sabato 28 novembre 2009

privatizzatori d'acqua, maledetti voi

martedì 24 novembre 2009

RAI3 24/11/2009 http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=2635

Cominciamo Bene

Nella trasmissione di oggi, era presente in studio Raimondo Besson (vice presidente di Acqualatina), il quale dopo il servizio registrato ad Aprilia cerca di spiegare che: "Aprilia è un caso limite... della gestione di Acqualatina, Acqualatina gestiste 38 Comuni e qui si è determinata questa situazione di esasperazione del rapporto con l’utenza dovuta a fattori reali sicuramente ma anche a..."

"C’è stato ad Aprilia un aumento delle bollette e delle tariffe legato al fatto che Acqualatina ha un contratto di servizio con l’ambito territoriale ottimale che sarebbero l’insieme dei 38 Comuni riunificati in base alla legge regionale e che affidano il servizio nella fattispecie ad Acqualatina una società mista."

[...]

Ad un certo punto della trasmissione interviene la conduttrice Rita Forte: "Posso farle una domanda vicepresidente? lei ha parlato di Aprilia come di un caso limite, forse lei non sa che io sono di Terracina, e Terracina fa parte della provincia di Latina e Acqualatina serve Terracina, e a Terracina molti terracinesi hanno avuto questo grande, grandissimo problema... capisce 1000, 800, 1700 euro di bollette, neanche un albergo può consumare 1700 euro d’acqua, non esiste!! Quindi è un errore grave di Acqualatina, ma come se lo spiega lei questo errore scusi? "

Raimondo Besson: "Ho detto prima che Aprilia era un caso limite, per un semplice fatto, che mentre ad Aprilia c’è una situazione di morosità, chiamiamola in questo modo, per cui gli utenti non pagano che è circa il 40% degli utenti, questo problema non c’è in nessuna altra parte del comprensorio, in particolare a Terracina, dove addirittura per certe categorie di utenti le tariffe sono diminuite rispetto al passato."

FALSO perché nella Conferenza dei Sindaci del 13/11/2009 Acqualatina ha presentato ai Sindaci un documento dal titolo "Gestione dei crediti verso clienti - Ottobre 2009" nel quale si espone la situazione del Credito verso clienti, in questo documenti si afferma: "Al 30 settembre 2009 la somma degli insoluti nel territorio dell’ ATO4 ammonta ad oltre 55 milioni di euro, pari al 13% del fatturato totale e al 70% del fatturato annuo.

Dal punto di vista della numerosità delle utenze, tale importo equivale a circa 80.000 utenti morosi (il 30% circa del totale), di cui oltre 12.000 (5% circa del totale) con un insoluto di oltre € 1.000.

Latina, Aprilia ed Anzio si confermano i comuni con l’ammontare di scaduto più elevato, tutti con somme che superano i dieci milioni: costituiscono il 57% dello scaduto totale per l’intero ATO4, per un importo pari a oltre 31 milioni di euro

Aprilia continua ad essere uno dei Comuni con più alta percentuale di importo scaduto rispetto al fatturato sul singolo comune (39,6%) con una percentuale di 40% di utenti morosi.
Altri casi di rilievo, con percentuali più basse, sono Anzio (17,9% importo scaduto su fatturato e 34% utenti morosi), Nettuno (15,5% importo scaduto su fatturato e 31% utenti morosi) e Cisterna di Latina (15,6% importo scaduto su fatturato e 33% utenti morosi). Latina registra invece un 11,8% importo scaduto su fatturato e 34% utenti morosi. La percentuale più alta resta Bassiano, con oltre il 48% importo scaduto su fatturato e 49% utenti morosi.

Un elemento rilevante della situazione dei crediti e proprio la numerosità degli utenti coinvolti, che crea inerzia nell’efficacia di qualsiasi azioni messa in atto: solo il 43% degli utenti, pari a circa 108.000 utenti, effettua pagamenti entro la scadenza."

Ma Besson non aveva detto che questo problema non c’è in nessuna altra parte del comprensorio? Quindi per lui sono normali i morosi di Latina, Anzio, Nettuno, Cisterna di Latina e Bassiano?
Forse le persone non pagano perchè le famiglie con questa crisi economica non ce la fanno più ad arrivare a fine mese????
O tutta la provincia di Latina improvvisamente si è messa a praticare la disobbedienza civile?

Conduttrice Elsa Di Gati: "Come sono diminuite?, scusi non ho capito"

Raimondo Besson: "Per certe categorie di utenti sono diminuite ad Aprilia, perché i Comuni, la Conferenza dei sindaci, l’Ato ha stabilito delle tariffe che noi applichiamo ma stabilite dall’ato che differenziano, sono legate al consumo... Ad Aprilia, cioè una volta che sono state stabilite le tariffe, sono state stabilite delle fasce tariffarie per diverse categorie di utenti, tutte legate in base al consumo dell’acqua, in molte zone del territorio precedentemente non si misurava l’acqua, ancora adesso abbiamo in atto la campagna di sostituzione e di immissione dei contatori per 100’000 contatori su 250’000 utenti, perché abbiamo ereditato..."

MA PERCHE QUESTO CAMBIO DI CONTATORI?
Sempre leggendo il documento "Gestione dei crediti verso clienti - Ottobre 2009" ad un certo punto Acqualatina scrive:

"5. Principali problematiche e azioni proposte


Nella gestione dei crediti verso clienti e nell’attuazione della procedura sin qui descritta sono state rilevate alcuni elementi di difficoltà che si rivelano spesso bloccanti e compromettenti dell’efficacia delle azioni effettuate:

1. contatori interni alla proprietà privata: una percentuale rilevante (circa il 53%) dei contatori di cui si conosce l’esatta ubicazione, sono posti all’interno della proprietà privata o sono comuni a più utenze e quindi inaccessibili al fine di operazioni di riduzione/interruzione di flusso"

Ma quali sono queste procedure??

II Processo di Gestione del credito vs. clienti

Qualora sussista una situazione di morosità, nonostante le diverse azioni ed i canali di contatto disponibili, viene messa in atto la procedura aziendale del recupero del credito.

Le azioni messe in atto dall’ Area Recupero Crediti sono le seguenti:

1. Solleciti di pagamento per posta raccomandata
2. Sollecito di pagamento telefonico - Phone collection
3. Riduzione del flusso idrico
4. Riscossione coattiva
5. Azioni Legali
"

Peccato che nessuna di queste operazione gli riesca, anche per quanto riguarda la riscossione coattiva lo dice la stessa Acqualatina: "La riscossione coattiva, regolata da normativa nazionale e regolarmente in uso da parte di molti gestori del S.I.I. in Italia, viene contestata dagli utenti attraverso opposizioni legali (ad oggi sono 675 i ricorsi ricevuti)."

Ovviamente Acqualatina omette di dire che per esercitare la riscossione coattiva c’è bisogno dell’autorizzazione del Ministero dell’economia che Acqualatina non ha, inoltre non dice che la magistratura sta continuando a sospendere le cartelle esattoriali e annullarle puntualmente. Infatti 4 Giudici di Pace diversi ed uno del Tribunale di Latina hanno dato ragione a centinaia di cittadini che hanno contestato la procedura esattoriale.

Conduttrice Elsa Di Gati: "Però c’è il 40% che non paga perché non può pagare delle bollette..."

Raimondo Besson: "No, non solo... sono state stabilite delle tariffe agevolate per l’utente che ha un reddito basso inferiore a 14’000 euro che oggi paga meno di quanto pagava ad Aprilia 4 anni fa, non solo delle famiglie particolarmente indigenti la Provincia di Latina ha istituito un fondo di sussidiarietà per cui paga direttamente l’acqua fino a 110 metri cubi per queste famiglie"

Questa del FONDO SOCIALE della Provincia è un altro dei trucchi che usa il pubblico per venire incontro alle inefficienze del privato.

Innanzitutto va precisato che l’agevolazione tariffaria per le fascie deboli è prevista per legge, la quale afferma: "Nella modulazione della tariffa sono assicurate agevolazioni per i consumi domestici essenziali nonché peri consumi di determinate categorie secondo prefissati scaglioni di reddito".

La provincia di Latina con DGP 219 del 6/10/2005 istituisce un fondo pensione per i titolari di pensione minima. Successivamente il 9/11/2005 viene stipulata la convenzione n. 565 tra la Provincia di Latina ed Acqualatina per la gestione del fondo sociale. Durata della convenzione 3 anni. Con il fondo la Provincia mette a disposizione 50 €/anno per i circa 3200 percettori di pensione sociale. I soldi verranno scontati direttamente sulla bolletta dell’acqua da Acqualatina. Per far conoscere i beneficiari dello sgravio la provincia si impegna a trasferire gli elenchi ottenuti dall’INPS alla società, la quale dovrà creare il data base degli aventi diritto dello sconto.

Costo dell’operazione circa 480.000 € (3’200 pensionati x 50 € x 3 anni = 480.000 euro) messi a disposizione dalla provincia.
Per questo servizio la Provincia pagherà ad Acqualatina 2.500 € + IVA ogni mese. Quindi facendo i conti (2.500 x 12 mesi x 3 anni = 90.000 euro) per fare una semplice operazione di storno in bolletta Acqualatina percepirà circa 90.000 euro + iva. Inoltre il gestore riceverà un anticipo di 100.000 euro per poi stornare le somme. Insomma un aiutino pubblico ad una società in cattive acque finanziarie.

La provincia e Acqualatina il 29/12/2005 stipulano la convenzione (n. 579) per la gestione del trasferimento dati per i pensionati. I dati sensibili sulle posizioni reddituali dei meno abbienti vengono trasferiti dall’ente pubblico al gestore di natura privatistica senza alcun consenso ed in violazione della tutela della privacy. Sono dati sensibili attraverso i quali la società può anche percepire l’eventuale debolezza dell’utente nel sostenere magari un’opposizione in tribunale su una bolletta esosa ed errata.

A questo punto parte la campagna elettorale del presidente Cusani. I percettori di pensione sociale ricevono un plico contenente la lettera di Cusani e di Morandi per Acqualatina. Cusani da un lato invia un assegno di 75 per pagare la bolletta elettrica e dall’altro annuncia che Acqualatina sconterà sulla fattura 100 euro per il 2005 e 100 euro per il 2006. Ecco la prima incongruenza poiché la convenzione parlava di 50 euro l’anno. Forse l’euforia elettorale del 2005 ha reso il Presidente più generoso! Alla bella notizia del presidente fa il verso l’A.D. Morandi, che spiega compiutamente come avverrà lo sconto in bolletta. Ma attenzione, anche qui una stranezza. Nella voce in bolletta relativa alla sconto si nota che la società non calcola l’iva del 10%.

Eppure, anche se il contributo è provinciale, è la società Acqualatina ad incassare la bolletta, che si va a sommare al suo fatturato, e quindi è comunque dovuta l’IVA. Una svista oppure un’evasione d’IVA del 10%, su i soldi pagati direttamente dalla provincia?

Andiamo avanti nella storia.

Nel 2006 il presidente Cusani diventa ancora più generoso ... per Acqualatina che ha problemi di bilancio. L’8/8/2006 con D.G.P. n. 174, la Provincia estende il fondo pensione anche agli utenti con categoria tariffaria reddito minore di 14.000 euro

Acqualatina ha avuto dalla provincia 1.100.000 euro per l’anno 2007 attraverso il fondo sociale ed almeno 1.270.000 euro come acconto per il 2008.

Per maggiori info

Questo fondo sociale riguarda solo i cittadini della Provincia di Latina, quindi risultano esclusi i cittadini di Anzio e Nettuno della Provincia di Roma e i cittadini di Amaseno, Giuliano di Roma, Vallecorsa e Villa S. Stefano della Provincia di Frosinone, insomma si sono creati cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Conduttrice Elsa Di Gati: "Veniamo tutti a vivere a Latina..."

Raimondo Besson: "Brava anche perché l’acqua è ottima"

FALSO: Anche qui siamo ad un’altra affermazione non proprio verissima, infatti il 21 aprile 2009 il presidente della Regione Lazio, ha concesso un ulteriore periodo di deroga, fino al 31 dicembre 2009, al valore di parametro arsenico entro il Valore Massimo Ammissibile (V.M.A.) di 50mg/l ai comuni di Anzio, Aprilia, Nettuno, Latina, Cisterna, Cori, Sermoneta, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Sezze, Priverno.

Nel 2009 sono ormai 6 anni che siamo in regime derogatorio per quanto riguarda i valori dell’arsenico.

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