sabato 31 ottobre 2009

adottiamo un cane randagio

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA

Oggetto: randagismo e canile

Dalle cronache locali si apprende che il nostro comune paga circa 100 mila euro l’anno per affidare e mantenere i cani randagi al canile autorizzato.

Pare anche che uno degli assessori non sia favorevole a questa pratica e soprattutto a questa spesa che sarebbe troppo alta.

Uno dei sistemi per risolvere il problema e anche per risparmiare, potrebbe essere quello di finanziare, come ha fatto il comune di Putrella Tifernina (CB), chi adotta un cane con un contributo una tantum.

In questo modo si potrebbe sicuramente risparmiare e anche offrire un servizio migliore, insieme a quel binomio di amicizia con il miglior amico dell’uomo che può essere anche una terapia, come ci spiegano gli esperti.

Giorgio Libralato



ANIMALI: IN MOLISE PREMIO 200 EURO PER CHI ADOTTA CANE

(ANSA) - CAMPOBASSO, 19 OTT - Duecento euro, una tantum, a chi decide di adottare un cane custodito nel canile municipale. E' l'iniziativa del Comune di Petrella Tifernina (Campobasso) che mira a ridurre il fenomeno del randagismo e dell'abbandono. La campagna di sensibilizzazione dal titolo 'Cerco padrone di razza, il bastardo l'ho gia' avuto', e' pubblicata sul sito web del Comune con foto e schede degli esemplari in cerca di una famiglia. (ANSA). YM9-PRO/IC
19/10/2009 12:59

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venerdì 30 ottobre 2009

centrali elettriche e lo scioglimento del consiglio regionale

In tanti mi hanno fatto e si fanno la fatidica domanda: cosa cambia nella questione delle centrali elettriche dopo lo scioglimento del consiglio regionale?
La situazione e le procedure complesse per arrivare ad approvare dei progetti di centrali elettriche, con la normativa attuale straordinaria, per favorire la realizzazione delle centrali stesse, spesso in contrasto con altre norme e procedure, o al di fuori della stessa legislazione, in difformità palese dalla programmazione territoriale ed energetica, rende difficile ogni previsione.
Come tutte le iniziative, d’altronde, in contrasto alle norme vigenti.
Finora, comunque, la Regione Lazio ha avuto un ruolo quasi inesistente, contrariamente alle competenze in materia, sulle procedure.
Sulla centrale a biomasse ha emesso un parere che più che tecnico e politico, se non è una dimostrazione di ignoranza (riportando alcuni comuni inesistenti che non hanno inviate al critiche al progetto), o di satira è certamente superficiale e sbagliato.
Nel merito della centrale a turbogas la Regione è intervenuta solo nella riunione della conferenza unificata presso il Ministero dello sviluppo Economico del 9 aprile, per esprimere la contrarietà, ricordando i vari atti (gli unici finora emessi) tutti negativi per il progetto in analisi e per tutte le centrali a turbogas in genere.
Poi, addirittura, il 2 ottobre scorso ha inviato una nota formale, al Ministero dell’ambiente, chiedendo tempo ulteriore per esaminare il progetto e si suoi atti che in Regione sembrano mai arrivati, ma anticipando il parere negativo, stante non solo la mancata dimostrazione della rispondenza del progetto alla normativa e alle previsioni e programmazione emanate, ma addirittura non sarebbero state nemmeno richieste le autorizzazioni e i pareri competenti.
Sul piano energetico regionale che, guarda caso, doveva essere discusso e approvato proprio ieri, con le dimissioni del presidente regionale che sono arrivate giuste giuste ad evitare quello che doveva essere il primo atto del consiglio regionale, giova ricordare che lo stesso esiste, è vigente dal 2001 (da prima della presentazione dei progetti delle centrali), non prevede la realizzazione delle centrali di Pontinia.
Rimangono le eventuali convocazioni che dovrebbero arrivare per:
- revisione della VIA-VAS (presso il Ministero dell’ambiente) per la centrale a turbogas con il decreto del 5-12-5, sulla cui revisione la Regione ha già elencato le lacune;
- conferenza unificata per l’autorizzazione a costruire (presso il ministero dello sviluppo economico) della centrale a turbogas, che, stando a quanto dichiarato da un rappresentante del MISE il 3 settembre scorso, non verrà riconvocata se prima non viene dipanata della VIA. In questa sede la Regione dovrebbe esprimere l’eventuale intesa forte.
- conferenza unificata per il progetto della centrale a biomasse.
Sono ancora aperti poi i ricorsi al TAR della ditta proponente la centrale a turbogas, al Capo dello Stato del comune di Pontinia e della provincia di Latina contro il decreto AIA del 30/5/2009.
E’ quindi ipotizzabile che vista la mole di osservazione e ricorsi prodotta proprio dal comune di Pontinia e dalla provincia di Latina, anche senza l’apporto della Regione Lazio (ammesso che dopo le dimissioni di Marrazzo la Regione decida di non intervenire, ma non si comprenderebbero i motivi) l’approvazione delle centrali sia abbastanza problematica.
E, come abbiamo visto, il piano regionale energetico già esiste, ma non è l’unico ostacolo da superare per chi vorrebbe costruire una centrale elettrica, nel rispetto della normativa vigente e della programmazione territoriale, senza contare il parere contrario di tutte le amministrazioni e gli enti locali.
Intanto il tavolo tecnico del comune di Pontinia continua il suo lavoro in vista dei prossimi appuntamenti, l’unico già calendarizzato è quello del TAR del 19/11 per discutere il ricorso della società proponente la centrale a turbogas.
La difesa di Davide contro Golia continua.
Pontinia 29 ottobre 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

la pubblicità ingannevole

Sappiamo che molti prodotti e case produttrici sono state sanzionate per la pubblicità che può dare notizie non corrette o che può indurre in errore.
Oggi si legge che arriva l’inceneritore di un “impianto «medio piccolo» e a «emissioni zero» è già autorizzato dalla Regione”.
Poi se si legge l’articolo si chiarisce: “si può chiudere il ciclo «con la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione medio piccolo che produce meno energia, perché ridotto: minore massa bruciata, meno emissioni, minore impatto ambientale”.
Non serviva un esperto per capire che se un impianto fa danno, più piccolo è e meno danno fa, minore quantità di schifezza si brucia e meno si inquina.
Il concetto del meno, del piccolo e del grande è uno degli obiettivi del secondo anno della scuola di infanzia, cioè da 4 a 5 anni.
Poi, per chi volesse approfondire l’argomento in modo serio e scientifico, è consigliabile anche una breve lettura di 2 scienziati italiani, Federico Valerio di Genova (http://federicovalerio.splinder.com/) e Stefano Montanari di Modena http://www.stefanomontanari.net/
Giorgio Libralato

Marrazzo non governava male?

mercoledì 28 ottobre 2009 , Pubblicato da Per il Bene Comune - Lazio



Peccato: non governava male (?)

Queste le parole usate oggi (domenica 25 ottobre, ndr) nel suo editoriale su Il Fatto da Marco Travaglio. Parole io credo del tutto infondate. In realtà Piero Marrazzo come Governatore ha fatto più danni della grandine, se si ha voglia di leggere spiego anche perchè.

Piero Marrazzo è stato un pessimo Governatore per la Regione Lazio, fare politica (bene) non è una cosa semplice, e l’occasione è stata sprecata. Marrazzo ha cominciato promettendo molto in campagna elettorale, al momento dei fatti ha tradotto nel suo esatto contrario dichiarazioni come “La Regione sarà un palazzo di cristallo”. Come no. Basta andare ad Albano, Tarquinia e Civitavecchia, Malagrotta e dintorni, Colleferro, Aprilia, etc a verificare come si sono tradotte le sue promesse elettorali, stile a pagina 52 del programma: “…occorrerà un intervento per impedire la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia…”.


Ha proseguito con imposizioni senza rispetto di svariate normative, prima fra tutte quella della partecipazione prevista alle scelte come quella irreversibile se realizzato l'impianto di Albano. Per non parlare solo delle scelte “alla vaccinara” nel settore dei rifiuti basti ricordare l’inchiesta sempre dei vostri colleghi di Report nel settore della Sanità: un buco nero che assorbe la stragrande maggioranza del bilancio regionale.

Gli sprechi di denaro pubblico continuano, e basta parlare con un medico ISDE come Giovanni Ghirga, assistere alle sue relazioni nei convegni, per verificare il debito pubblico “atteso” nel settore della Sanità fra pochi anni dopo quello lasciato da altri governatori fino al 2005. Se non si interverrà con la prevenzione primaria non si sa proprio dove si potranno trovare le risorse necessarie.

Un esempio su tutti, di come ha governato Piero Marrazzo è accaduto lo scorso giugno a Tarquinia: http://www.youtube.com/watch?v=42i4m45FQ4A

Prima ha invitato sul palco una persona, poi non gli ha concesso il microfono, ben sapendo che una persona informata gli avrebbe causato una pessima figura:

…Marrazzo, che aveva già concluso il proprio intervento, ha cercato di gestire la situazione invitando sul palco un "No Coke", che è salito per un confronto. Il governatore Marrazzo però, dimostrandosi non molto affidabile, non ha "concesso" il microfono al cittadino di Tarquinia, che ciò nonostante è riuscito ad avvicinarsi quanto basta per far riecheggiare nella piazza parole di denuncia per l'inerzia sua e dei politici seduti in prima fila per quanto accade a Civitavecchia: si sta bruciando carbone senza AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e in contrasto con la Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) e si sta bruciando carbone senza aver attivato l'Organismo di Controllo previsto dall'Autorizzazione Unica del 2003, per vigilare durante le fasi di collaudo. Marrazzo per tranquillizzare i presenti ha detto che non c'è nulla da temere, si faranno i monitoraggi, ci sono le centraline dell'ARPA, l'agenzia regionale di protezione ambientale. La verità è che NON esistono centraline Arpa a Tarquinia ed il presidente Marrazzo non lo sa.

(… http://www.unonotizie.it/5663...)

Non bastasse questo comportamento, occultato da tutti “i media che contano” (ancora Il Fatto non esisteva), più recentemente prima dei fatti finiti sui giornali negli ultimi giorni, questa è stata una sua dichiarazione al Corsera Roma: “se il PD fa le primarie per scegliere il nuovo Governatore, io corro da solo” Quel che si dice un sincero Democratico.

In tutta l’attuale legislatura, Piero Marrazzo si è contraddistinto per il suo favore verso la truffa dei Cip 6 e contro la direttiva 2001/77/CE; non ha mai voluto incontrare la Rete regionale rifiuti del Lazio a differenza di Comune e Provincia di Roma, arroccandosi dietro i privilegi da “Commissario”.

Leggasi anche il suo sito (non aggiornato da quasi un anno) suggestivo di nulla ed esplicativo di niente per una “campagna di sensibilizzazione” costata centinaia di migliaia di euro: http://www.facciamoladifferenza.it/

Con atti discrezionali e illogici (lavoratori instancabili se pensiamo alle date) come il 30 dicembre 2007 e il 13 agosto 2009 ha concesso l’iter autorizzativo per l’impianto di Albano, un inceneritore in piena zona agricola(!). A nulla sono serviti (veri) scandali come Colleferro per fare ragionare chi doveva ragionare, nel merito. Per chi non conoscesse la materia e l’argomento, certe considerazioni potranno apparire “di parte”… i soliti comitati e associazioni non affidabili. Bene.

Leggasi cosa scrivono quei sovversivi della CORTE DEI CONTI a maggio del 2007: (STRALCI della Relazione, sul fallimento della gestione commissariale durato 8 anni) ..."...in generale, non si è proceduto all’incentivazione della raccolta differenziata tramite l’introduzione della tariffa sui rifiuti modulata sulla quantità d’indifferenziato conferito al servizio di raccolta cittadino, né ad iniziative di incentivazione per coloro che attuano la raccolta differenziata, il compostaggio ed il conferimento alle isole ecologiche promosse da Comuni e Province. Ciò, a parte i danni di ordine ambientale evidenti, potrebbe avere provocato anche danni finanziari alle casse pubbliche, derivanti sia dai mancati introiti per la vendita del materiale raccolto in maniera differenziata che dai costi di conferimento dei rifiuti indifferenziati agli impianti di smaltimento…".

Sembra il WWF invece è la Corte dei Conti: "...Risulta evidente che l’emergenza è stata disposta unicamente allo scopo di determinare la sospensione dell’applicazione delle normative di settore, limitare gli obblighi di concertazione, e il principio di ripartizione delle competenze...".

E infine, la perla (si fa per dire): "...Suscita notevoli perplessità e preoccupazione, per la palese violazione delle direttive comunitarie e nazionali sulla concorrenza, che per l’impianto di gassificazione di Malagrotta sarebbero intervenuti atti amministrativi di assegnazione dei lavori di costruzione e di esercizio nell’ambito di una non meglio chiarita procedura di affidamento diretto...".

Nessuno ha mai smentito la Magistratura contabile. Il Commissariamento con a capo il Presidente Marrazzo è finito, non così i suoi effetti. Alzi la mano chi ne ha mai saputo qualcosa, al di fuori degli “addetti ai lavori” e di chi non guarda Report su rai 3.

Il Signor Piero Marrazzo aveva e ha tutto il diritto di fare quel che crede durante la sua vita privata, rispetto ad altri ha avuto il buon gusto di non utilizzare sedi istituzionali per incontri privati, ma non è giustificabile se ha mentito su tali fatti (sottostando ad un ricatto), e se per recarsi a tali incontri ha utilizzato auto blu.

Se i media avessero fatto il proprio dovere, mostrando alla pubblica opinione le sue azioni politiche, probabilmente non si sarebbe arrivati a dimissioni di fatto per “scandali sessuali”. Si sarebbe entrati nel merito e non assistito ai cori da stadio delle ultime ore, fra “comprensivi”, “imbarazzati”, e i “diversamente concordi” che aspirano a ritornare al controllo della Regione.

Che Piero Marrazzo “non abbia governato male”, insomma, è tutto da dimostrare.

In allegato una lettera che centinaia di persone e sigle di associazioni, dopo averlo inutilmente atteso per ore sotto la pioggia, gli scrisse a dicembre 2008. Averla protocollata oggi assume un significato lungimirante e impietoso.

Non avendo argomenti per spiegare le sue azioni, a questa lettera, l’ex Presidente di fatto della Regione Lazio non ha mai risposto. Se Il Fatto la pubblica, fa quasi uno scoop ritardato.

Chi scrive ha pubblicato tutti questi argomenti e denunce in un libro dal titolo “Lo Stivale di Barabba”, Macro editore, che sfortunatamente non ha mai avuto una sola recensione eccetto lo spazio concesso dal giornalista Beha sul suo sito. Rai, Mediaset, L’Unità, La Repubblica, il Corriere della Sera? Non pervenuti.

Se è nato un giornale come Il Fatto è per colmare un vuoto, speriamo che si parli di fatti e azioni.

Per gli scandali in Italia non si dimette nessuno, infatti ci si "autosospende" per prendere tempo come rileva il più che condivisibile articolo di Telese oggi su Il Fatto.

Che serva almeno per ragionare e correggere scelte incomprensibili e illogiche, a prescindere da chi sarà il prossimo Governatore.

Cordiali saluti, Roberto Pirani

http://www.buonsenso.info

A seguire una breve trattazione di alcune fra le centinaia di documenti scientifici che provano la non biocompatibilità degli impianti di incenerimento.

Come per l’amianto, siamo già in grave ritardo:

- Perizia nazionale del corpo medico francese relativa alle alternative all'incenerimento ed alle discariche. Aspetti ambientali, sanitari e socio-economici; chiedono al proprio Governo di NON costruire più inceneritori:

http://www.buonsenso.info/buon...

- Il 4° Rapporto della Società Britannica di Medicina Ecologica Seconda Edizione Giugno 2008, che così si conclude:

“….Raccomandiamo che non vengano più costruiti inceneritori..”

Ed è scaricabile integralmente da qui:

http://www.stefanomontanari.net/ima...

- Per l’Italia si allega il presente documento.

Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Medici sentinelle per l'emergenza e oltre l'emergenza rifiuti Napoli 9 febbraio 2008. Scaricabile integralmente qui:

http://www.stefanomontanari.net/ima...

Un video fra centinaia, lo si inoltra per la completezza e convergenza degli studi citati (ANCHE ITALIANI, CON BUONA PACE DI CHI "NON LI CONOSCE"):

Dott.ssa Gentilini dell’Isde Italia – Medici per l’ambiente, per un riepilogo di tutti i morti evitabili e i costi sanitari e di previdenza conseguenti:

http://video.google.it/videop...

Allego una slide da convegno, illustrata dalla Dott.ssa Gentilini nel video:

notare che l'ARPA Piemonte li chiama "termovalorizzatori", il termine illegittimo caro ai gestori, ma il risultato è che anche l'Arpa ammette il disastro in atto nel Paese (esattamente come l'Ordine dei medici francese, che chiede al proprio governo di non costruire nuovi inceneritori)

Nota:

Negli Stati Uniti, semplicemente a causa della antieconomicità della pratica, non si costruiscono più inceneritori fin dal 1995.

Roberto Pirani

giovedì 29 ottobre 2009

le norme sul Lago di Paola - Sabaudia

Si osserva:
1) Il divieto di navigazione a motore non risulta confermato nell’art. 6 della legge regionale del Lazio del 6 luglio 1998, n. 24 per il semplice motivo che il divieto di navigazione a motore sul lago di Paola è stato imposto un anno dopo, nel P.T.P. (Piano territoriale paesistico) n. 13, con D.G.R. 30 luglio 1999, n. 4484;
2) l’art. 6 della legge regionale 06 luglio 1998 non si riferisce a divieto di navigazione a motore ma é riferito esclusivamente alla “protezione delle coste dei laghi“ e riguarda quindi solo la terraferma e non la superficie acquea, è noto che sulla terraferma non si può navigare a motore;
3) il divieto della navigazione a motore sul lago di Paola non solo non è mai stato abrogato dalla legge regionale 06 luglio 1998, n. 24 ma neppure tale divieto o la sua abrogazione poteva trovare accoglienza in quella legge visto che proprio all’art. 20 della stessa l.r. n. 24/1998 era previsto che dalla Giunta regionale si sarebbero dovute successivamente emanare le norme tecniche di attuazione contenute nei singoli P.T.P.; si ripete, la Giunta regionale ha emanato le norme tecniche di attuazione del P.T.P. n. 13 l’anno successivo, cioè il 30 luglio 1999 con D.G.R. n. 4484;
4) il Parco Nazionale del Circeo non è competente a determinare alcuna potenza dei motori per la navigazione, cosi come anche la navigazione stessa, atteso che sul lago di Paola il divieto della navigazione a motore è imposto dall’art. 28 del P.T.P. n. 13 emanato con D.G.R. del 30 luglio 1999, n. 4484; lo stesso Parco è sottoposto all’osservanza del divieto di navigazione a motore;
5) l’art. 11, comma 3 della legge quadro sulle aree protette n. 394/1991 (non la n. 594/1991) non prevede il divieto della navigazione a motore nel lago di Paola, ma un più generale divieto per “le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat”. Quindi il Parco può prevedere anche il divieto di navigazione a motore con il suo Regolamento del Parco, approvato dal Ministro dell’Ambiente, previo parere degli enti locali interessati, ma, visto che il divieto di navigazione a motore è stato già imposto dall’art. 28 del P.T.P. n. 13 emanato nell’anno 1999, il Parco deve osservarlo e richiamarlo nel suo regolamento, non imporlo ex novo.
6) L’art. 19 della legge n. 394/1991 si riferisce alla gestione delle aree marine protette e non ai laghi.
Si ricorda:
- Che le Regioni e le Province autonome, nell’esercizio delle competenze loro delegate dallo Stato con il D.P.R. 616/1977 e con il d.lgs 112/1998, hanno facoltà di adottare norme di tutela ambientale più elevate di quelle emanate dallo Stato (o dai Parchi nazionali), vedi: CORTE COSTITUZIONALE - 22 luglio 2009, n. 225; CORTE COSTITUZIONALE - 23 gennaio 2009 (ud. 14 gennaio 2009), sentenza n. 12.
- Che neppure lo Stato può intervenire sulla competenza amministrativa in materia ambientale e paesistica che ha delegato alle Regioni e che quindi non spettano più allo stesso Stato. Si raffigurerebbero atti di nessuna «efficacia legislativa». La Corte Costituzionale è competente a riconoscere il conflitto di attribuzioni tra gli Organi dichiarando l’inefficacia legislativa delle norme che invadono la competenza regionale per violazione degli articoli 114, 117 e 118 della Costituzione – sia in relazione al D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 (Attuazione della delega di cui all’art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382), che al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59), nonché del principio di leale collaborazione. Per analogia: Sentenza Corte Costituzionale n. 90/2006.
Considerazioni:
1) il tribunale superiore delle acque pubbliche nella sua ordinanza del 10 agosto 1999 stranamente richiama le stesse errate osservazioni e motivazioni di Cusani, come riportate dalla stampa locale nei primissimi giorni del mese di giugno 1999.
2) La confusione che si è voluta creare nasce dalla nota n. 78525 del 02 febbraio 2004 della Direzione Urbanistica regionale, a firma dell’arch. Iacovone, che consente la navigabilità a motore. Cerchiamo anzitutto di fare un po’ d’ordine. La nota di Iacovone si riferisce ai laghi artificiali del Salto e del Turano in provincia di Rieti ricadenti nel PTP n. 6, mentre il lago di Paola ricade nel PTP n. 13 nel quale, all’art. 28, è specificatamente vietata la navigazione a motore. E’ ovvio che ogni singolo P.T.P. riporti norme diverse per le pertinenti e diverse situazioni dei territori.
3) L’articolo 6 della legge regionale 24/1998 richiamata dal tribunale superiore delle acque pubbliche, e pur sempre riferito alla terraferma, al comma 6, richiama “che sono consentite opere destinate a piccoli attracchi ad eccezione delle aree sottoposte a vincolo ai sensi della legge 1497/1939 e s.m.i., nelle quali aree la classificazione per zona prevista dai Ptp o dal PTPR e la normativa espressamente lo vieti”. La normativa in vigore vieta la navigazione a motore e l’ancoraggio e gli attracchi, costituiscono sempre una fase della navigazione. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, Sez. III, 11/06/2009 (Ud. 06/05/2009), Sentenza n. 23972. E’ consentita la installazione di piccoli pontili in legno allo scopo d’interfacciare la sponda, frastagliata, al lago. Per la pesca, non l’attracco.
4) I considerata del tribunale superiore delle acque pubbliche avverso il Parco sembrano anticipare una sentenza, mentre in effetti il reclamo presentato al tribunale dal Parco si limitava alla mancata notificazione del ricorso promosso dal Comune di Sabaudia.
5) Il Comune e la Provincia non hanno competenza sulla navigazione a motore sul lago di Paola.
6) La legge è chiara, barche sequestrate a chi sarà sorpreso a navigare a motore.
7) Per evitare l’erosione e lo sgrottamento delle sponde del canale di Paola provocato dalla forza cinetica del mare che, soprattutto nelle libecciate, dirompe dritto nel canale, si deve ricostruire all’altezza di Saporetti il “ponte della memoria” completo delle sue paratoie, come era prima di essere distrutto per farvi passare le barche. Per lo stesso motivo di protezione delle sponde dall’erosione devono essere ripristinate le paratoie sul “ponte rosso”, anch’esse demolite per consentire il passaggio delle barche.
8) Non c’è “paralisi turistica” se per il lago viene adottato il rilancio delle forme di uso consentite, anche sportive come p.e. la canoa, la vela, la pesca, e un efficace marketing che lo sappia proporre al turismo nazionale e internazionale. La conservazione ambientale è un’attrazione turistica. Tutti possono costruire un bel porto, nessuno può ricostruire lo scenario, la flora e la fauna.

acqua, Belisario (Idv) risponde

SENATO DELLA REPUBBLICA

Gruppo Italia dei Valori

Il Presidente

Cara Amica / Caro Amico,
qualche giorno fa (22/10/'09) ho avuto un incontro con Paolo Carsetti del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (www.acquabenecomune.org) e, insieme ad altri componenti del Forum stesso, abbiamo discusso a lungo del problema della privatizzazione delle risorse idriche e della relativa gestione.
E' apparso subito chiaro come l'Italia dei Valori sia perfettamente in sintonia con le richieste del Forum e così posso assicurarLe sin d'ora che lotteremo per impedire qualsiasi privatizzazione dell'acqua e della sua gestione.
Cordiali saluti.

Ristrutturazione e cambio destinazione d’uso in museo della TORRE SERBATOIO IDRICO







Ricevo da Luigi Veca della rete cittadina di Pontinia e pubblico

Al Presidente della Regione Lazio
All’Assessore all’Urbanistica
All’Assessore dei Lavori Pubblici

E P.C.

Al Presidente della Provincia di Latina
All’Assessore ai Lavori Pubblici
All’ Assessore all’Urbanistica
All’ Assessore ai Beni Archeologici, Storici e Monumentali

Al Sindaco del Comune di Pontinia
A tutti gli Assessori e Consiglieri
Ai Tecnici Istruttori degli uffici Lavori Pubblici ed Urbanistica

Alla Soprintendenza per i Beni Storici
ed Architettonici del Lazio
Sezione di Latina

Al comando dei Vigili del Fuoco di Latina



Oggetto: Ristrutturazione e cambio destinazione d’uso in museo della TORRE SERBATOIO IDRICO ubicata in Piazza Roma a Pontinia LT.
“Accordo di Programma Quadro (APQ9) Assessorato Regionale Lavori Pubblici e Politica della Casa.


In merito alle intenzioni espresse dall’Amministrazione Pubblica di Pontinia con Delibera di Giunta 144/2007 di recuperare e riconvertire con altra funzione la torre idrica comunale edificio storico dalle valenze culturali e funzionali allo sviluppo sociale ed economico della città, desidero porre alla Vostra attenzione alcune domande, osservazioni ed incongruenze.

L’edificio che ospita l’impianto tecnologico in oggetto è un esempio d’architettura razionalista e metafisica realizzato negli anni 30, la torre piezometrica annessa all’acquedotto comunale fu all’epoca progettata e dimensionata per soddisfare le esigenze idriche di una popolazione di 5000 abitanti mediante un pozzo artesiano della profondità di oltre 100 metri posto all’interno dell’edificio, l’acqua veniva prelevata ed immessa nella vasca-serbatoio posta in sommità della torre ad una altezza di metri 22.50 per mantenere in pressione l’intera rete idrica urbana della città; questa struttura con annesso impianto idraulico furono utilizzati fino agli anni 70 inizio 80; oggi l’edificio in disuso si presenta ancora in buone condizioni di conservazione tali da preferire per logica convenienza la riattivazione della torre idrica compreso il pozzo che attualmente segna un livello piezometrico dell’acqua a quota -2 metri rispetto al livello del terreno circostante.

Valutando l’obbligatorietà del restauro conservativo e “riuso della torre serbatoio” così come specificato nella relazione tecnica allegata agli elaborati progettuali, corre l’obbligo per correttezza lessicale chiarire il significato del termine RIUSO: “recupero ed utilizzazione, per lo più in forma rinnovata, di oggetti e beni precedentemente abbandonati, trascurati o dimenticati”, quindi senza alcun dubbio nel caso in oggetto valido come ripristino delle intrinseche e conclamate valenze architettoniche e storiche correlate alle funzioni civico-sociali del bene patrimoniale, pertanto rimangono incomprensibili le volontà politico-amministrative e logica tecnico-progettuale di snaturare, demolire l’impianto e riconvertirlo in museo, precludendo definitivamente (come si evince dal progetto) l’utilizzo dell’acqua presente nel pozzo artesiano; questa struttura nel suo complesso sarebbe tutt’ora idonea (previo restauro dell’immobile ed adeguamento degli impianti idraulici) a fornire una risorsa naturale vitale e bene inalienabile per la città; ripristinando la sua funzione originale, si trarrebbero vantaggi economici e collettivi, rifornendo servizi idrici municipalizzati, non per usi alimentari o domestici, ma igienico-sanitari urbani, adduzioni idriche per impianti antincendio di edifici pubblici, irrigazione di parchi e giardini, rifornire fontane pubbliche ed utenze presso aree comunali confinanti o poco distanti dalla torre piezometrica, ancora sprovviste od approvvigionate da servizi idrici a pagamento erogati da società privata (vedi planimetria CTR allegata).

Sviluppando considerazioni rispetto allo Statuto Comunale art. 8, 9, 10, 93 insieme al Codice Civile art. 822, 823, 824 ed in virtù dei diritti civili e sociali sanciti dalla Costituzione Italiana art.117 lettere “m” ed “s” nascono ulteriori dubbi e domande in merito alla necessità ed opportunità di sostituire un servizio pubblico essenziale come l’acquedotto con una struttura pubblica importante ma di secondario interesse quale un museo, adottando eventualmente modalità inusuali per la specificità del caso in oggetto con varianti urbanistiche e cambi di destinazioni d’uso in deroga al PRG comunale.

Analizzando il progetto si osserva altresì singolarità nell’ottemperare alle Leggi preposte, vedi D.Lgs 42/2004 Codice per la tutela, conservazione e valorizzazione dei beni storici, architettonici e del paesaggio, si nota come diverse opere edili siano contrarie o bizzarre, ad esempio, considerata la necessità di restaurare l’esterno dell’edificio rispettandone canoni e principi artistici ed architettonici, risulta contrastante la scelta progettuale di realizzare sulla copertura una soprastruttura “impalcatura metallica praticabile ai visitatori” coronata da parapetto in lastre di cristallo e montanti in ferro, posta ad una altezza superiore rispetto alla quota originale di copertura, ciò servirebbe ad alloggiare e nascondere gli impianti tecnologici necessari di servizio al museo in progetto; soprastruttura evidente ed invasiva, un corpo estraneo che cambierebbe estetica alla torre, skyline urbano e paesaggistico in contrasto con le norme tecniche e legislative, compreso il Piano Territoriale Paesistico Regionale.
Oltretutto i suddetti principi di tutela e conservazione sono sanciti da protocolli d’intesa sottoscritti con altre città di fondazione dell’area integrata “Latina Tellus” L.R. 40/99 e Provincia di Latina per la valorizzazione delle città di fondazione Delib. di Giunta Prov. 184/2006, in questi atti vengono considerati ed affermati concetti fondamentali, obiettivi e tutela del patrimonio storico-architettonico come straordinario “unicum d’architettura razionalista” per riconosciuto valore regionale nazionale ed internazionale. Quindi gli intenti progettuali manifestati dall’Amministrazione Comunale di trasformare la destinazione d’uso, funzione economica-produttiva, sociale e storica dell’edificio della valenza culturale intrinseca e conclamata, risultano contrastanti ed inopportuni.
Oltretutto destano molte perplessità le opere edili ed impiantistiche previste all’interno della torre, gli adeguamenti necessari alla fruizione del pubblico comporterebbero invasivi impianti tecnologici, elettrici, antincendio, climatizzazione e/o ventilazione forzata in canaline e tubazioni poste in evidenza sulle pareti e soffitti per tutta l’altezza dell’edificio perché impossibili da nascondere sottotraccia, materiali che coprirebbero per consistenza e vasto impiego parte dell’interessante “vista e lettura” della tipica tecnica costruttiva utilizzata agli inizi del 900 eseguita in cemento armato strutturale alternato a murature formate da pietre e mattoni.
Meritano un attenta analisi le opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche e di sicurezza; gli spazi interni non si prestano ad un facile accesso, visitabilità e fruibilità da parte di persone con difficoltà motorie rispetto alla L. 13/89 e D.M. 236/89; quindi rendere il fabbricato agibile ai visitatori significherebbe stravolgere le caratteristiche peculiarità spaziali e strutturali dell’impianto, tali impedimenti sarebbero superabili secondo il progetto con ulteriori opere strutturali, invasive e sopradimensionate, avulse dal contesto architettonico ed ingegneristico del “monumento funzionante”.
L’interno dell’edificio offre spazi limitati e dimensionati relativamente alle funzioni tecniche e tecnologiche per il quale fu progettato, si notano dalle foto allegate 01, 02, 03, 04 le dimensioni delle 10 ripide rampe di scale larghe cm 60 e relativi pianerottoli attraversati dai pilastri della struttura in cemento armato che le renderebbero impraticabili a visitatori ed eventuali soccorritori con annessi mezzi in caso d’emergenza.
Per tali impedimenti il progetto prevede l’installazione di un ascensore a servizio di uno solo dei tre piani fruibili, soluzione non soddisfacente per le disposizioni legislative vigenti, nonostante tutte le opere edili e tecnologiche previste per tale scopo, si evince comunque una parziale fruizione dell’edificio in quanto gli ultimi due piani i più interessanti ed importanti secondo la logica concettuale e progettuale della riconversione non sarebbero raggiungibili da persone con difficoltà motorie! Cioè una parte dei visitatori non potrà fruire della sala proiezioni o del terrazzo “belvedere”; inoltre tale scelta comporterebbe l’eliminazione dell’impianto idraulico originale ed imboccatura del pozzo artesiano per far posto al vano corsa dell’ascensore, posizionato al centro della torre a quota inferiore di m 1.30 rispetto l’esterno dell’edificio (foto 05), oppure colmando il dislivello tra l’interno e l’esterno con un nuovo solaio; mentre i due successivi livelli superiori, il piano vasca dove prevista all’interno del serbatoio la sala proiezioni ed il piano terrazzo sarebbero raggiungibili mediante 5 nuove rampe di scale metalliche le cui ultime del tipo marinara disagevoli per scolaresche ed impraticabili da persone con difficoltà motorie.
Tutto ciò risulta ancora più incongruente se aggiungiamo alle su descritte opere il problema irrisolvibile della sicurezza a garanzia dei visitatori, l’edificio in caso d’emergenza verrebbe evacuato in due direzioni verso l’alto con uscita sul terrazzo senza ulteriori vie di fuga verso terra, oppure verso il basso da un altezza di 28 metri percorrendo più di 50 metri di rampe di scale esistenti strette e ripide (vedi foto allegate) senza alcuna presenza di porte tagliafuoco o vani tagliafumo, ne altre vie di fuga perché l’edificio è privo d’uscite di sicurezza laterali poste ad altezze intermedie, in contrasto con il D.M. n°569/1992.

Quindi: su quali principi e logiche si fondano le intenzioni di tale progetto?
Se il museo avrà per tematismo le città di fondazione del XX secolo, la tutela e valorizzazione delle stesse e ciò che concerne la bonifica idraulica e l’acqua, che senso avrebbe eliminare una struttura ingegneristica funzionante ed architettonicamente più rappresentativa di tale periodo storico tra tutte le città di fondazione?
Inoltre: si evidenzia che nella città di Pontinia esistono già due musei riguardanti gli stessi tematismi, di cui uno in corso d’opera finanziato dalla Regione con eguali iter amministrativi “Accordo di Programma Quadro” Beni ed Attività Culturali APQ1”

Dunque, esplicata la breve disamina, si può dedurre che gli intenti ed interventi progettuali di riconvertire diversamente l’acquedotto-torre idrica risulterebbero inopportuni, irrazionali, in parte irreversibili e controproducenti, oltretutto costosi ai fini degli obiettivi prefissati dalla Pubblica Amministrazione per un museo della superficie di circa 200 mq dal costo eccessivo di oltre un milione d’euro.
Valutando la forma d’investimento pubblico in rapporto dei soli costi e benefici risulterebbe svantaggioso, mentre riattivando la struttura nella sua funzione originale l’investimento economico risulterebbe in rapporto ai costi + benefici + ricavi vantaggioso e lungimirante per produttività e risparmio grazie all’impianto idrico municipalizzato; soluzione altresì giusta in funzione degli indirizzi politici e governativi sulle autonomie locali degli Enti amministrativi di beni e servizi pubblici.
Ulteriori incongruenze e perplessità nascono in base alla Legge finanziaria Regionale 4/2006, se l’edifico storico insieme alla risorsa naturale presente al suo interno (pozzo artesiano potenzialità di sviluppo) rappresentano i principi enunciati nell’art. 56 attestando idonei requisiti per il finanziamento erogato a condizioni sine qua non, perché e con quali criteri la somma stanziata viene impiegata in un progetto di riconversione d’uso diverso del bene patrimoniale in contrasto ai commi 1,2,3 lettere a,b,c ?

In conclusione alle considerazioni fin qui esposte è possibile dedurre che con il progetto in itinere si produca un danno erariale emergente e diretto? Ossia perdita di un bene patrimoniale perché distrutto e cagionato da amministrazioni pubbliche?

Vi ringrazio anticipatamente aspettando una Vostra risposta.

Pontinia 26-10-2009

mercoledì 28 ottobre 2009

campagna nazionale "salva l'acqua"

inviate per favore una mail, entro oggi, per aderire alla campagna nazionale "salva l'acqua"

Ai/alle Senatori/Senatrici della Commissione Affari Costituzionali del Senato
Oggetto: esame del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee

Gentile Senatore/Senatrice,
ci permettiamo di scriverLe come aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, una rete associativa cui aderiscono più di settanta organizzazioni nazionali e più di mille comitati territoriali, accomunati dalla consapevolezza dell’importanza dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, dalla necessità di una sua salvaguardia per l’ambiente e per le future generazioni, dalla determinazione per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici. A tal proposito, Le ricordiamo che il Forum italiano dei movimenti per l’acqua ha deposito nel luglio 2007, una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua supportata da 406.626 firme di cittadini.
Il recente Art. 15 del D.L. 135 - che ha modificato l’Art. 23bis L. 133/08 - muove passi decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici locali, prevedendo l’obbligo di affidare la gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%.
Tale provvedimento se convertito in legge sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.
Noi pensiamo che sia un epilogo da scongiurare, sia per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, ma anche per le ripercussioni disastrose che una privatizzazione potrebbe generare sui cittadini in funzione della crescita delle tariffe.
Pertanto, alla luce di quanto sopra e in previsione della discussione in sede referente presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato di tale provvedimento,
Le chiediamo
di esprimersi per il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua;
di sostenere gli emendamenti finalizzati ad escludere il servizio idrico dai servizi pubblici locali di rilevanza economica;
di sostenere, nel corso del dibattito parlamentare, le proposte avanzate dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua (www.acquabenecomune.org).
Siamo certi dell’attenzione con cui vorrà considerare la presente richiesta e restiamo in attesa, anche tramite la Segreteria Operativa del Forum dei Movimenti per l’Acqua di conoscere le Sue decisioni.
Cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali auguri di buon lavoro.
Firma del Comitato... o firma del singolo cittadino

aderente al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

questo è l'indirizzo dei componenti la commissione:
vizzini_c@posta.senato.it, carlovizzini@carlovizzini.it, benedettivalentini_d@posta.senato.it, incostante_m@posta.senato.it, adamo_m@posta.senato.it, bodega_l@posta.senato.it, bastico_m@posta.senato.it, battaglia_a@posta.senato.it, belisario_f@posta.senato.it, bianco_v@posta.senato.it, boscetto_g@posta.senato.it, ceccanti_s@posta.senato.it, cossiga_f@posta.senato.it, desena_l@posta.senato.it, fazzone_c@posta.senato.it, lauro_r@posta.senato.it, malan_l@posta.senato.it,
marino_m@posta.senato.it, nespoli_v@posta.senato.it, pardi_f@posta.senato.it, pastore_a@posta.senato.it, pistorio_g@posta.senato.it, procacci_g@posta.senato.it, saltamartini_f@posta.senato.it, sanna_f@posta.senato.it, saro_g@posta.senato.it, sarro_c@posta.senato.it, vitali_w@posta.senato.it

martedì 27 ottobre 2009

dimissioni Marrazzo

Dimissioni Marrazzo: con dimissioni si scioglie il consiglio, la giunta resta

Roma (27/10/2009) - "Domani, dopo il consiglioregionale, farò il decreto di presa d'atto delle dimissionidella giunta, e di conseguenza avverrà lo scioglimento delconsiglio. La giunta resterà in carica solo per l'ordinariaamministrazione". Lo ha detto il presidente del consiglioregionale del Lazio, Bruno Astorre, a margine della riunione dimaggioranza che sta per iniziare in Regione sulle dimissioni d Piero Marrazzo.

Dimisioni Marrazzo: Montino, dimissioni efficaci da domani

Roma (27/10/2009) - "Le dimissioni diventeranno formalmente efficaci da domani". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino a margine delle riunioni di
Giunta e maggioranza che stanno per iniziare in Regione sul caso Marrazzo. Il vicepresidente che fa riferimento al regolamento della Regione che prevede che "l'esistenza di una causa di cessazione dalla carica di presidente della Regione" venga "dichiarata con proprio decreto dal presidente del consiglio regionale", organo che si riunirà domani a mezzogiorno.
"E' una vicenda molto triste - ha aggiunto Montino - lui si é dimesso perché il suo stress, il suo malore, il suo malessere, sono veramente forti. Siamo di fronte ad un impedimento che non è temporaneo ma si va consolidando come un impedimento più lungo". Montino si è augurato che Piero Marrazzo "si rimetta presto, per fortuna la sua famiglia lo sta sorreggendo e penso che riuscirà a recuperare".
Il vicepresidente della Regione ha infine auspicato "che il dibattito politico di domani non entri ancora una volta sulla vicenda personale di Marrazzo, perché lui ha avuto la dignità e la forza di fare un passo indietro su vicende che non riguardano la Regione ma la sfera personale. Lui l'ha fatto e non dico altro".
www.provincialatina.tv

lunedì 26 ottobre 2009

Destra, sinistra, centro? No extraparlamentare

Il degrado della politica e della società, deriva dalla televisione o ne è la causa? I partiti non esistono più, visto che si fondano sui predellini, cancellandone 2 (o più cosa importa?), che non si fanno congressi o se si fanno sono solo pubblicità commerciale o campagna elettorale o entrambe.
Non si parla più di soluzioni praticabili, sostenibili, ma di slogan pubblicitari.
La cronaca non esiste più sospesi tra dichiarazioni improbabili dei soliti, secondo il solito schema del “panino”, l’informazione è stata sostituita da “note pubblicitarie”, le inchieste non le vogliono in tribunale figuriamoci in tv, il contraddittorio è una finzione.
Non si fanno interviste, si sdraia uno stuoino, tengo famiglia.
E’ stata la politica che ha degradato la società e le istituzioni o il contrario oppure lo hanno fatto insieme?
Ha importanza?
Di certo la maggioranza degli italiani non si sente rappresentata da chi li amministra (si fa per dire) e governa (idem), visto che vota il 60/70% degli aventi diritti e che di questi il 40/50% vota per chi si sente unto ed eletto pur non essendo stato votato.
Percentuale votanti, politiche 2008, 80%, schede nulle 4,82%, percentuale partiti presenti in parlamento rispetto agli elettori 68,5%, percentuale voti ottenuti dalla maggioranza rispetto agli elettori 35,6%. Quindi quasi 6,4 italiani maggiorenni su 10 non hanno votato per la “maggioranza”.
(Pdl 46,8%, PD-idv 37,6%, udc 5,62).

Quindi con la preferenza e il sostegno o il voto del 30/35% degli aventi diritto al voto si fanno leggi, spesso discutibili, discusse e annullate per favorire pochi (a danno dei molti?).
Questo significa che entrando in parlamento partiti che prendono la somma di circa il 75% dei voti aventi diritti, abbiamo che i partiti rappresentati in parlamento hanno ottenuto circa il 50% dei voti degli aventi diritto.
Restano fuori dal parlamento le scelte o le preferenze del 50% degli italiani aventi diritto (anche le mie).
Cioè la metà degli italiani, probabilmente, non è di destra, di sinistra o di centro.
Forse lo è stata ma di certo oggi non lo è.
E speriamo che si torni alla politica tra festini e droga, tra escort e coca.

domenica 25 ottobre 2009

tra fasce frangivento e maltempo

le fasce frangivento hanno una grande importanza per la pianura pontina svolgendo varie funzioni, rinfrescare strade, assorbire l’acqua, rendere meno potente e dannosa l’azione del vento.

Però, per le loro caratteristiche, possono diventare pericolosi, specialmente se non si ha cura di loro come dovrebbe essere per tutti gli esseri viventi, a seconda delle caratteristiche.

Così cadono e possono colpire persone, automezzi, fabbricati, linee telefoniche ed elettriche.

Grazie poi all’effetto serra e al divenire della nostra situazione meteorologica sempre più instabile e soggetta ad eventi forti e improvvisi con precipitazioni concentrate e abbondante e con trombe d’aria.

Spesso per la caduta di alberi o rami non si può certo parlare di fatto improvviso o imprevisto.

Ma come qualcuno ha detto per il disastro di Messina “ce lo aspettavamo”.

Nella nostra pianura si può fare quello che a Messina non è stato fatto, cioè prevenire?

Far intervenire enti e istituzioni competenti prima che accadano altri danni e incidenti?

A leggere alcune notizie dei giorni scorsi, in corrispondenza dell’ennesima abbondante precipitazione, prevista e temuta, non sembra ci sia qualcuno che sia intervenuto per prevenire.

Difatti si legge “piovono rami”, “eucalipti abbattuti dal vento”, “strade e località in tilt”, “il comune (di Pontinia) contro il Consorzio (di Bonifica dell’Agro Pontino)”.

Eppure sono situazioni che, come detto, si conoscono, ci sono rami e alberi pericolanti, per esempio, sulla Migliara 47 a Pontinia ma nessuno sembra intervenire.

Scommettiamo che se succede un incidente o mancato incidente ci sarà il solito: “la competenza non è nostra” oppure “non abbiamo risorse e mezzi” e anche “i finanziamenti non ci sono”?

Basterebbe potare i rami pericolanti, tagliare gli alberi che ne presentano le condizioni di pericolo per farli ricrescere e soprattutto controllarli, magari leggendo le segnalazioni dei cittadini tirandole fuori dal “cassetto”.

Giorgio Libralato

sabato 24 ottobre 2009

rifiuti, oltre discariche e inceneritori, c’è la raccolta differenziata

Il tema dei rifiuti dopo 30 anni di proposte degli ambientalisti in Italia e in provincia di Latina è ancora lontano da una soluzione.
Anzi in provincia di Latina, stando alle notizie degli organi di informazione, pare siamo sospesi nel medioevo culturale e politico, tra malaffare, denunce, arresti, indagini e disorganizzazione e improvvisazione.
Dopo oltre 20 anni di situazioni denunciate periodicamente relative alla discarica, tra presenze inquinanti, pare denunciate da alcuni pentiti di associazioni malavitose degli anni 90 nell'area S0 della discarica, la zona sotto la quale l'Arpa Lazio ha recentemente accertato l'esistenza di masse metalliche.
Non solo ci sono notizie di ulteriori arresti che coinvolgerebbero anche un esponente della stessa discarica in altre indagini in corso di questi giorni, tra notizie di navi dei veleni e indagini della bicamerale, presieduta dal senatore Pecorella (oltre che di tutti gli enti di controllo) che sarà a nella discarica di Latina per verificare connessioni con lo smaltimento di fusti tossici.
Quindi anche Prefettura e Regione Lazio si sono attivate sulla questione.
Nonostante tutto, il commissariamento della provincia di Latina durato 5 anni (promosso dalla giunta “amica” di Storace) si è concluso lo scorso anno, ma anche non sembra vi siano iniziative idonee a risolvere il problema.
Addirittura si avvia l’ampliamento della discarica esistente, senza tenere conto delle ennesime sanzioni della comunità europea per aver disatteso ancora una volta le direttive condivise.
Pare evidente l’incapacità o l’impossibilità di adottare le uniche soluzioni logiche, tecniche, economiche, imprenditoriali, occupazionale idonee e non il solito rinvio.
Che la discarica non sia la soluzione del problema rifiuti lo sanno pure i bambini, dall’inquinamento, alle azioni criminali (che come abbiamo visto sopra sembrano costanti), all’impossibilità di trovare nuove zone, tolte all’agricoltura o a qualsiasi altra ragionevole destinazione, per farne discarica.
Cioè la dichiarazione del fallimento dell’umanità.
Che nemmeno l’incenerimento dei rifiuti sia la soluzione, oltre ai bambini, lo sanno anche gli industriali, gli imprenditori o di coloro che oggi si dichiarano tali.
Lasciando, perdere per un attimo le questioni sanitarie e ambientali, l’aumento di tumori, di malattie cardiache, le nanopolveri e particelle, la diossina, sappiamo che solo il 35% circa dei rifiuti può essere bruciato per produrre energia.
Altrettanto l’energia prodotta è pari a circa il 30% di quella che serve per alimentare i bruciatori.
Poi il 30% dei rifiuti bruciati diventano rifiuti speciali che vanno smaltiti in un'altra discarica.
Negli Stati Uniti, che gli inceneritori li hanno abbandonati da un decennio, sostituendoli con la raccolta differenziata, ormai nessun imprenditore è così folle da proporli.
A meno di non arrivare nel Bel Paese dove, nonostante le sanzioni della comunità europea, usano gli incentivi che dovrebbero finanziare le energie naturali e rinnovabili (il Cip 6) per costruire inceneritori.
Se venisse costruito un inceneritore per la provincia di Latina questo costerebbe circa 800 € per ogni persona, circa 3.000 € per famiglia e si darebbe lavoro a circa 30/50 persone.
Attuare invece la raccolta differenziata costa circa 30 € a persona (il 3,75% dell’inceneritore), si possono ridurre i costi a carico dei comuni di circa il 20% (quindi anziché pagare una bolletta dei rifiuti 100 € la pago di 80 €), e si ottengono risorse (materie prime seconde da destinare a nuovi prodotti), si risparmia energia e si aumentano i posti di lavoro.
Solo per la raccolta differenziata in provincia di Latina si può arrivare a circa 500/800 nuovi posti di lavoro (anziché 30/50), mentre le nuove attività (di riciclo e produzione di nuovi oggetti derivanti dal riciclo) potrebbero costituire circa 1000 nuovi posti di lavoro.
Cosa pensano invece gli attuali amministratori?
Secondo le linee programmatiche del secondo mandato 2009-2014 del Presidente Armando Cusani (di cui si riporta di seguito per esteso l’intera parte del programma relativa ai rifiuti)
Per quanto ai rifiuti tre saranno gli assi portanti della nostra azione:
• La riduzione del conferimento in discarica;
• L’incentivazione della raccolta differenziata;
• La valorizzazione dei rifiuti.
Qual’era invece il programma del candidato a presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo nel 2005 (di cui si riporta di seguito per esteso l’intera parte del programma relativa ai rifiuti)?
“Alle raccolte tradizionali (vetro, plastica, carta, alluminio) deve essere necessariamente affiancata la raccolta del rifiuto organico compostabile e si devono avviare raccolte differenziate presso le grandi utenze. Si tratta, più in generale, di innescare un circuito intelligente del recupero, capace di dare sbocchi al materiale raccolto per risparmiare materia prima, capace di stimolare una nuova imprenditorialità amica dell’ambiente.
L’obiettivo del 35% di raccolta differenziata prevista dalla legge è da raggiungere e superare
con un sistema capillare e dettagliato di raccolta con l’impiego delle migliori tecnologie.
99Attivazione di piani straordinari finalizzati a garantire la riduzione e riciclaggio. Innovare, innovare, innovare.
Nel trattamento dei rifiuti occorre superare rapidamente il sistema in discarica ed i suoi pesanti impatti sul suolo, sull’aria e sull’acqua.”
Riusciranno i presidenti Cusani e Marrazzo a risolvere il problema rifiuti o continueranno a rimandare a chi verrà dopo di loro?
E’ sufficiente il loro programma? I due programmi sembrano in contraddizione tra di loro.
Pontinia 24 ottobre 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

le linee programmatiche del secondo mandato 2009-2014 del Presidente Armando Cusani
Per quanto ai rifiuti tre saranno gli assi portanti della nostra azione:
• La riduzione del conferimento in discarica;
• L’incentivazione della raccolta differenziata;
• La valorizzazione dei rifiuti;
Continueremo le politiche di incentivazione della raccolta differenziata che premino i comuni ed i comportamenti virtuosi, lo faremo chiedendoci quali altre azioni possono essere messe in campo per migliorarci, nella consapevolezza che il recupero della materia di per sé spesso e volentieri non risulta economicamente svantaggioso e per essere veramente efficace richiede costi molto elevati.
Compendiare gli aspetti economici immediati in un bilancio più globale dovrà essere un nostro obiettivo per evitare che questi costi siano riversati sui cittadini. Per questo, oltre alla raccolta differenziata si definiranno le capacità di smaltimento connesse alla termovalorizzazione, individuandone la tipologia e le localizzazioni in grado di garantire alla nostra Provincia la continuità delle possibilità di smaltimento e l’indipendenza della tariffa, che noi immaginiamo sociale e non dettata dalle logiche dei gestori degli impianti romani.
Consideriamo questo un obiettivo primario e vogliamo farlo dialogando con i comuni, le società di gestione, le associazioni della società civile, tutti coloro che hanno idee innovative da proporre.
IL NOSTRO OBIETTIVO
• dar corso al potenziamento del servizio di raccolta differenziata attraverso incentivi economici a favore dei Comuni con fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Latina);
• proseguire ed implementare la campagna di forte sensibilizzazione dei cittadini all’uso della raccolta differenziata;
• realizzare un polo industriale costituito da un impianto di selezione e da un contiguo impianto di termovalorizzazione del CDR c/o frazione secca per il recupero energetico;
• concretizzare la realizzazione di stazioni di trasferenza, trasporto dei rifiuti dalle stesse al polo industriale, in modo da realizzare un sistema di trasporto centralizzato e baricentrico rispetto ai Comuni in essa afferenti;
• procedere alla chiusura definitiva delle attuali discariche di Borgo Montello ed alla bonifica delle stesse, anche attraverso il recupero dei rifiuti in essa presenti, oltre che alla riqualificazione urbana dell’area ed all’individuazione di forme di ristoro per il territorio che ha subito per anni tale servitù;
• combattere l’inquinamento elettromagnetico attraverso l’adozione di un Piano delle Antenne
• prevedere forme di mitigazione ambientale e forme di compensazione per Comuni più esposti all’impatto ambientale dell’impiantistica necessaria a dar vita al predetto sistema.

Dal programma elettorale del candidato a presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo
Raccolta differenziata si, discariche no, rifiuti pericolosi no
In questo contesto la raccolta differenziata dovrebbe essere potenziata vigorosamente.
In tale campo siamo veramente indietro: i sestultimi in Italia, tra Calabria e Campania:
sono i dati del Ministero dell’economia e delle finanze a dirlo. Questo è un passaggio cruciale, se vogliamo avvicinarci ad una gestione europea dei rifiuti e se vogliamo occuparci veramente dell’ambiente. Alle raccolte tradizionali (vetro, plastica, carta, alluminio) deve essere necessariamente affiancata la raccolta del rifiuto organico compostabile e si devono avviare raccolte differenziate presso le grandi utenze. Si tratta, più in generale, di innescare un circuito intelligente del recupero, capace di dare sbocchi al materiale raccolto per risparmiare materia prima, capace di stimolare una nuova imprenditorialità amica dell’ambiente.
L’obiettivo del 35% di raccolta differenziata prevista dalla legge è da raggiungere e superare
con un sistema capillare e dettagliato di raccolta con l’impiego delle migliori tecnologie.
99Attivazione di piani straordinari finalizzati a garantire la riduzione e riciclaggio.
Incremento e massimo utilizzo dell’attuale impiantistica.
Innovare, innovare, innovare.
Nel trattamento dei rifiuti occorre superare rapidamente il sistema in discarica ed i suoi pesanti impatti sul suolo, sull’aria e sull’acqua.
Nel trattamento e selezione dei rifiuti va ridotta il più possibile la quota finale da smaltire.
Bisogna realizzare impianti e usare nuove tecnologie che riducano gli impatti ambientali per lo smaltimento dei rifiuti residuali, che vadano oltre impianti basati su tecnologie rilevatesi superate e obsolete.
Il problema del trattamento dei rifiuti speciali pericolosi è un tema che necessita di un forte impegno diretto della Regione. Nel Lazio non esistono impianti di trattamento o smaltimento dei rifiuti ma solo pochi ed insufficienti centri di stoccaggio provvisorio che inviano i rifiuti in impianti del Nord Italia o addirittura all’estero: i costi sono insopportabili, l’affidabilità del processo dubbia. Questo è un punto da cambiare intervenendo con una programmazione che andrà svolta con le associazioni di categoria degli industriali per verificare la qualità e la quantità dei rifiuti da trattare e, successivamente decidere, all’interno di un tavolo con le Associazioni Industriali e Artigianali Regionali, quale tipo di soluzione sia più razionale.
Infine, vi è la questione della gestione dei rischi di incidenti rilevanti (Direttiva Seveso 1 e 2). La Regione deve approvare finalmente una legge in questo senso.
In questi anni la questione dei rifiuti nella nostra Regione è andata assumendo sempre più il carattere dell’emergenza a causa anche del regime di commissariamento che ha bloccato ogni iniziativa da parte degli enti territoriali e annullato la partecipazione democratica.
E’ necessario uscire pertanto dal regime commissariale.
E’ necessario riformulare il piano regionale dei rifiuti con le seguenti linee:
Incentivare la politiche di riduzione della produzione dei rifiuti: interventi sulle imprese affinché producano materiali in tutto o in parte riciclabili; accordi con le grandi reti distribuzione per ridurre la quantità d’imballaggi primari e disincentivare l’usa e getta;
Raccolta differenziata per portare ogni Comune del Lazio a superare la quota del 35%;
Realizzare impianti e usare nuove tecnologie che riducano gli impatti ambientali per lo smaltimento dei rifiuti residuali e che vadano oltre impianti basati su tecnologie rilevatesi superate e obsolete;
Favorire l’aggregazione delle gestioni in capo a imprese affidabili;
Riutilizzare materiali e oggetti attraverso un Piano per l’incentivazione alle imprese che operano nel settore del riuso dei materiali;
Attivazione di piani straordinari finalizzati a garantire la riduzione e il riciclaggio, con incremento e massimo utilizzo dell’attuale impiantistica.
Legge Regionale sulla gestione dei rischi di incidenti rilevanti.

venerdì 23 ottobre 2009

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Trasco, quale futuro?

TRASCO, verso un possibile scioglimento.http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/23_10_2009/pag25sabaudia.pdf
In occasione della presentazione ufficial del nuovo amministratore unico della multiservizi Trasco, il Sindaco Eligio Tombolillo ha detto che nel 2011, quando entreranno in vigore nuove regole nella gestione delle società partecipate, il
Comune potrebbe decidere lo scioglimento della Trasco ed esternizzare quindi, i servizi cittadini che essa attualmente svolge per conto del comune trasporto alunni ,
mense scolastiche raccolta rifiuti solidi urbani e cura dell'arredo urbano. Il vicesindaco Luigi Subiaco ha ridimensionato la situazione precisando che lo scioglimento della multiservizi si potrebbe verificare solo nel caso di splafonamento dei parametri finanziari ora vigenti. Al neo amministratore raccomanda
di fare riferimento direttamente ai capisettori nello svolgimento del suo incarico
onde evitare sovrapposizioni e confusioni di ruoli, come si è verificato in passato. Da parte sua il nuovo amministratore Sebastiano Gobbo, si è impegnato a rivedere l'organico esistente alla luce dei nuovi impegni che attengono ai servizi emergenti, tra cui spicca la raccolta differenziata dei rifiuti e il contenimento delle spese. Successivamente Tombolillo ha sottolineato che la gestione Trasco, nel 2008 si è chiusa con un disavanzo di 60mila euro e che nel primo semestre 2009, è proseguito il trend negativo calcolabile in circa 40mila euro. Per questo ha raccomandato all'amministratore e ai lavoratori presenti nella sala del teatro Fellini di considerare la Trasco come «cosa loro» da gestire cioè con «impegno e rigoroso
impiego degli strumenti di lavoro facendo ciascuno la propria parte per il
bene di tutti». Il primo cittadino ha concluso ribadendo che per ora non ci saranno aumenti di tariffe sui servizi espletati dalla Trasco. Insomma per ora non ci sono decisioni definitive ma fra poco più di un anno la situazione per quanto riguarda i servizi Trasco potrebbe cambiare radicalmente, del resto la volontà dell’amministrazione comunale sembre avere già preso una direzione più o meno
definita.
Antonella Subiaco

giovedì 22 ottobre 2009

A proposito dei disagi per i lavori sulla SS 156

Le cronache locali ci riportano i disagi provocati dalla SS 156.
Qualche anno fa, evidentemente per intercessione di qualche politico o persona importante, il traffico pesante veniva interdetto (giustamente) nell’abitato di Sezze Scalo.
Il problema era che questo aggravava il traffico sull’Appia nel tratto compreso tra la Storta di Sezze (Borgo Faiti Migliara 43) e Ponte Maggiore (migliara 58) per un tratto di circa 23 km aumentando il percorso dei mezzi pesanti quindi di 46 km.
In un tratto dell’Appia dove in un anno si sono verificati 7 incidenti mortali, altrettanto nei primi 13 mesi di apertura della superstrada.
Né l’Appia né la superstrada Terracina – Frosinone erano (e sono) adatte per sopportare questo aggravio di traffico.
Tanto è vero che questo ha comportato la chiusura dell’Appia per rifare il sottofondo.
La chiusura dell’Appia ha provocato lo stesso danno sulla via Lungo Botte.
Più o meno lo stesso sta avvenendo da mesi per la chiusura della SS 156 attualmente in atto tra Ceriara (Migliara 47) e Sezze Scalo.
Il traffico deviato aumenta il percorso anche di decine di km e soprattutto usa strade (via del Murillo, via Migliara 46, 47 e 48) non adatte con buche che sono diventate voragini e pessime condizioni generali.
Arrivando al semaforo della Migliara 47, da monte verso mare, all’Appia si trova un autentico tappo con file anche di mezzo km.
Un pomeriggio di 2 settimane fa ero in coda, per percorrere 400 m ho impiegato 8 minuti, alla media di 50 m al minuto, in un’ora avrei percorso 3 km, cioè meno veloce di una processione, ma anche di una persona che pratica il nuoto, per non parlare di biciclette o cavalli.
Questa situazione innervosisce, causa stress, provoca manovre azzardate e incidenti ricorrenti.
Questa mattina dalle 8 vedo sulla Migliara 47 (direzione Priverno dall’Appia, in quel tratto la sede stradale divide i comuni di Pontinia e Sezze) traffico bloccato con l’arrivo e la partenza di vari mezzi di soccorso.
Spero anzitutto che non sia successo nulla che tutto torni in ordine al più presto e senza danni.
Però mi pare l’ennesimo disastro o incidente annunciato, magari qualcuno dirà agli organi di informazione, come è stato per esempio a Messina, “lo avevamo previsto”.
Cosa fare per prevenirli?
Sicuramente usare il buon senso.
Per esempio utilizzando gli organi di informazione anziché per la continua e ininterrotta campagna elettorale per dare consigli utili ai malcapitati viaggiatori.
Poi dotare le strade di una segnaletica decente e degna di una paese civile.
Alla fine elaborare un piano del traffico reale e proporre soluzioni alternative su strade decenti.
Giorgio Libralato

mercoledì 21 ottobre 2009

eco idee per la città premiati studenti Pontinia

Sono state premiate questa mattina nella Centrale di Montalto di Castro, le scuole del Lazio vincitrici dell’edizione 2008 – 2009 di Playenergy dal tema “Cercasi Eco-idee per la tua città” . I riconoscimenti sono stati consegnati oggi dagli Assessori Vittorio Renzi e Gabriele Rossi del Comune di Montalto di Castro, da Cesare Cianfana in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Viterbo e da Marco Favilla Responsabile della Centrale Alessandro Volta. Nel Lazio il progetto ha coinvolto 17mila studenti per un totale di 850 kit distribuiti. Vincono le scuole di Viterbo, di Acquapedente e di Pontinia.
Con PlayEnergy, Enel si distingue come prima società multinazionale in grado di proporre un programma educativo di portata internazionale e si conferma attenta al mondo della scuola e a quello della scienza, contribuendo a far incontrare questi due universi, spesso troppo distanti. Tra i paesi coinvolti nel progetto di Enel dedicato agli studenti ci sono Bulgaria, Cile, Costa Rica, Grecia, Guatemala, Panama, Romania, Russia, Slovacchia e Stati Uniti.
PlayEnergy, infatti offre agli studenti di tutti i paesi coinvolti, un’occasione formativa privilegiata e originale, in quanto apre per loro le porte del mondo dell’energia e della scienza, raccontando il percorso dell’elettricità dalle centrali alle nostre case, passando per la storia, i personaggi e le scoperte scientifiche che hanno permesso lo sviluppo di tutte le tecnologie che utilizziamo oggi.
Gli insegnanti e gli studenti hanno a disposizione un kit didattico gratuito, differenziato per le varie fasce di età, identificate dalle taglie L, XL, XXL dove sono illustrati gli aspetti fondamentali del sistema energia. Un occhio di riguardo viene riservato al tema, sempre più attuale delle emissioni di CO2, dell’efficienza energetica e dalla sostenibilità, come traguardo per il singolo ma, anche e soprattutto per la collettività e il progresso comune. Partendo da esperimenti concreti inventati da scienziati famosi, i materiali didattici del kit, aiutano i ragazzi ad avvicinarsi alle “scienze” non come a qualcosa di astratto, bensì come a qualcosa da applicare nella vita quotidiana e che migliora lo stile di vita.
Oltre al kit, il progetto si avvale di un nuovo sito www.playenergy.enel.com che veicola lo spirito internazionale dell’iniziativa creando una grande community dell’energia e della scienza. Il sito, con una veste grafica dinamica e accattivante, si compone di spazi dedicati per ogni progetto nazionale e favorisce gli scambi interculturali e internazionali con tanti nuovi strumenti che lo rendono un vero e proprio portale dell’edutainement, una nuova forma di intrattenimento finalizzata sia ad educare sia a divertire. http://www.latina24ore.it/altre-notizie/4967-eco-idee-per-la-citta-premiati-gli-studenti-di-pontinia.html

martedì 20 ottobre 2009

acqualatina, come ha votato il comune di Pontinia

mercoledì 4 marzo 2009
Come ha votato il Comune di Pontinia nelle Conferenze dei Sindaci
Conferenza dei Sindaci del 04/03/2009
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 7
Chiarimenti e controdeduzioni dell’A.T.O. N. 4 alla lettera del Direttore del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio prot. n. 2228/02/01 del 04/12/2008
Il Sindaco durante la discussione dichiara di condividere la posizione della Regione Lazio e di non condividere la ricostruzione del Presidente Cusani.
Esprime il proprio dissapore nei confronti della gestione di Acqualatina nel proprio territorio perché non ha visto nessun miglioramento del servizio rispetto agli standard con i quali aveva consegnato il servizio al gestore unico.
Sottolinea inoltre che legge continuamente sulla stampa notizie di clientelismo da parte di Acqualatina che non gli piace leggere.
E’ preoccupato delle continue modifiche fatte dalla Conferenza dei Sindaci senza passare per i Consigli Comunali.
Nel momento della votazione esce dall’aula e non prende parte alla votazione.
Conferenza dei Sindaci del 23/02/2009
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 2
Azioni intraprese dall’Autorità d’Ambito a tutela dei Comuni dell’A.T.O. N. 4 - Integrazioni all’elenco, approvato con Atto N. 6 della Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia del 22/12/2008
ATTO N. 3
Correzioni errori materiali al Regolamento del S.I.I. approvato dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti di Provincia in data 12/12/2008 con Atto N. 4
ATTO N. 4
Conto Consuntivo es 2008 e Conto Preventivo 2009, della S.T.O. dell’A.T.O. N. 4 - Latina. Approvazione
Conferenza dei Sindaci del 22/12/2008
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 6
Azioni intraprese dall’Autorità d’Ambito a tutela dei Comuni dell’A.T.O. N. 4. Determinazioni e precisazioni in riferimento alla L. R. n. 6/1996
ATTO N. 7
Informativa del Dirigente della S.T.O. dell’ATO N. 4, sulla situazione del contenzioso ATO N. 4 - Consorzi di Bonifica. Presa d’Atto.
ATTO N. 8
Accordo diretto con gli Enti Finanziatori del SII dell’ATO4 Lazio Meridionale Latina. Approvazione
Conferenza dei Sindaci del 12/12/2008
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 1
Protocollo d’intesa per la realizzazione delle opere individuate dalla Delibera di Giunta Regionale n. 668 del 3 agosto 2007 nell’ATO4 "Lazio Meridionale - Latina" - Approvazione
ATTO N. 2
Modifica del Piano degli interventi deliberato dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’A.T.O. N. 4 con Atti N. 8 del 12/07/2004 e N. 6 del 14/07/2006 allegato C2 - Dettaglio delle opere per Comune. Approvazione
Conferenza dei Sindaci del 01/12/2008
Conferenza rinviata per mancanza numero legale
Conferenza dei Sindaci del 08/05/2007
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 1
STO Consuntivo 2006 e Preventivo 2007
Vota contro la deliberazione.
ATTO N. 2
Regolamento acque reflue smaltite tramite bottino ad AQL
Vota a favore della deliberazione.
ATTO N. 3
Nuovo regolamento OTUC
Vota a favore della deliberazione.
ATTO N. 4
Relazione STO su impianti di DEPURAZIONE
Nel momento della votazione risulta assente.
Conferenza dei Sindaci del 14/07/2006
Il Comune di Pontinia (Comm. Prefet. Amato Caterina) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 4
Nomina dell’ufficio di Presidenza.
ATTO N. 5
Discussione e determinazione sui principi generali dell’articolazione tariffaria binomia.
ATTO N. 6
Oggetto: Revisione del PIANO e approvazione Articolazione tariffaria anno 2006
ATTO N. 7
Approvazione Conto Consuntivo es. 2005 e Conto Preventivo 2006, della S.T.O. dell’A.T.O. N. 4 - Latina.
Conferenza dei Sindaci del 10/07/2006
Il Comune di Pontinia (Comm. Prefet. Amato Caterina) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 1
Nomina dell’Ufficio di Presidenza. Rinvio.
ATTO N. 2
Discussione e determinazione sui principi generali dell’articolazione tariffaria binomia. Rinvio.
Discussione rinviata
ATTO N. 3
Articolazione tariffaria anno 2006 - Illustrazione. Rinvio.
Discussione rinviata
Conferenza dei Sindaci del 06/12/2005
Il Comune di Pontinia (Sindaco Mochi Giuseppe) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 13
Seduta deserta
Conferenza dei Sindaci del 05/10/2005
Il Comune di Pontinia (Sindaco Mochi Giuseppe) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 10
Specifiche di definizione sulle manutenzioni straordinarie.
ATTO N. 11
Regolamento per l’esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nell’ATO n. 4.
ATTO N. 12
Approvazione Conto Consuntivo es. 2004 e Conto Preventivo 2005, della S.T.O. dell’A.T.O. N. 4 - Latina.
Conferenza dei Sindaci del 28/09/2005
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Mochi Giuseppe, era presente.
ATTO N. 5
Articolazione tariffaria - indirizzi e tariffa 2005.
Interviene il Sindaco di Pontinia, Mochi, rilevando che la discussione di questi mesi è stata proficua: respinge le accuse contenute nel documento elaborato dai Sindaci di centro sinistra. Osserva che sia le forze politiche di centro sinistra che le forze politiche di centro destra hanno in questi mesi avviato un dibattito interno, arrivando alla sintesi che oggi è riportata in questa Conferenza. La proposta di un Comitato tecnico è una garanzia per tutti. Spera che tutti i Comuni dell’Ambito approvino la proposta presentata, al di là delle divisioni politiche, e si dichiara disponibile a considerare eventuali concrete proposte alternative, volte alla soluzione dei problemi.
Emendamento proposto dal Comune di Cori
Vota contro l’emendamento del Comune di Cori
L’emendamento è respinto
Votazione dell’ordine del giorno
Vota a favore la deliberazione.
ATTO N. 6
Istituzione del Comitato paritetico di cui all’accordo relativo al punto l).
Vota a favore la deliberazione.
ATTO N. 7
Specifiche sul servizio di trattamento delle acque reflue conferite tramite autobotti.
Vota a favore la deliberazione.
ATTO N. 8
Articolazione quota di tariffa per i servizi di fognatura e depurazione gli scarichi industriali.
Vota a favore la deliberazione.
ATTO N. 9
Tariffa per la vendita di acqua all’ingrosso.
Vota a favore la deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 14/06/2005
Rinviata - Argomento o.d.g. rinviato all’atto n. 5 del 28/09/05
Conferenza dei Sindaci del 30/05/2005
Rinviata - Argomento o.d.g. rinviato all’atto n. 5 del 28/09/05
Conferenza dei Sindaci del 27/05/2005
Rinviata - Argomento o.d.g. rinviato all’atto n. 5 del 28/09/05
Conferenza dei Sindaci del 25/05/2005
Rinviata - Argomento o.d.g. rinviato all’atto n. 5 del 28/09/05
Conferenza dei Sindaci del 15/12/2004
Il Comune di Pontinia (Sindaco Mochi Giuseppe) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 10
Modifica del regolamento per l’uso improprio della risorsa idrica e proroga al 28/02/2005.
ATTO N. 11
Precisazioni sul miglioramento dell’efficienza della società Acqualatina S.p.A (art. 6 D.M. 01.08.1996).
ATTO N. 12
Precisazioni sui mutui contratti dai Comuni in ammortamento da parte di Acqualatina S.p.A.
ATTO N. 13
Variazioni al Programma degli interventi per i Comuni di Cori e Sermoneta.
Conferenza dei Sindaci del 12/07/2004
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal consigliere Filiberto Scirocchi (delegato dal Sindaco Mochi Giuseppe), era presente.
ATTO N. 8
Programma degli Interventi - aggiornamento tecnico 2004.
Votazione dell’emendamento presentato dal Comune di Cori
Vota contro l’emendamento.
L’emendamento viene respinto.
Votazione dell’emendamento presentato dal Comune di Giuliano di Roma
Vota a favore del’emendamento.
L’emendamento viene approvato
Votazione dell’argomento all’ordine del giorno così come emendato
Vota a favore della deliberazione.
ATTO N. 9
Proroga del termine di autodenuncia per il Comune di Aprilia al 31/12/2004 (uso improprio della risorsa idrica).
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 28/04/2004
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal consigliere Filiberto Scirocchi (delegato dal Sindaco Mochi Giuseppe), era presente.
ATTO N. 6
Approvazione dei Conti: consuntivo es. 2003 e preventivo 2004 della S.T.O.
Nella votazione si è astenuto.
ATTO N. 7
Regolamento dell’Organismo di Tutela degli Utenti e Consumatori dell’A.T.O. N. 4 - Latina.
Nella votazione si è astenuto.
Conferenza dei Sindaci del 16/04/2004
Il Comune di Pontinia (Sindaco Mochi Giuseppe) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 4
Articolazione tariffaria - indirizzi e tariffa 2004 - determinazioni.
Votazione per la proposta del Sindaco di Roccasecca dei Volsci per fare interventi limitati di cinque minuti.
Votazione per rinviare l’aggiornamento della seduta al mercoledì successivo
ATTO N. 5
Regolamento per l’uso improprio della risorsa idrica.
Conferenza dei Sindaci del 15/04/2004
Il Comune di Pontinia (Sindaco Mochi Giuseppe) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 3
Rendiconto degli investimenti 2003. Articolazione tariffaria - Indirizzi e tariffa 2004 - Determinazioni.
A seguito del mancato raggiungimento del numero legale della seduta, la votazione non risulta valida.
Conferenza dei Sindaci del 07/04/2004
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal consigliere Filiberto Scirocchi (delegato dal Sindaco Mochi Giuseppe), era presente.
ATTO N. 2
Dichiarazione di seduta deserta per mancato raggiungimento del numero legale.
Seduta rinviata per il mancato raggiungimento del numero legale.
Conferenza dei Sindaci del 31/03/2004
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Mochi Giuseppe, era presente.
ATTO N. 1
Relazione della S.T.O. dell’A.T.O. N. 4.
Votazione per la proposta del Sindaco di Roccasecca dei Volsci per fare interventi limitati di cinque minuti.
Vota contro la deliberazione.
Votazione per rinviare l’aggiornamento della seduta al mercoledì successivo
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 03/12/2003
Il Comune di Pontinia (Sindaco Mochi Giuseppe) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 4
Struttura tariffaria - Indirizzo tariffa 2004.
Espressione di gradimento ai sensi dell’Art. 29 della convenzione di gestione (vendita quota di partecipazione dell’acquedotto Pugliese Spa ad ENEL Hydro Spa)
Modifica degli art. 12 e 13 della convenzione di cooperazione.
Conferenza dei Sindaci del 23/04/2003
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 3
Ufficio Presidenza: Approvazione regolamento e costituzione.
Conferenza dei Sindaci del 19/02/2003
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 2
Capitalizzazione di Acqualatina Spa e utilizzo canone concessorio del S.I.I. nell’Ato4 - Latina
SINDACO PONTINIA: Io sono penso tra i pochissimi Comuni che non hanno firmato ancora l’accordo davanti al notaio quello firmato tra la stragrande maggioranza dei Sindaci il 25 luglio, processione a parte, potevamo firmarlo anche il giorno dopo o altri giorni però non siamo mai stati convinti di questo processo messo in atto e l’abbiamo e è stato esternato anche nelle varie conferenze fatte nel passato che Pontinia ha espresso voto contrario proprio per questo meccanismo che oggi anche la proposta dell’onorevole Zaccheo va a correggere certe storture ma quello che noi abbiamo sempre contestato è la bontà di tutto l’impianto, perché? C’è un servizio con un determinato costo che oggi tutti i Comuni, chi più e chi meno hanno, nel momento in cui si cambia e sembra che anche la Legge deve essere cambiata a quello che mi risulta perché non è una Legge precisa, quando si cambia e si va in una nuova procedura bisogna vedere i costi e i benefici, Pontinia da un’analisi fatta sembra che i costi aumentano e i benefici non ci sono o i benefici sono minimi, questo è quello che noi diciamo, siamo contrari, e saremo contrari in tutte le sedi cioè ovviamente la conferenza dei Sindaci non avrà l’appoggio di Pontinia perché è un qualcosa molto costoso, è un qualcosa che non darà una garanzia. A quanto mi risulta anche la tariffa base durante la gara d’appalto oggi non è più quella tariffa ma addirittura si parla che dovrebbe superare l’Euro, questa è una cosa veramente assurda, che cosa vado a dire ai miei cittadini di Pontinia e gli altri Sindaci ai propri cittadini? Quanto costa questo servizio? Quanto costa l’acqua al metro cubo? Penso che questa è una cosa importantissima, se riusciamo a risolvere questo dilemma sicuramente faremo un qualcosa di utile ai nostri cittadini altrimenti faremo un carrozzone che i nostri cittadini dovranno pagare veramente cara, e questo non troverà l’assenso del Comune di Pontinia, grazie.
Il Presidente Martella pone all’approvazione dell’Assemblea il contenuto della mozione d’ordine dell’On. Zaccheo, con gli emendamenti proposti dal Sindaco del Comune di Priverno Renzi e dallo stesso On. Zaccheo,
1) Capitalizzazione della quota pubblica di partecipazione ad Acqualatina S.p.A. fino alla concorrenza di Euro 13.485.722,55 (51% Capitale Sociale). Utilizzo del Canone di Concessione del Servizio Idrico Integrato - Determinazioni su:
a) Delega alla Provincia di Latina dell’incasso di tutto il Canone di Concessione pari a Euro 1.549.371,00 (3 Miliardi);
b) Delega alla Provincia di Latina per contrazione mutuo Cassa DD.PP. in conto Comuni A.T.O. N. 4 - Latina fino alla concorrenza di Euro 13.485.722,55 (51% Capitale sociale); .
Vota contro la deliberazione.
2) Spese di funzionamento della S.T.O. - Conti Consuntivo es. 2002 e Preventivo esercizio 2003 - Determinazioni.
Vota contro la deliberazione.
3) Spese di prima capitalizzazione della Soc. mista Acqualatina S.p.A., relativamente alla quota a carico della parte pubblica, e di funzionamento della S.T.O. - Anticipazione della Provincia di Latina - Determinazioni.
Vota contro la deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 11/02/2003
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 1
Capitalizzazione di Acqualatina Spa e utilizzo canone concessorio del S.I.I. nell’Ato4 - Latina
Seduta rinviata al 19/02/2003
Conferenza dei Sindaci del 02/07/2002
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sig. Antonio Magnarelli (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 4
Emergenza idrica.
Il Presidente "Propongo di modificare la relazione nella seguente mozione di ordine del giorno:
La Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti delle Province dell’A.T.O. N. 4 "Lazio Meridionale - Latina" premesso lo stato di grave emergenza idrica ed al fine di dare concreta soluzione ai numerosi problemi che essa pone, rivolge viva istanza al Presidente del TAR del Lazio - Sezione distaccata di Latina, per ottenere la decisione sul ricorso n. 68/2002 presentato dal RTI con capogruppo Severn Trent Water International Itd, relativo alla GARA per la selezione del socio privato di minoranza della costituenda S.p.A. mista di gestione del S.I.I. nell’A.T.O. N. 4, possibilmente nel mese in corso, senza che ciò possa apparire come interferenza nell’attività sindacale dei Magistrati amministrativi".
Vota a favore della mozione.
Conferenza dei Sindaci del 07/05/2002
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Rag. Antonio Magnarelli (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 3
Costituzione società mista per l’affidamento del S.I.I. nell’ATO4 Latina: Patto Parasociale.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 23/04/2002
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 2
Costituzione società mista per l’affidamento del S.I.I. nell’ATO4 Latina: Patto Parasociale.
Seduta deserta.
Conferenza dei Sindaci del 09/04/2002
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 1
Costituzione società mista per l’affidamento del S.I.I.
"Esame ed approvazione ai sensi del comma 3 dell’art. II della legge 36/94, del "Piano d’ambito definitivo" derivante dall’offerta del R.T.I. G.d.E. e consistente in:
a) Estratto del Programma trentennale degli interventi necessari;
b) Estratto del Piano economico e finanziario trentennale;
c) Estratto del Piano tariffario trentennale;
d) Estratto dei Modello organizzativo e gestionale della costituenda Società mista".
Esame ed approvazione:
a) Regolamento del Servizio Idrico Integrato;
b) della Carta dei Servizi
Esame ed approvazione dell’elenco del personale pubblico trasferito ai gestore
Esame ed approvazione degli schemi definitivi della convenzione di gestione e del relativo Disciplinare tecnico
Esame ed approvazione schemi definitivi Statuto e Patto parasociale relativi alla costituzione della Società mista di gestione del S.I.I. nell’A.T.O. n. 4 - Latina
Il Sindaco di Nettuno propone di votare lo Statuto e di rinviare i Patti parasociali. Il Presidente Martella si dichiara d’accordo su quest’ultima proposta. In conseguenza dichiara che i Patti parasociali sono ritirati dall’esame dell’Assemblea. Pertanto, l’Assemblea è chiamata a votare solo sul seguente argomento:
Esame ed approvazione schema definitivo dello Statuto relativo alla costituzione della Società mista di gestione del SII nell’A.T.O. n. 4 - Latina.
Nomina membri pubblici Consiglio di Amministrazione
Lista di candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione "Acqualatina S.p.A.". (Martella Paride, Renzi Mario, De Angelis Candido, Toselli Sergio, Fazzone Claudio, Cusani Armando, Simeone Giuseppe)
Lista di candidati da nominarsi quali Revisori dei conti di "Acqualatina S.p.A.". (Per i Revisori dei conti effettivi: Rasile Antonio, Massa Giorgio; Revisore supplente: Frasca Mauro).
Esame ed approvazione Conti Consuntivo esercizio 2001 e Preventivo esercizio 2002
spese di funzionamento dello Segreteria tecnico-operativa
Votazione del Conto Consuntivo
Votazione del Bilancio Preventivo 2002
Protocollo d’intesa per la riutilizzazione in agricoltura delle acque reflue degli impianti di depurazione di Latina Est, Latina Scalo e Sermoneta: ratifica deliberazione di Giunta Provincia n. 25 del 25.02.2002
Conferenza dei Sindaci del 26/09/2001
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 9
Ricorso TAR Lazio presentato dalla mandataria Società Severn Trent Water international ltd; 2° classificata gara - Determinazione. Seduta deserta.
Conferenza dei Sindaci del 26/07/2001
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 8
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina" - Valutazione verbali, approvazione e aggiudicazione.
Il rappresentante del Comune di Latina. Assessore Toselli Sergio, anche per conto dei Comuni di. Formia, Sabaudia, Lenola, Sonnino, Sperlonga, Fondi, Castelforte, Roccagorga, Monte S. Biagio, Terracina, Nettuno e Anzio, presenta la seguente mozione:
PREMESSO
Che la fase di stallo, in cui si ritrova la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti circa la definitiva decisione per la scelta del partner privato nella costituenda "S.p.A. ATO 4”: sta creando grosse difficoltà ai Comuni impossibilitati ad eseguire le proprie programmazioni;
Che è interesse di tutti i Comuni sottoscrittori del presente documento definire immediatamente e senza altro indugio la scelta di cui sopra;
RITENUTO
Che ogni ulteriore eventuale ritardo non potrà che essere negativo sotto ogni aspetto, ed in particolare per assicurare la continuità ad un servizio indispensabile alla collettività;
Che la commissione a suo tempo nominata da questa Conferenza ha da tempo terminato i propri lavori, elaborando a maggioranza una graduatoria così come stabilito dalla legge;
PRESO ATTO
Delle valutazioni conclusive della commissione, i sottoscrittori rappresentanti i Comuni dell’ATO 4 ritengono di approvare i verbali della commissione stessa dai quali risulta "Scelta" l’ATI (Associazione Temporanea d’Imprese) capeggiata dalla "General Des Eaux".
La Provincia di Latina, quale coordinatore dell’ATO 4, effettuerà le determinazioni consequenziali.
LATINA F. TO Sergio Toselli
FORMIA F. TO Simeone Giuseppe
SABAUDIA F. TO Maurizio Lucci
LENOLA F. TO Guglietta Germi
SONNINO F. TO Luciano Rufo
SPERLONGA F. TO Armando Cusani
FONDI F. TO Luigi Parisella
CASTELFORTE F. TO Fusco Pasquale
ROCCAGORGA F. TO Francesco Lauretti
,MONTE S. BIAGIO F. TO Biagio Rizzi
TERRACINA F. TO Stefano Nardi
NETTUNO F. TO Di Magno Stefano
ANZIO F. TO Umberto Succi
Il Sindaco di Pontinia. Tombolillo Eligio, critica e stigmatizza il comportamento dei Sindaci del Polo. Dichiara la propria fiducia ai tecnici interni rispetto ai consulenti esterni della Provincia.
Il Sindaco di Pontinia. Tombolillo Eligio, dichiara di non essere nella condizione di poter valutare i rilievi tecnico-giuridici, di cui al parere legale
PROPOSTA n. 1:
di approvare i verbali della Commissione di Gara dai quali risulta "scelta", l’A.T.I. (Associazione Temporanea d’Imprese) capeggiata dalla Generale Des Eaux".
Di rimettere gli atti al Dirigente responsabile della S.T.O. dell’A.T.O. N. 4, per i provvedimenti di competenza.
Vota contro la proposta, ma la proposta viene approvata.
PROPOSTA n. 2:
a. di non approvare i verbali della Commissione di Gara;
b. di rinnovare la Commissione aggiudicatrice per la valutazione della parte economica delle offerte;
c. di riportare l’esito del lavoro della Commissione all’approvazione della Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti.
Vota a favore della proposta, la proposta è respinta.
Conferenza dei Sindaci del 21/06/2001
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 7
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina" - Valutazione verbali, approvazione e aggiudicazione.
Il Presidente Martella pone in votazione la seguente proposta:
1) di prorogare di gg. 60 la validità delle offerte di gara (21 agosto 2001);
2) di sospendere ogni decisione, sia in merito alla graduatoria redatta dalla Commissione sia alla proposta dell’Ing. Di Marco;
3) di trasmettere tutti gli atti all’Avvocatura della Provincia perché provveda ad indicare i successivi adempimenti al fine di giungere ad una soluzione positiva del procedimento e stilando comunque una graduatoria delle imprese partecipanti alla Gara;
4) di riservarsi di valutare le conclusioni del procedimento amministrativo.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 03/05/2001
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 6
Comunicazione del Presidente della Provincia di Latina relativa alla gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina"
Conferenza dei Sindaci del 30/04/2001
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 5
Comunicazione del Presidente della Provincia di Latina relativa alla gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina"
Seduta deserta.
Conferenza dei Sindaci del 02/04/2001
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sig. Antonio Magnarelli (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 4
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina" - Ulteriore proroga termini scadenza lavori Commissione Tecnico Amministrativa.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 23/03/2001
Il Comune di Pontinia, rappresentato da. Antonio Magnarelli (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 3
L. 388/2000 art. 141 comma 4 - Approvazione programma stralcio interventi urgenti ATO4 Latina.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 30/01/2001
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Consigliere Antonio Magnarelli (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 1
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina" - Proroga termini scadenza lavori Commissione Tecnico Amministrativa.
Vota a favore della deliberazione.
ATTO N. 2
Spese funzionamento S.T.O. conto consuntivo al 31/12/2000 e preventivo per l’esercizio 2001.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 26/09/2000
Il Comune di Pontinia, rappresentato dall’assessore Farris Giovanni (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 13
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina". Punto G1, disciplinare di gara. Commissione Tecnico Amministrativa di selezione. Determinazione.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 05/07/2000
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 12
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina". Punto G1, disciplinare di gara. Commissione Tecnico Amministrativa di selezione. Determinazione.
Tombolillo Sindaco di Pontinia chiede che venga precisato in modo particolare a chi si chiederà di fare le designazioni, se al rettore, al preside, o al professore ordinario.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 03/07/2000
Il Comune di Pontinia, rappresentato dall’assessore Farris Giovanni (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 11
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina". Punto G1, disciplinare di gara. Commissione Tecnico Amministrativa di selezione. Determinazione.
Il Presidente dell’assemblea Giuseppe Simeone propone un aggiornamento della seduta.
Conferenza dei Sindaci del 28/06/2000
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 10
Gara per la selezione del Socio privato della costituenda Società mista di gestione del S.I.I. dell’Ato n. 4 "Lazio Meridionale - Latina". Punto G1, disciplinare di gara. Commissione Tecnico Amministrativa di selezione. Determinazione.
Il Presidente Simeone quindi pone a votazione la proposta che la Commissione tecnico amministrativa di selezione sia composta di cinque membri.
Il Presidente Simeone Simeone, quindi, dopo una serie di interventi del Sindaco di Amaseno Ruggeri, di Sajeva rappresentante del Comune di Nettuno, pone a votazione la proposta che propone che la composizione della Commissione sia la seguente: due ingegneri uno esperto in materia ambientale ed uno esperto in materia idraulica, un economista finanziario, un esperto in diritto societario e uno alla stazione appaltante
Conferenza dei Sindaci del 24/05/2000
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
ATTO N. 8
Art. 10, comma 7 Convenzione di cooperazione: primo regolamento e prima pianta organica della S.T.O. Determinazione.
Votazione dell’emendamento
Vota a favore dell’emendamento
Votazione del provvedimento nel suo complesso
Vota a favore della deliberazione.
ATTO N. 9
Regolamento della conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’Ato n. 4 " Lazio Meridionale - Latina"
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 21/03/2000
Il Comune di Pontinia, rappresentato da Patrizia Sperlonga (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 7
L. R. 6/96 del G. R. n. 5462 del 16/11/1999. Bando e disciplinare di gara per la scelta del socio privato della costituenda S.P.A. di gestione del S.I.I. nell’Ato4. Determinazione.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 10/03/2000
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
ATTO N. 4
L. R. 53/98 del G. R. n. 3689 del 25/06/99 Schema convenzione definitiva ato n. 4/consorzi di Bonifica. Determinazioni.
ATTO N. 5
Spese funzionamento S.T.O. conto consuntivo al 31/12/99 e preventivo per l’esercizio 2000.
ATTO N. 6
L. R. 6/96 del G. R. n. 5462 del 16/11/99. Bando e disciplinare di gara per la scelta del socio privato della costituenda S.P.A. di gestione del S.I.I. nell’Ato4. Determinazione.
Al termine della discussione l’Assessore Simeone propone di rinviare l’esame, di tale punto all’o.d.g. ad una prossima seduta
Conferenza dei Sindaci del 01/02/2000
Il Comune di Pontinia, rappresentato da. Pedretti Antonio (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
ATTO N. 1
L. R. 6/96 del G. R. n. 5462 del 16/11/99 Piano D’Ambito. Determinazione. Vota a favore della deliberazione.
ATTO N. 2
L. R. 53/98 del G. R. n. 3689 del 25/06/99 schema convenzione definitiva ato n. 4 / Consorzi di Bonifica. Determinazioni. Vota a favore della deliberazione.
ATTO N. 3
Spese funzionamento S.T.O. conto consuntivo al 31/12/99 e preventivo per l’esercizio 2000.
Vota a favore della deliberazione.
Conferenza dei Sindaci del 25/01/2000
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
Delibera del 25/01/2000
1) L. R. 6/96 del G. R. n. 5462 del 16/11/99 Piano D’Ambito. Determinazione;
2) L. R. 6/96 del G. R. n. 5462 del 16/11/99 Bando di gara per la scelta del socio privato della costituenda ATO4 S.P.A. di gestione del S.I.I. ed avvio delle procedure convenzionali. Determinazione;
3) L. R. 53/98 del G. R. n. 3689 del 25/06/99. Schema convenzione definitiva ato4/Consorzi di Bonifica. Determinazioni. Dopo aver rinviato l’esame degli altri punti all’o.d.g., decide di aggiornarsi al 01/02/2000
Conferenza dei Sindaci del 22/09/1999
Il Comune di Pontinia, rappresentato da. Pedretti Antonio (delegato dal Sindaco Tombolillo Eligio), era presente.
Seduta del 22/09/1999->/aprilia/article.php3?id_article=2064]
Relazione Piano d’Ambito dell’ATO n. 4 Lazio Meridionale - Latina
Subito dopo l’Assemblea con voto unanime rinvia il primo argomento iscritto all’o.d.g.
Prima dello scioglimento della seduta l’assemblea concorda il calendario dei lavori.
Conferenza dei Sindaci del 14/04/1999
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
Seduta del 14/04/1999
1) L. R. 18/05/98 N. 14 ART. 35 Spese funzionamento S.T.O. esercizio 1999 determinazione;
Vota a favore della deliberazione.
2) Art. 10, comma 7 Convenzione di cooperazione: primo regolamento e prima pianta organica della S.T.O. Determinazioni;
L’Assessore Simeone, prima di dichiarare chiusa la discussione, invita le Amministrazioni a far pervenire le proprie osservazioni scritte, per consentire alla CONFERENZA di deliberare il regolamento e la Pianta Organica nella prossima seduta del 27 aprile 1999.
3) Relazione sullo stato di attuazione delle ricognizione delle opere, delle reti e delle attuali gestioni, per la definizione del "Piano D’ambito dell’ATO n. 4"
Conferenza dei Sindaci del 07/08/1998
Seduta del 07/08/1998
Presentazione Studio Ing. Lotti & Associati SPA
Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti per la presentazione dello studio dell’lng. C. Lotti & Associati SpA aggiudicataria del Piano d’Ambito dell’ ATO n. 4
Relazione dell’assessore all’Ambiente Giuseppe Simeone
Conferenza dei Sindaci del 02/07/1998
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
Seduta del 02/07/1998
1) L. R. 18/05/98 N. 14 ART. 35 - adempimenti
In particolare l’Assessore Simeone chiede la ratifica della proposta di deliberazione della Giunta Provinciale relativa alla L. R 18.05.1998 n. 14 (art. 35) - adempimenti.
2) Statuto società mista.
L’Assessore Simeone fa presente che allegato alla lettera di convocazione è stato trasmesso un documento contenente una prima bozza di Statuto della società mista, le modiche richieste dai vari Comuni, e una seconda bozza di Statuto che si sottopone all’esame della Conferenza dei Sindaci per l’approvazione.
Nella precedente conferenza dei Sindaci, andata deserta per mancanza del numero legale, i presenti si sono costituiti in gruppo di lavoro ed hanno proceduto ad approfondimenti di alcuni aspetti dello Statuto che oggi è all’esame.
L’Assessore Simeone procede quindi all’esame della seconda bozza di Statuto esaminandolo articolo per articolo, e poi procedendo ad una votazione finale.
L’Assessore quindi mette a votazione finale tutto il testo dello Statuto, con le modifiche approvate sopradette.
Conferenza dei Sindaci del 11/06/1998
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
Seduta del 11/06/1998
Terminato l’appello si prende atto che non c’è il numero legale per dar corso a seduta valida
L’Assessore Simeone annuncia che la Conferenza dei Sindaci verrà convocata per il giorno 02 luglio
Conferenza dei Sindaci del 15/10/1997
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
Seduta del 15/10/1997
Argomenti all’o.d.g.
a) Bando di appalto di servizi mediante procedura aperta per ricognizione delle opere esistenti e predisposizione del piano d’ambito; b) Esame bozza di statuto Società per azioni di cui all’Art. 22, lettera e) legge 142/90
Il Presidente, Assessore Giuseppe SIMEONE. in chiusura dei lavori, da per letto il Bando di cui al punto a), per il quale non è prevista alcuna votazione.
Mentre per lo Statuto concordando con quanto suggerito dal Segretario Generale, chiede che i Sindaci facciano pervenire i loro suggerimenti e le loro osservazioni, prima della prossima riunione
Conferenza dei Sindaci del 07/10/1997
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
Seduta del 07/10/1997
Il Presidente, Ass. Simeone, aggiorna la seduta a mercoledì 15 ottobre c.a.
Consiglio provinciale di Latina del 04/07/1997
Delibera n. 56 del Consiglio Provinciale del 04/07/1997
Schema definitivo convenzione regolanti i rapporti degli Enti Locali ricadenti nell’ATO n. 4
All’appello risultano presenti i consiglieri Provinciali: Aprile Antonio, Baccatonda Sandro, Berna Benito, Cardinale Alceste, Cicala Carlo, De Marco Giovanni, Del Balzo Romolo, Di Marzo Amodio, Ferraiuolo Francesco, Magni Alvaro, Maracchioni Alessandro, Mattei Vincenzo, Mengoni Angelo, Nocella Erasmo, Pampena Carlo, Panfili Paolo Francesco, Simonelli Nazareno Vittorio, Taddeo Franco, Tatarelli Giuseppe, Toselli Sergio.
Assenti: (Ceccano Rinaldo, Ciotti Giancarlo, De Simone Corrado, Forte Michele, Ialongo Giovanni, Martella Paride, Muraro Remo, Nardi Stefano, Rufo Antonino Oscar, Sellaroli Luigi, Schiboni Giuseppe)
Considerato che dagli atti deliberativi dei Comuni ricadenti nell’A.T.O. n. 4 e trasmessi a questa Provincia, si evince che i Comuni inseriti nell’A.T.O. n. 4 hanno deliberato a maggioranza della popolazione residente nell’A.T.O. medesimo, le seguenti scelte:
1) la Convenzione di Cooperazione di cui alla lettera a) Comma 1 dell’art. 4 della L. R. n. 6/96; [1]
2) la forma di gestione del servizio idrico integrato nella "Società per Azioni" di cui all’articolo 22 lettera e) della L. S. 8 giugno 1990, n. 142, a prevalente capitale pubblico; [2]
3) di non salvaguardare nessuno degli Enti gestori attualmente esistenti;
DELIBERA
1) di revocare la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 127 del 27/12/1996;
Consiglieri Presenti e Votanti n. 24
Favorevoli n. 21
Contrari n. 3 (Ceccano Rinaldo (RIFONDAZIONECOMUNISTA), Ciotti Giancarlo (PDS), Mattei Vincenzo (PDS))
2) di scegliere quale modalità di cooperazione per la gestione del servizio idrico integrato fra Enti Locali ricadenti nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 4, "Lazio Meridionale - Latina" la Convenzione di Cooperazione, cui alla lettera a), 1 comma dell’articolo 4 della L. R. 22 gennaio 1996, n. 6;
Consiglieri Presenti e Votanti n. 24
Favorevoli n. 20
Contrari n. 4 (Ceccano Rinaldo (RIFONDAZIONECOMUNISTA), Ciotti Giancarlo (PDS), Di Marzo Amodio (POPOLARI), Mattei Vincenzo (PDS))
3) di ritenere di non doversi procedere alla salvaguardia di nessun organismo gestore esistente nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 4, “Lazio Meridionale - Latina";
Consiglieri Presenti e Votanti n. 24
Favorevoli n. 17
Contrari n. 7 (Ceccano Rinaldo (RIFONDAZIONECOMUNISTA), Cicala Carlo (PDS), Ciotti Giancarlo (PDS), Di Marzo Amodio (POPOLARI), Mattei Vincenzo (PDS), Nocella Erasmo (LISTA CIVICA), Pampena Carlo (PATTO DEMOCRATICI))
4) di scegliere quale forma di gestione del Servizio Idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale, n. 4, "Lazio Meridionale - Latina’’: la “Società per Azioni" di cui all’articolo 22 lettera e) della L. S. n. 142/90, a prevalente capitale pubblico; [2]
Consiglieri Presenti e Votanti n. 24
Favorevoli n. 20
Contrari n. 4 (Ceccano Rinaldo (RIFONDAZIONECOMUNISTA), Ciotti Giancarlo (PDS), Di Marzo Amodio (POPOLARI), Mattei Vincenzo (PDS))
5) di approvare l’allegato schema di “Convenzione di cooperazione" regolante i rapporti tra Enti Locali dell’A.T.O. "Lazio Meridionale - Latina", che è parte integrante del presente atto;
Consiglieri Presenti e Votanti n. 24
Favorevoli n. 20
Contrari n. 4 (Ceccano Rinaldo (RIFONDAZIONECOMUNISTA), Ciotti Giancarlo (PDS), Di Marzo Amodio (POPOLARI), Mattei Vincenzo (PDS))
6) di autorizzare il legale rappresentante della Provincia alla stipula della Convenzione sopraddetta ed approvata Consiglieri Presenti e Votanti n. 24
Favorevoli n. 20
Contrari n. 4 (Ceccano Rinaldo (RIFONDAZIONECOMUNISTA), Ciotti Giancarlo (PDS), Di Marzo Amodio (POPOLARI), Mattei Vincenzo (PDS))
7) di dare atto che il presente provvedimento non comporta immediati oneri di. spesa e che a quelli scaturenti dalla stipula ed attuazione della convenzione si provvederà con successivi provvedimenti.
[1] Art. 4 (Modalità di cooperazione)
1. Al fine di garantire la gestione unitaria del servizio idrico integrato secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, i comuni e le province ricadenti in ciascun ambito territoriale ottimale possono utilizzare una delle seguenti forme di cooperazione:
a) stipulare una convenzione nella forma prevista dall’articolo 24 della legge 8 giugno 1990, n. 142;
[2] Art. 22. (Servizi pubblici locali)
3. I comuni e le province possono gestire i servizi pubblici nelle seguenti forme:
e) a mezzo di società per azioni a prevalente capitale pubblico locale, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici o privati.
Consiglio provinciale di Latina del 27/12/1996
Delibera n. 127 del Consiglio Provinciale del 27/12/1996
Schema definitivo convenzione regolanti i rapporti degli Enti Locali ricadenti nell’ATO n. 4
All’appello risultano presenti i consiglieri Provinciali Baccatonda Sandro, Berna Benito, Cardinale Alceste, Ceccano Rinaldo, Cicala Carlo, Ciotti Giancarlo, De Marco Giovanni, Di Marzo Amodio, Forte Michele, Ialongo Giovanni, Magni Alvaro, Maracchioni Alessandro, Mengoni Angelo, Muraro Remo, Nardi Stefano, Nocella Erasmo, Pampena Carlo, Panfili Paolo Francesco, Schiboni Giuseppe, Sellaroli Luigi, Simonelli Nazareno Vittorio, Tatarelli Giuseppe, Toselli Sergio e il Presidente della Provincia Paride Martella.
Assenti: (Aprile Antonio, De Simone Corrado, Del Balzo Romolo, Ferraiuolo Francesco, Mattei Vincenzo, Taddeo Franco, Rufo Antonino Oscar)
DELIBERA
1) di scegliere quale modalità di cooperazione per la gestione del servizio idrico integrato fra Enti Locali ricadenti nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 4, "Lazio Meridionale – Latina” la convenzione di cooperazione, di cui alla lettera a), 1 comma dell’articolo 4 della L. R. 22 gennaio 1996, n. 6; [1]
2) di ritenere di non doversi procedere alla salvaguardia di nessun organismo gestore esistente nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 4, “Lazio Meridionale – Latina”;
3) di scegliere quale forma di gestione del Servizio Idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale, n. 4, "Lazio Meridionale - Latina":
a) concessione a terzi di cui all’articolo 22 lettera b) della L. S. n. 142/90; [2]
4) di approvare l’allegato schema di “Convenzione di cooperazione” regolante i rapporti tra gli Enti Locali dell’A.T.O. "Lazio Meridionale - Latina", che è parte integrante del presente atto;
LA PROPOSTA, posta in votazione, è approvata con voto unanime.
Presenti n. 20 Consiglieri (Aprile Antonio (POPOLARI), Baccatonda Sandro (FORZA ITALIA), Berna Benito (ALLEANZA NAZIONALE), Cardinale Alceste (ALLEANZA NAZIONALE), Cicala Carlo (PDS), De Marco Giovanni (FORZA ITALIA), Ferraiuolo Francesco (P. POPOLARE ITALIANO), Magni Alvaro (ALLEANZA NAZIONALE), Maracchioni Alessandro (FORZA ITALIA), Mattei Vincenzo (PDS), Mengoni Angelo (ALLEANZA NAZIONALE), Muraro Remo (ALLEANZA NAZIONALE), Nardi Stefano (ALLEANZA NAZIONALE), Nocella Erasmo (LISTA CIVICA), Pampena Carlo (PATTO DEMOCRATICI), Panfili Paolo Francesco (FORZA ITALIA), Simonelli Nazareno Vittorio (FORZA ITALIA), Taddeo Franco (POPOLARI), Tatarelli Giuseppe (CCD), Toselli Sergio (FORZA ITALIA))
Assenti n. 11 Consiglieri (Ceccano Rinaldo (RIFONDAZIONE COMUNISTA), Ciotti Giancarlo (PDS), De Simone Corrado (ALLEANZA NAZIONALE), Del Balzo Romolo (FORZA ITALIA), Di Marzo Amodio (POPOLARI), Forte Michele (CCD), Ialongo Giovanni (P. POPOLARE ITALIANO), Martella Paride (Presidente), Rufo Antonino Oscar (RIFONDAZIONE COMUNISTA), Schiboni Giuseppe (FORZA ITALIA), Sellaroli Luigi (PDS),)
[1] Art. 4 (Modalità di cooperazione)
1. Al fine di garantire la gestione unitaria del servizio idrico integrato secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, i comuni e le province ricadenti in ciascun ambito territoriale ottimale possono utilizzare una delle seguenti forme di cooperazione:
a) stipulare una convenzione nella forma prevista dall’articolo 24 della legge 8 giugno 1990, n. 142;
[2] cioè cedere la Gestione del Servizio Idrico ad una società totalmente privata, come l’ATO 5 di Frosinone
Conferenza dei Sindaci del 20/09/1996
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
Delibera del 20/09/1996
O.d.G.: Approvazione Convenzione
L’Assessore SIMEONE, dopo aver dato lettura dello schema di deliberazione di approvazione della Convenzione, dichiara: "se siamo d’accordo tutti, ci aggiorniamo a pochi giorni (7 o 8) per cercare di trovare l’unanimità anche sugli articoli che restano sospesi. Noi dobbiamo arrivare all’unanimità di ciascun Consiglio Comunale per l’approvazione di un unico schema di Convenzione. In mancanza di ciò i Comuni saranno commissariati. Quindi, diamo per scontata tutta l’ossatura generale della Convenzione con le riserve poste da Nettuno, Anzio, Aprilia e Cori e con l’esclusione degli art. 12 e 13 e ci aggiorniamo per una discussione più approfondita su questi due art. 12 e 13, cioè praticamente sulla scelta del soggetto gestore".
Conferenza dei Sindaci del 10/09/1996
Il Comune di Pontinia (Sindaco Tombolillo Eligio) era assente a questa Conferenza.
Delibera del 10/09/1996
O.d.G.: Sono riportati nel verbale stenografico
Conferenza dei Sindaci del 07/03/1996
Il Comune di Pontinia, rappresentato dal Sindaco Tombolillo Eligio, era presente.
Delibera del 07/03/1996
Il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Latina, Paride Martella apre i lavori della conferenza dei Sindaci e dei Presidenti delle Province dell’ambito territoriale ottimale n. 4 per il Lazio Meridionale – Latina.
I punti all’ordine del giorno sono i seguenti:
1) Scelta forme di cooperazioni;
2) Eventuale salvaguardia degli attuali soggetti gestori;
3) Adempimenti conseguenti alla scelta della forma di cooperazione. Il Presidente mette ai voti i seguenti argomenti iscritti all’ordine del giorno:
1) Di scegliere, in via solo orientativa la forma di cooperazione prevista dall’art.4 comma 1 lett. a). [1]
Vota a favore della deliberazione.
2) Di formare una commissione tecnica di studio.
Vota a favore della deliberazione.
[1]
Art. 4 (Modalità di cooperazione)
1. Al fine di garantire la gestione unitaria del servizio idrico integrato secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, i comuni e le province ricadenti in ciascun ambito territoriale ottimale possono utilizzare una delle seguenti forme di cooperazione:
a) stipulare una convenzione nella forma prevista dall’articolo 24 della legge 8 giugno 1990, n. 142 [2];
[2] Articolo 24 della legge 8 giugno 1990, n. 142 - Convenzioni
1. Al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, i comuni e le province possono stipulare tra loro apposite convenzioni.
2. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie.
3. Per la gestione a tempo determinato di uno specifico servizio o per la realizzazione di un’opera lo Stato e la regione, nelle materie di propria competenza, possono prevedere forme di convenzione obbligatoria fra i comuni e le province, previa statuizione di un disciplinare-tipo.

Scritto da Fabrizio Consalvi comitato-provinciale-difesa-acqua