazioni ambientaliste, dei consumatori, ecc.

Nei prossimi giorni la proposta di legge verrà presentata più dettagliatamente, insieme al piano di lavoro, in un seminario pubblico, aperto alla stampa, con la collaborazione di Articolo 21.


Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare

Hanno firmato la presentazione del ddl:
Alfiero Grandi, Mario Agostinelli, Francesco Maria Alemanni, Angelo Bonelli, Ferdinando Bonessio, Mauro Bulgarelli, Vittorio Bardi, Vittorio Cogliati Dezza, Paolo Cento, Giulietto Chiesa, Paolo Beni,Valerio Calzolaio, Maria Campese, Massimo de Santis, Paolo Ferrero, Stefano Leoni, Gianni Mattioli, Ugo Mazza, Roberto Musacchio, Angelo Navarra, Giuseppe Onufrio, Ciro Pesacane, Anna Piccolini, Massimo Scalia, Giuseppe Sunseri, Sergio Ulgiati, Erasmo Venosi, Vincenzo Vita, Umberto Zona.

8 giugno 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

A PONTINIA ORMAI LO SPORT NAZIONALE E' LECCARE IL CULO AL CAPO CHE PORTA VOTI, SI SALVANO SOLO NOVELLI E LIBRALATO CHE COMBATTONO PER GLI INTERESSI DELLA COMUNITA'!
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