venerdì 4 giugno 2010

il terremoto di L'Aquila indagati i soliti noti

Gli indagati sul sisma dell'Aquila sono sette alti dirigenti della Commissione "Grandi Rischi". L'accusa è omicidio colposo. Per il procuratore capo Alfredo Rossini "non diedero l'ordine di evacuazione". Tra loro Franco Barberi e Bernardo De Bernardinis. Il primo già a processo per lo scandalo della missione Arcobaleno (1999). Il secondo coinvolto, ma poi prosciolto, nell'inchiesta sull'alluvione di Vibo Valentia del 2006 che provocò quattro morti.
Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis e Gian Michele Calvi. Sono tre i nomi già noti alle cronache sulla Protezione civile, tra quelli dei setti membri della Commissione Grandi Rischi indagati dalla procura dell’Aquila per non aver evacuato la città prima del terremoto del 6 aprile 2009. (leggi tuttohttp://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2494956&title=2494956) di Luigi Franco

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VIDEO - Prima del terremoto: vertici e previsioni sbagliate (da Youtube)
http://www.youtube.com/watch?v=UGPO-vMfqds

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
Possiamo per il museo di piazza Kennedy, far verificare la struttura, in quanto dalle foto in possesso, di diffusa notorietà, risulta che la struttura ha qualche problema.
Le persone che leggono , esperte nel settore, come ingegneri, architetti, geometri, si possono cortesemenet attivare perche la struttura passi a verifica, ( personalmente mi mette paura )

giorgio libralato ha detto...

Un tecnico sa che i problemi strutturali si manifestano in vario modo. Come era stato segnalato a L'Aquila e i soliti noti oggi vengono indagati. A L'Aquila ci sono responsabilità precise prima e durante il terremoto. Come dimostrano le intercettazioni telefoniche della cricca che rideva. Ma le responsabilità sono sopratutto dopo. Vi consiglio di vedere Draquila.

Anonimo ha detto...

il problema evidenziato da Liberi e Forti non è da sottovalutare, non sono un tecnico ma ho seguito con attenzione la vicenda sollevata prima dei lavori e durante l'esecuzione delle opere di consolidamento, posso dire che anche un inesperto come me dubita a ragion veduta sul buo esito del progetto, non sono in grado d'accertare la precaria stabilità delle strutture quindi la pericolosità, ho la capacità di capire e sostenere che quel milione e più d'euro sono stati sperperati a danno della comunità, sarebbe bello se i tecnici progettisti insieme ai politici fautori di quello schifo facessero un giretto d'ispezione e riscontrassero diverse anomalie, Signor Libralato, le porgo una domanda, alla quale per favore deve rispondere con sincerità, se quel edificio in piazza kennedy fosse stato di sua proprietà ci avrebbe speso 1.200.000 euro per ristrutturarlo sapendo che a breve a distanza di tempo avrebbe speso altre decine di migliaia di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria?
Quel giretto d'ispezione lo compia lei, che è un tecnico geometra esperto ne sa più di me, verifichi lo stato di conservazione esterno, constaterà che la struttura così come è stata realizzata avrà bisogno di continuiativi lavori edilizi manutentivi costosissimi per la nostra comunità.
Bell'affare abbiamo fatto!

Carlo

giorgio libralato ha detto...

sull'argomento ho già scritto e nemmeno una volta sola. Credo che i fabbricati, le regole, le norme, i PRG, le istituzioni debbano essere a servizio dei cittadini e non il contrario. Se così fosse stato e così fosse a L'Aquila decine di persone si sarebbero salvate, sarebbe stata restituita la dignità ai cittadini, non ci sarebbe stato spreco di denaro pubblico, risorse, menzogne e militarizzazione dell'area. Detto questo penso fossero tutti d'accordo sulla necessità di intervenire sull'edificio in questione. La valutazione dell'opportunità di ristrutturare, demolire, ricostruire, cambio di uso spetta alla parte politica (consiglio comunale) e tecnica (progettisti, tecnici pubblici) una volta trovati i fondi per intervenire. Preso atto del dissesto cosa si poteva fare? Con quali risorse? Parlare a posteriori serve a poco. Da anni (diciamo 25) sostengo che le città, i comuni, gli enti locali, le istituzioni dovrebbero essere amministrati meglio, con maggiore efficienza, al servizio degli amministrati. Se si cambiano gli amministratori e non si cambiano i tecnici, se cambiano entrambi ma non la mentalità continueremo nel degrado sociale, civile, politico, economico imposto da quello che qualcuno chiama destra. Io, da 25 anni lo chiamo in altro modo.

Anonimo ha detto...

MA TANTO ORMAI LIBRALATO CON LA SCUSA DEL DISSESTO INVENTATO GIUSTIFICA TUTTO, QUALSIASI PORCATA DELLA SINISTRA E' CAUSATA DEL DISSESTO INVENTATO DALLA DESTRA. LA GIUSTIFICAZIONE E' TROVATA: GLI STRONZI SONO SEMPRE GLI ALTRI! LA MACCHINA DELLA PROPAGANDA E' BEN OLIATA.

MAKKINISTA INKAZZATO

giorgio libralato ha detto...

Si sono di parte, dalla parte del bene comune. Contro gli speculatori, la cricca, gli affamatori del popolo, i dissestatori, i menzogneri, falsi, bugiardi, incapaci, dilettanti allo sbaraglio, chi si vende ....