martedì 15 settembre 2009

biomasse, hanno ragione comune e provincia

La sentenza del TAR di Latina che ha respinto il ricorso avanzato dalla società proponente la centrale a biomasse nel nucleo industriale di Mazzocchio a Pontinia conferma la legittimità del parere del sindaco di Pontinia in materia sanitaria e la corretta applicazione della norma in materia di conferenza AIA adottata dalla Provincia di Latina.
Ma questo ci era già stato spiegato nella prima riunione della conferenza stato regioni, presso la segreteria del consiglio dei ministri che, a tale proposito, aveva elencato autorevoli pareri del consiglio di stato in merito alla vicenda.
Quindi se la società proponente dovesse ricorrere al consiglio di stato per far annullare il parere negativo del sindaco di Pontinia oppure per modificare l’iter seguito dalla Provincia di Latina sa già quali aspettative può avere in materia.
I cittadini di Pontinia, le associazioni e l’amministrazione comunale hanno accolto questa notizia con grande soddisfazione, a dimostrazione ulteriore che l’operato della difesa del territorio, della programmazione, degli atti amministrativi, dei pareri, della salute pubblica e dell’ambiente vengono confermati ancora una volta nella loro validità tecnica, amministrativa e giuridica.
Quella che sembrava una lotta impari di un piccolo comune e dei cittadini che sostengono con dignità la difesa dei diritti civili e sociali, contro gruppi societari con capitali notevoli e interessi rilevanti si sta rivelando non solo un confronto alla pari, ma addirittura una possibilità di sconfiggere questi progetti indesiderati.
Sarebbe bastato, per esempio, andare a leggere il piano energetico regionale vigente che è del 14 febbraio 2001, deliberazione GR Lazio n. 45, quindi prima della presentazione del progetto in questione per capire che lo stesso progetto non poteva essere approvato.
Per le biomasse, tanto per fare un esempio (pag. 45 e 46) per la provincia di Latina si fa una previsione superiore sia al piano energetico della provincia di Latina che al piano attualmente in revisione, ma comunque si prevede una potenzialità massima di 10-11 MWe contro i 20 della centrale progettata a Mazzocchio.
Senza contare che in provincia già ne funziona una da 10 MWe e un’altra, di pari potenza, viene annunciata dall’attuale giunta della Provincia di Latina.
Non si comprende, infatti, come si potesse pensare di alimentare questa centrale esclusa anche dallo studio dell’Enea commissionato dalla Regione Lazio per supportare il nuovo piano energetico regionale che in tutto il Lazio non ritiene vi sia sufficiente biomassa.
Giusto a chiarimento della posizione di chi si oppone a questo tipo di centrale si ricorda che l’aumento di emissioni che provocherebbe è l’esatto contrario della necessaria riduzione da tutti auspicata.
Senza contare che, secondo l’autorevole parere del Dr. Federico Valerio- S.S. Chimica Ambientale- Istituto Nazionale Ricerca Cancro, Genova, le biomasse che saranno usate come combustibile, anche dopo depurazione dei fumi prodotti, provocheranno l’immissione nell’ambiente di quantità non trascurabili di numerosi macro e micro inquinanti (polveri sottili ed ultra sottili, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici, diossine..) con effetti potenzialmente pericolosi per la salute della popolazione esposta.
Pontinia 15 settembre 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

2 commenti:

Anonimo ha detto...

chissà il vice-sindaco come sta incazzato...

giorgio libralato ha detto...

Farà 2 fatiche....