mercoledì 2 dicembre 2009

il successo della raccolta differenziata porta a porta

il successo della raccolta differenziata porta a porta
A Napoli dopo un anno la raccolta differenziata porta a porta ha raggiunto il 75% dei rifiuti solidi urbani. Se venisse adottato nella nostra provincia, nei nostri comuni quanto potrebbe essere il risparmio per le amministrazioni comunali e quindi per i cittadini? Considerando che Pontinia spende circa 700 mila euro l’anno per la discarica si potrebbe arrivare quasi a 500 mila euro l’anno che invece finiscono nel cassonetto. Cioè ogni persona butta (grazie alle scelte sbagliate delle amministrazioni) circa 40 € l’anno, una famiglia di 4 persone circa 160 €. Senza contare che con la raccolta differenziata si potrebbero creare (nel comune di Pontinia) circa 15 nuovi posti di lavoro solo con la differenziata che potrebbero raddoppiare o triplicare con le aziende che la potrebbero lavorare. E su base provinciale diventare tra 1 e 2 mila posti di lavoro. Invece qualche scienziato economista (oltre che del dissipamento ambientale) vorrebbe costruire l’inceneritore che ci darebbe, oltre alla diossina, un debito pro-capite di circa 600 euro a persona solo per la costruzione dell’inceneritore. Quindi anziché risparmiarne 40 ne spendo 600, buttandone 640, senza contare medicine, esami medici….
Giorgio Libralato
Dieci minuti per raccontare attraverso le voci della popolazione (commercianti, baristi, parrucchieri, semplici cittadini), il primo anno di raccolta differenziata “porta a porta”, sperimentata in alcune aree della città di Napoli (Colli Aminei, Ponticelli, Rione Alto, Chiaiano, Bagnoli) per un totale di circa 90 mila abitanti, ossia oltre 31 mila famiglie e 2 mila esercizi commerciali.
Dal reportage girato a luglio 2009 emerge un dato importante: nei quartieri del “porta a porta”, dopo un anno, la differenziata ha raggiunto il 75% nonostante le iniziali difficoltà di adeguamento al nuovo sistema.
Gli stessi operatori Asia (128 addetti a tempo pieno nel “porta a porta” su un totale organico Asia di 2.384 unità), divenuti vere e proprie sentinelle sul territorio, testimoniano il ritrovato clima di fiducia con la cittadinanza. (Tabella 1 e 2 proiezioni). “Abbiamo verificato sul campo la voglia dei cittadini di impegnarsi nella raccolta differenziata porta a porta e allo stesso tempo di riscattare la propria immagine agli occhi del mondo intero – dice Ornella Capezzuto presidente regionale del WWF – ma riteniamo che questo sforzo della popolazione debba essere supportato dalle istituzioni, anche attraverso nuovi investimenti. Del resto i risultati di questi mesi sono stati ottenuti solo con il 7% dell'intero bilancio annuale dell'Asia pari a 170 milioni di euro per il 2009. Sono certa, pertanto, che un impegno economico stabile e costante delle istituzioni sul porta a porta possa non solo ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini ma soprattutto consentire il maggiore recupero di materiali risparmiando sulle risorse primarie della Terra e riducendo le immissioni in atmosfera di CO2”. (Tabella 3 e 4)
Nel frattempo negli ultimi mesi si è allargata la cerchia dei quartieri che stanno usando il “porta a porta”. A settembre di questo anno si è iniziato da San Giovanni a Teduccio coinvolgendo oltre 10 mila famiglie per un totale di circa 30 mila abitanti. In questa settimana via libera anche al Centro Direzionale e entro fine anno il “porta a porta” dovrebbe arrivare a Barra (10 mila famiglie), Scampia (12 mila famiglie), e Rione Lieti (4 mila famiglie) per un totale di circa altri 88 mila abitanti da coinvolgere per raggiungere una quota totale di 200 mila persone, ossia 1 napoletano su 5. (Tabella 5)
“Il passo successivo è la realizzazione degli impianti di compostaggio sul territorio comunale da troppo tempo annunciati e mai realizzati – dice Daniela Massa, portavoce Greenpeace Napoli – per inviare fuori regione le 9.471 tonnellate di organico prodotte dal “porta a porta” oggi paghiamo 170-200 euro a tonnellata mentre se il Comune avesse un proprio impianto ci costerebbe tra gli 80 e 115 euro a tonnellata. Inoltre la trasformazione in loco dell'umido in compost sarebbe un beneficio per l'agricoltura e per arginare il processo di desertificazione”. (Tabella 6)
L'Osservatorio ha rilevato alcune importanti criticità del processo, fisiologiche all'inizio del sistema “porta a porta”: in primo luogo il fenomeno della migrazione dei rifiuti ovvero la cattiva abitudine dei cittadini residenti nei quartieri del “porta a porta” che, per pigrizia o per irresponsabilità, preferiscono buttare il sacchetto indifferenziato nel territorio vicino non sottoposto a vincolo. In secondo luogo ad esempio i disagi legati alla mancata raccolta ad orari precisi o i dubbi sull'effettivo avvio al riciclaggio dei materiali differenziati. L’Osservatorio invita le istituzioni a risolvere queste criticità ma soprattutto scongiura un blocco del piano “porta a porta” per carenza di fondi che vanificherebbe il lavoro finora svolto e l’impegno dei cittadini virtuosi. In prima linea anche il nucleo dei vigili ambientali (Tabella Nucleo vigili ambientali), nuovo nucleo costituito ad aprile 2009 e composto da 35 unità con il compito di verificare e controllare violazioni della legge sullo smaltimento dei rifiuti, dalle discariche abusive ai sacchetti depositati fuori orario.

Un primo bilancio lo stila il colonnello, Aldo Carriola, dirigente dei Vigili ambientali di Napoli: “In questi primi mesi – dice – abbiamo elevato oltre 380 multe per un totale di oltre 500 mila euro, ma le risorse a nostra disposizione sono ancora insufficienti: avremmo bisogno di almeno 200 unità e venti auto-civetta”. Daniele Fortini, Amministratore delegato Asia si dichiara soddisfatto del proprio lavoro e rivela che “finalmente, a un anno di distanza di raccolta differenziata vera, abbiamo superato il 20% sul totale di materiali raccolti. Per fine anno su 530 mila tonnellate oltre 100 mila saranno inviate al riciclaggio”. (Tabella dati Asia) Fortini segnala un altro dato importante: “Abbiamo evitato così che 10 mila camion scaricassero in discarica”. Si dice soddisfatto anche Paolo Giacomelli l’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli: “l’amministrazione ha rispettato gli impegni presi in consiglio comunale avendo in 14 mesi realizzato il porta a porta per 140mila abitanti”.

Le tabelle riassuntive dell'osservatorio (pdf) >> http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=22341&parent=14541&content=1

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
la raccolta differenziata a Pontinia si puo' fare, ma per farle ci vogliono le persone.
Le persone, pero' bisogna sceglierle.
Esempio, se io dovessi tagliare con il frullino un tubo, ci metterei delle giornate, ho paura della corrente e di toccare tutti gli attrezzi con motore elettrico, un mio amico invece con il frullino ci disegna e ci scrive, ecco questo mio amico è la persona giusta adatta e capace a usare il frullino.
Per la raccolta difefrenziata uguale, ci vogliono le persone giuste.

giorgio libralato ha detto...

Se la fanno altrove la possono fare perfino a Pontinia

Anonimo ha detto...

si vero! io ci metterei l'assesore il sindaco e vicesindaco alla raccolta porta a porta!

claudia

giorgio libralato ha detto...

E' un lavoro nobile e sopratutto utile e necessario. Non disprezziamolo.

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
se riescono a farla in altri comuni, ..... è il manico che manca.
In un paese della Calòabria un sindaco la stà facendo fare ad una cooperativa di diversamente abili , e al posto dei mezzi una decina di muli.
Hanno fatto cambiare il paese-

giorgio libralato ha detto...

ci voglio no capacità e volontà

Anonimo ha detto...

ma lei giorgio è prevenuto su tutti quelli che criticano tombolillo?
Chi è che disprezza e cosa? ho detto facciamola fare a quei tre così cabirebbero cosa significa fare la differenziata dei rifiuti e cosa comporta.
claudia

giorgio libralato ha detto...

Scusi Claudia:
- la critica all'amministrazione l'ho fatta io. Dovrei essere prevenuto contro me stesso?
- qualsiasi lavoro è nobile nobilita l'uomo, sopratutto la raccolta dei rifiuti.
- a me la sua sembrava la solita battuta. Se non è così le chiedo scusa.

Anonimo ha detto...

ma quale successo? ma perfavore non enfatizziamo i flop di un amministrazione d'incapaci, MANCANO LE ISOLE ECOLOGICHE PER GLI INGOMBRANTI!!!!!!!!!!!!! LA GENTE VA A BUTTARE LUNGO LE STRADE I FOSSI E CANALI DI TUTTO DI PIU'!!!!!!!!!! vai a vedere lungo il selcella, ufente e le decine fossi lungo le migliare, vai a vedere a fontana di muro, ed intorno al lago al confine con sezze.
BASTA DIRE CAKKIATE LA REALTA' E COSPARSA DI RIFIUTI D'OGNI TIPO, AVANTI COSI' DIVENTEREMO COME LA TERRA DEI FUOCHI, SEI MAI STATO A VILLA LITERNO O MONDRAGONE? VAI A DARE UN OCCHIATA ALLA PINETA COPPOLA MARE PER VEDERE IL FUTURO IN AGRO PONTINO!!!!!!!!
CONTINUA A NEGARE LA REALTA CARISSIMO ECOLOGISTA ED ARRIVEDERCI ALL'INFERNO!!!!!!!!!

CORIOLANO

Anonimo ha detto...

aa coriolà ma non hai letto sul giornale che le faranno intineranti?

cronista

Anonimo ha detto...

si!!! sai che soluzione le isole ecologiche itineranti, qua l'unica cosa di itinerante sono i rifiuti che galleggiano nei canali!!!!!
Allora vediamo di capirci, dopo anni di propaganda sulla differenziata sono arrivati a farla solo perchè spinti dall'obbligo legislativo e forzati dal costo eccessivo della raccolta tradizionale, quindi in funzione del risparmio economico hanno avviato la sperimentazione, ergo che non l'hanno attuata per motivi ecologici e culturali ma per i soli motivi di bilancio comunale!!!!! ecco perchè la differenziata a pontinia è penosa e carente.
Secondo loro risolto il problema economico sono risolti tutti gli altri!!!!!!!!!! che geni!!!!!
Sono d'accordo con Claudia, mndiamo gli assesri sindaco e vicesindaco a raccogliere.
CORIOLANO

giorgio libralato ha detto...

Per esperienza personale e diretta funziona.

Anonimo ha detto...

vai incomincia a togliere i rifiuti dai canali.

giorgio libralato ha detto...

ecco un altro esempio, l'ultimo anonimo che ha perso l'occasione.