lunedì 8 febbraio 2010

La sicurezza delle centrali elettriche alimentate a gas

Purtroppo grave e devastante l’incidente avvenuto a Middletown nel Connicticut in una centrale elettrica, in fase di prova, alimentata a gas naturale. Speriamo che le notizie più precise che arriveranno nei prossimi giorni ridimensioneranno l’accaduto e i danni alle cose e soprattutto alle persone. Anche se non si tratta della stessa tecnologia penso che bisognerebbe riflettere sui progetti delle centrali elettriche a Pontinia, proprio per i dubbi sulla sicurezza o sulla pericolosità avanzate e che non hanno trovato risposta nelle sedi competenti. Anzi è preoccupante, per esempio, il progetto non sia stato trasmesso all'ufficio per la sicurezza del lavoro il progetto della centrale a biomasse che non rispetta i requisiti in materia di sicurezza del lavoro. Addirittura non tiene nemmeno conto (nel settembre 2008) del testo unico in materia di sicurezza entrato in vigore 4 mesi prima citando leggi abrogate. Di più, il rappresentante del comando provinciale dei vigili del fuoco ricordava che la ditta doveva chiedere (ma non ha mai chiesto) il relativo parere sugli impianti a rischio di incidente rilevante. E l’azienda continua a dire che ha tutte le autorizzazioni….. Passando alla centrale a turbogas, la cui udienza per la sospensiva sul ricorso contro l'AIA, pubblicata il 30 maggio 2009, concessa ad AceaElectrabel, proveniente da ricorso al capo dello Stato, proposto da comune di Pontinia e provincia di Latina è stata fissata per il giorno 11 febbraio 2010, anche per questa centrale non si è dato risposta agli interrogativi. Difatti nella conferenza unificata dell’8 aprile (era appena successo il terremoto de L’Aquila) i giusti interrogativi posti dai rappresentanti del comune di Pontinia proprio in materia di sicurezza derivanti dai problemi geologici, erano stati ignorati dai rappresentanti della società proponente. Stesso discorso nella riunione della commissione di revisione della VIA della turbogas presso il Ministero dell’ambiente del 3 settembre scorso dopo lo stesso relatore della commissione (purtroppo per la società proponente era un geologo che si è accorto dell’inosservanza delle norme e della tecnica in materia) ha messo l’accento proprio su questi interrogativi. Senza contare che la sentenza del TAR di Latina di dicembre (che annullava il RIR del comune di Pontinia) ribadiva che l’interpretazione del comune di Pontinia proprio sulla normativa in materia antincendio, quindi di sicurezza, erano corrette sull’applicazione della nuova centrale alla normativa valida per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante. E lo scorso anno c’era già stato l’altro incidente grave di Viareggio. Quanti altri incidenti dovranno accadere prima che di competenza intervenga per chiedere il rispetto della sicurezza?
Giorgio Libralato
www.ansa.it Esplode una centrale elettrica in Connecticut, vittime e feriti
Incidente in un impianto per l'energia elettrica. Ci sono anche feriti
08 febbraio, 12:04
NEW YORK - Cinque morti accertati, 12 operai in ospedale, ma anche un numero imprecisato che manca all'appello. Una potente esplosione in una centrale a energia pulita in fase di collaudo ha provocato vittime e paura a Middletown, una 'Little Sicily' del Connecticut. "Non sappiamo esattamente quanti operai si trovavano nell'impianto al momento dell'esplosione. Questo rende difficile il bilancio definitivo", ha detto il sindaco Sebastian Giuliano al termine di una giornata al cardiopalma che ha visto salire il bilancio delle vittime a 50 morti, poi radicalmente ridimensionato col passare delle ore.
Gli effetti dell'esplosione si sono sentiti in tutta la regione. Peter Moore, che abita a 15 chilometri di distanza a Durham, ha pensato a un terremoto. Lynn Townsend ha descritto fiamme e un pennacchio di fumo nero. Steve Clark ha pensato a un albero che si fosse abbattuto sul tetto di casa. Calata la notte si scava febbrilmente tra le macerie, "pezzo per pezzo" e con l'aiuto dei cani, ha detto il capo dei vigili del fuoco Al Santostefano. Al momento del disastro si trovavano al lavoro da cento a 200 operai, 51 nell'area all'epicentro dell'esplosione provocata da una fuoriuscita di gas, ha detto Santostefano. La centrale, a sud della città sul fiume Connecticut, poco lontana dalla Wesleyan University, una delle migliori degli Stati Uniti, è costata un miliardo di dollari. Il principale partner del progetto, l'ex consigliere comunale William Corvo, é figlio di Max Corvo, ex agente dell'Oss e uno dei protagonisti dello sbarco in Sicilia. A Middletown, mezz'ora di macchina da Hartford, abita una folta comunità di origine italiana: molti abitanti, come i Corvo, vengono dal paese gemellato di Melilli, vicino a Siracusa. In coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina e con l'ambasciata italiana a Washington, funzionari del Consolato sono entrati in contatto con la polizia del Connecticut e con l'ufficio del vice-governatore Michael Fedele per verificare se nell'esplosione della centrale siano coinvolte persone di nazionalità italiana. E' arrivata a Middletown il governatore Jodi Rell dopo aver parlato con il sindaco, Sebastian Giuliano. La centrale, al 96 per cento completa, era in fase di collaudo quando c'é stata l'esplosione. "Ci sono corpi dappertutto", ha detto a caldo un testimone. Molti degli operai venivano da Middletown e dintorni.
Tra i feriti quattro sarebbero in gravi condizioni altri stanno per essere dimessi. Chi si trovava vicino all'esplosione è stato 'sparato' in aria a dieci metri da terra. I medici hanno accolto operai con le ossa rotte, il bacino spezzato, lesioni alla testa. Le cifre del disastro sono ancora ballerine: Giuliano ha detto che non è chiaro quante persone fossero al lavoro oggi. Quel che è certo che l'esplosione, alle 11:30 ora locale, è stata violentissima e avvertita come un sisma a decine di chilometri di distanza, da Oxford a North Haven, da Old Saybrook a Mystic sull'Atlantico. L'impianto, in costruzione da anni, avrebbe dovuto entrare in servizio in novembre: produce elettricità ricavata dal gas naturale. Gli operai stavano svuotando alcune condotte del gas quando c'é stato il botto che ha mandato in frantumi le finestre del Conn Valley Hospital della cittadina.
www.repubblica.it Squadre di soccorso al lavoro nella notte alla ricerca di sopravvissuti
dell'esplosione della centrale elettrica. Ancora incerto il bilancio
Connecticut, si scava tra le macerie
si temono decine di vittime
MIDDLETOWN - Le squadre di soccorso, aiutate da cani addestrati, lavorano senza sosta alla ricerca di eventuali sopravvissuti tra le macerie della centrale elettrica, esplosa domenica a Middletown, nello stato americano del Connecticut. Al momento il bilancio è fermo a 5 vittime e 12 feriti. Ma le autorità hanno confermato di non sapere quante persone fossero presenti nell'impianto della Kleen Energy, al momento della tragedia.

L'esplosione, avvenuta mentre gli operai purgavano il sistema di immissione del gas, è stata così violenta che ha infranto le finestre e creato crepe delle abitazioni vicine, mentre l'onda d'urto ha fatto tremare le case a una quindicina di chilometri di distanza, tanto che in molti hanno pensato a un terremoto. Gli operai presenti, 50 o 100 a seconda delle fonti, stavano completando la realizzazione dell'impianto e, se non si completerà prima la lista dei presenti, le autorità non riusciranno a fare un bilancio certo delle vittime.

La centrale, a sud della città sul fiume Connecticut, poco lontana dalla Wesleyan University, una delle migliori degli Stati Uniti, è costata un miliardo di dollari. Il principale partner del progetto, l'ex consigliere comunale William Corvo, è figlio di Max Corvo, ex agente dell'Oss e uno dei protagonisti dello sbarco in Sicilia.

A Middletown, mezz'ora di macchina da Hartford, abita una folta comunità di origine italiana: molti abitanti, come i Corvo, vengono dal paese gemellato di Melilli, vicino a Siracusa. In coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina e con l'ambasciata italiana a Washington, funzionari del Consolato sono entrati in contatto con la polizia del Connecticut e con l'ufficio del vice-governatore Michael Fedele per verificare se nell'esplosione della centrale siano coinvolte persone di nazionalità italiana. E' arrivata a Middletown il governatore Jodi Rell dopo aver parlato con il sindaco, Sebastian Giuliano.

La centrale, al 96 per cento completa, era in fase di collaudo quando c'è stata l'esplosione. "Ci sono corpi dappertutto", ha detto a caldo un testimone. Molti degli operai venivano da Middletown e dintorni. Tra i feriti quattro sarebbero in gravi condizioni altri stanno per essere dimessi.

Chi si trovava vicino all'esplosione è stato 'sparato' in aria a dieci metri da terra. I medici hanno accolto operai con le ossa rotte, il bacino spezzato, lesioni alla testa. L'esplosione, alle 11,30 ora locale, è stata violentissima e avvertita come un sisma a decine di chilometri di distanza, da Oxford a North Haven, da Old Saybrook a Mystic sull'Atlantico. L'impianto, in costruzione da anni, avrebbe dovuto entrare in servizio in novembre: produce elettricità ricavata dal gas naturale. Gli operai stavano svuotando alcune condotte del gas quando c'è stato il botto che ha mandato in frantumi le finestre del Conn Valley Hospital della cittadina.

(08 febbraio 2010)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

peccato.... mi sarebbe piaciuto che fosse scoppiat vicino a quei governanti favorevoli a questi impianti assurdi.

Chi ci ha rimesso? gli operai la "povera" gente che non centra niente! Invece quei signori in giacca e cravatta seduti dietro le scrivanie delle loro multinazionali della morte insieme a quei politici infami e sciacalli non subiranno nulla! anzi daranno la colpa a qualche operaio morto intascando milioni di dollari d'assicurazione!

miky mouse

Anonimo ha detto...

allora faranno: la turbogas, l'inceneritore, l'autostrada, il centro commerciale, 220 ettari di pannelli fotovoltaici al posto del grano, poi poi aiutatemi a fare l'elenco delle iniziative volte a migliorare la vita di tutti!!!???!!!

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