lunedì 7 dicembre 2009

elezioni consiglio comunale giovani 13 dicembre

Ecco ci siamo un'altra grande novità curata dal consigliere comunale Marcello Calisi (autore ed ideatore della banca del tempo, commissario nonchè autore del nuovo statuto al centro anziani, redattore del nuovo statuto comunale), quella del consiglio comunale dei giovani, domenica 13 dicembre si vota.
Sicuramente, come è stato per Latina, ci sarà il contributo e l'impegno dei tanti giovani di Pontinia che vorrebbero un mondo migliore, diverso da questo frenato e squalificato dal berlusconismo. Come ci ha dimostrato il successo del no B-day sono in tanti stanchi di questo modo di fare politica che somiglia molto ad un accordo sulla spartizione del bottino. Certamente a Pontinia non si ripeteranno gli episodi poco qualificanti accaduti a Latina nella stessa occasione. A Pontinia i giovani vogliono veramente un mondo diverso.
Giorgio Libralato
Il puntaspilli di ANDREA GIANSANTI Il settimanale di Latina 14 febbraio 2009
Siamo piccoli. Cresceremo?
Qualche giorno fa guardavo un programma televisivo che tratteggiava la Bassa Padana, con le sue peculiarità e le sue tradizioni, alcune delle quali stanno per scomparire, alla luce dei tempi che cambiano. Un segnale di questi ultimi anche nei reportage in bianco e nero degli anni ‘50, coi romagnoli che descrivevano il fascino emanato dalle “donne con le gonne sopra il ginocchio”.
Mary Quant oggi sarebbe considerata un’educanda, shorts attillatissimi ed hot pants rappresentano l’abbigliamento quotidiano per andare a scuola, come il grembiule per genitori e nonni. Lontani da voler essere moralisti e bacchettoni, annotiamo però che, considerando la sessualità, fattore di misura per eccellenza, si cresce prima, perché si hanno più stimoli e riferimenti di un tempo.
Ma, a guardarli bene quei ragazzi, sono davvero cresciuti o hanno solo anticipato
esperienze e condizioni proprie di un’età più adulta?
Quest’accelerazione, ahinoi, la dobbiamo registrare anche in altri campi. Solo pochi giorni fa è balzata all’attenzione delle cronache la vicenda di quella ragazzina, appena diciottenne, che ha raccontato la sua esperienza con la droga iniziata oltre un anno prima. Parliamo di eroina, mica di marijuana.
Una studentessa di scuola superiore che, con la paghetta settimanale dei genitori,
non compra abiti o ricariche per il cellulare, ma la droga da iniettarsi.
La vicenda fa venire i brividi, perché non si tratta di una storia ambientata in
una subperiferia metropolitana, tra extracomunitari e degrado, come lo stereotipo
comune vorrebbe, ma di una famiglia normale in una cittadina normale.
Del resto, però, la presunta normalità di Latina e dei suoi giovani si estende anche alla politica. Da qualche settimana è stato istituito il Consiglio Comunale dei Giovani, alle cui elezioni hanno preso parte diverse liste. Tutte apartitiche,
almeno sulla carta, ma poi - guarda caso - ognuna era riconducibile a questa o quella fazione. Da una parte il figlio di tizio, dall’altra il nipote di caio.
E infatti, nella “battaglia elettorale” sono scesi in campo molti big cittadini della politica, interessati a far sì che la propria lista di riferimento avesse il massimo dei consensi, nella convinzione che bisogna occupare tutti gli spazi e che è
necessario affermare o consolidare una supremazia anche fra gli “under”.
Poi si è passati alla ripartizione delle poltrone. Presidente del Consiglio dei
Giovani è stato eletto Luca Bracchi, il candidato con più preferenze, appartenente
alla lista di maggioranza relativa. Niente accordo sul suo vice, la cui votazione
è stata rimandata ad una seduta successiva. E qui, apriti cielo e via con scene viste e riviste nella politica dei “grandi”, dal Consiglio Comunale in su.
I rappresentanti delle altre liste si erano già lamentati per le modalità di voto, la
cui segretezza non era garantita. Al momento della scelta del vice presidente, poi, una componente della lista di colui che sarebbe poi risultato eletto si è aggirata
fra i banchi dove si esprimevano le preferenze (uno accanto all’altro, in maniera simultanea). Proteste veementi, messe a tacere dal presidente Bracchi.
E così il suo nuovo vice ha potuto dichiarare: “Pur profondamente emozionato sono consapevole della carica conferitami, che mi trasmette grande entusiasmo, stimoli e forza per portare avanti l’ambizioso progetto della mia lista”.
Parole di un quindicenne cresciuto talmente in fretta che sembra di ascoltare
Renato Schifani al momento dell’insediamento alla Presidenza del Senato.
Ah, sapete chi è il ragazzo? Xxxxxx Xx Xxxxxx. Il cognome vi suona familiare?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

forse sarebbe il caso di non fare nomi di minorenni su internet

Anonimo ha detto...

E che vuoi farci,ormai siamo alla farsa
più allucinante.

Le cazzate sono tante, milioni di milioni
tra cui anche le elezioni Partitocratiche
dei minori.
Giuseppino Garibaldino.

Anonimo ha detto...

Come si potrà mai arrivare a una vera democrazia(diretta),con tanta ignoranza,arroganza e presunzione
di onnipotenza tra la maggior parte dei nostri giovani.

Giuseppe Mazzini(Povera Italia)

giorgio libralato ha detto...

si potrebbe iniziare ad istruire i genitori. Magari la prossima volta non consegneranno l'Italia ai condannati, mafiosi e corruttori

Anonimo ha detto...

Bravo Giorgio,hai ragione niente piu voti ai neri,blu,bianchi,rossi,verdi etc. etc.,tanto sono tutti corrotti tanto i verdi quanto i neri ed etc. etc.;
a proposito visto che siamo in tema vorrei una tua opinione: metti che in un consiglio ci sono personaggi che da entrambi le parti pagano mazzette e sono collusi nel giro clientelare camorristico, a chi daresti il voto?

Silvio Pellico(nelle vostre prigioni)

giorgio libralato ha detto...

Mi pare che manchi qualcosa nel ragionamento.

Anonimo ha detto...

Mi pare che manchi qualcosa nel ragionamento.

Bravo cosi devi rispondere,
tieni anche tu famiglia,
come anch'io e tutte le brave persone.

Arrivederci e alla prossima risata.

Robespierre(prima o poi ci sarà la resa dei conti)

giorgio libralato ha detto...

Non ho paura nè dei suoi trabocchetti, nè delle sue minacce. Capisco l'esigenza di voi berlusconisti di fare confusione sopratutto quando non avete argomenti. Come nel caso in questione. Se avesse scritto una persona corretta, della quale fidarsi, avrebbe formulato una domanda, se voleva una risposta. Visto che lei è esperto chi sono i camorristi, dove stanno e chi pagano? Oppure se non è in grado di rispondere è un loro complice?