giovedì 20 agosto 2009

il partito contro la libertà

A DESTRA COME A SINISTRA MANCA LA COERENZA IN VISTA DEL BENE COMUNE

GOVERNO E OPPOSIZIONE
PREDA DELLE CONTRADDIZIONI

Se per il Pdl l’unità nazionale sembra pacifica, non è così per la Lega, che vuole disfarsene. Il Centrosinistra elogia l’individualismo più estremo, ma lo condanna se a praticarlo è il Cavaliere.

L’attuale fase della politica italiana ha la sua radice nella scomparsa del principio di non contraddizione, ben noto lungo i millenni. Ecco gli esempi più evidenti.

Berlusconi. Ha dato al suo partito il nome di Popolo della libertà, ma non si conosce nessun leader politico liberale che abbia mai detto qualcosa di simile alle parole da lui pronunciate nell’ultima conferenza stampa (dopo aver qualificato come "delinquenti" i giornalisti di Repubblica): «Non possiamo più sopportare che la Rai sia l’unica televisione al mondo che con i soldi di tutti attacchi il Governo. La Rai faccia il servizio pubblico e non attacchi né il governo né l’opposizione». Dunque, quello che conta sono i soldi di chi paga i giornalisti (tali sono anche quelli che lavorano in Rai): un bell’esempio di potere padronale sull’esercizio dell’informazione, di cui non c’è traccia nel pensiero liberale.

Non basta. Il Popolo della libertà è nato dalla fusione di due partiti, Forza Italia e Alleanza nazionale, nei quali l’unità nazionale sembrava pacificamente accettata. Ma nella maggioranza chi comanda è la Lega, che quell’unità conta di eliminare nel più breve tempo possibile.


Umberto Bossi (foto Ansa).

Bossi. Nel suo comizio a Pontida, la scorsa settimana, ha entusiasmato il suo popolo al grido di "Padania libera". Libera da che cosa? Naturalmente da "Roma ladrona" (come se a Milano nessuno mai avesse rubato), ma anche libera di disfarsi – con leggi discriminanti, ronde, dialetti nelle scuole – di quanti vengono a disturbarla dal resto della Penisola o dal mondo. In ciò il senatùr contraddice un altro gran lombardo almeno quanto lui, Alessandro Manzoni, il quale ebbe a dichiarare: «In questa unità (d’Italia) era così grande la mia fede che ho fatto il più grande dei sacrifici, quello di scrivere scientemente un brutto verso: "Liberi non sarem se non siamo uni"». (Dal Proclama di Rimini).

Fini. Il presidente della Camera, che si stava facendo una fama di coraggioso nel dare più ragione a Napolitano che alla maggioranza, ha detto che non c’è nessun motivo perché il Parlamento discuta sulla Ru486. Un motivo c’è, essenziale: il Parlamento è nato proprio perché vi si possa discutere di tutto, anche dei farmaci non farmaci (come la pillola dell’aborto).

Il Pd. Qui sembra che la "contraddizion non consenta" l’amalgama fra chi viene dalla cultura marxista e quella cattolica, con tutto il rispetto per la "laicità della politica". Il Congresso d’autunno promette di essere caldo su un argomento fondamentale, che non è solo italiano. Nell’ultimo numero di Esprit un lungo dibattito cerca di chiarire se non ci sia bisogno di "rifare i Lumi", visto che quel pensiero del ’700 non ha saputo evitare guai nei secoli successivi in Francia e nel resto d’Europa, e considerata la tempesta piovutaci addosso dal mondo globalizzato.

La Repubblica. Il 6 agosto ospita in prima pagina un duro articolo di Stefano Rodotà in difesa del «ruolo centrale dell’autodeterminazione» di ogni individuo su temi come vita e morte (cioè l’elogio dell’individualismo più chiuso a ogni legge naturale); ma a pagina 7 pubblica un’intervista a Cohn-Bendit in cui il leader verde francese accusa Berlusconi di incarnare l’egoismo, il pensare solo a sé e ai suoi interessi. Ed è proprio questo il problema di fondo dell’Italia: l’individualismo, cioè "il carattere tipico della post-democrazia". Dunque l’individualismo è sacro in difesa dell’aborto, è esecrabile se lo pratica il Cavaliere.

Beppe Del Colle http://www.sanpaolo.org/fc/0933fc/0933fc25.htm

19 commenti:

Anonimo ha detto...

IL PREFETTO DI LATINA DOTT. BRUNO FRATTASI DOVREBBE INDAGARE ANCHE SULLA VICENDA DEL CENTRO COMMERCIALE ALLA MIRA LANZA (ACCORDO TOMBOLILLO-MOCHI). VISTO QUELLO CHE STA SUCCEDENDO A FONDI BISOGNA STARE BEN ATTENTI. IL SIGNOR LIBRALATO FAREBBE BENE A METTERE IN GUARDIA IL SINDACO SUGLI INTERESSI POLITICO-ECONOMICI CHE RUOTANO INTORNO A QUELLA QUESTIONE.

VALDANO

Anonimo ha detto...

infatti se questa fosse una nazione civile dove i diritti e i doveri fossero rispettati secondo me il prefetto dovrebbe sciogliere anche la giunta di pontinia visto che il sindaco si avvale di Libralato della Rete Cittadina noturbogas e ed altri "civili" cioè persone che non hanno titoli per ricoprire incarichi amministrativi non essendo stati eletti dal popolo.
Io mi vergognerei se fossi un amministratore di pontinia, per il silenzio su temi importanti e strategici per l'economia il territorio la cultura della propria città, da quando quei ragazzi hanno evidenziato il problema turbogas e biomasse gli assessori e consiglieri tutti indistintamente sono fuggiti come menefreghisti difronte alle loro responsabilità, sui giornali si vede solo Libralato che parla al posto dell'amministrazione, ma poi quale amministrazione che non esiste! ma vi rendete conto il sindaco con Libralato e la Rete Cittadina rimasti da soli? e gli altri quelli eletti e pagati ogni mese 1200 euro dove sono? che dicono che fanno? sono codardi?

Zapata

giorgio libralato ha detto...

Al Signor Valdano, ho già scritto come la penso sul centro commerciale di Mesa. Al Signor o Signora Zapata se i temi delle centrali elettriche e degli impianti inquinanti fossero stati alla portata di tutti non ci saremmo trovati in questa situazione. A meno di non pensare, come scrive il consiglio di stato a proposito del dissesto inesistente, di dolo e/o imbroglio.
Se gli aspiranti amministratori dovessero possedere requisiti certi e oggettivi la situazione italiana non sarebbe quella che è. Vengono eletti, in parlamento, nani, ballerine per non classificare chi si vende (anche nel corpo) o chi fa da tramite per queste vendite. Passando a Pontinia, secondo me, gli amministratori più saggi, conoscendo i loro limiti in alcune materie fanno appunto i saggi. Cioè anzichè fare affermazioni e continuare nell'errore indotto preferiscono tacere e lasciar fare a chi ritengono lo possa fare.

Anonimo ha detto...

LIBRALATO TI CHIEDO: MA GLI ATTUALI AMMINISTRATORIU DI PONTINIA SONO CAPACI O INCAPACI DAL PUNTO DI VISTA AMMINISRATIVO? COME VALUTI IL LAVORO DEI NOSTRI ASSESSORI? BUONO O CATTIVO? CHE VOTO DAI ALL'AMMINISTRAZIONE? ALL'OPPOSIZIONE? GRADIREI RISPOSTE

PEPPE

Anonimo ha detto...

non toccate gli amministratori a libralato perche s'inalbera li difende..... e poi in altri post dice che gli contro anche in tribunale!

zapata

giorgio libralato ha detto...

Al Signor o Signora Zapata piace cambiare il senso delle parole oppure attribuire affermazioni inesistenti. Tanto per cominciare se avessero avuto le necessarie capacità (o volontà fate Voi anche in base a quello dice il consiglio di stato per il dissesto inventato per incapacità o per dolo) non avremmo il dissesto, acqualatina, progetti inquinanti che vagano. Riguardo al Signor Peppe in questo blog come nella vita, se uno si esprime chiaramente viene criticato, altrimenti viene criticato lo stesso. Se esprimi un pensiero un giudizio, un opinione sei criticato perchè lo fai se non lo esprimi altrettanto. Riguardo gli assessori ho già scritto come la penso: sono di "lungo corso". Per l'opposizione la penso come Anitori.

Anonimo ha detto...

CHE SIGNIFICA SONO DI LUNGO CORSO? QUESTO LO SAPPIAMO...SONO VECCHI? VANNO BENE? VANNO MALE? IL LORO APPORTO E' COSTRUTTIVO? SONO SOLDI SPESI BENE? TI RICORDO CHE PRENDONO DEI BEI STIPENDI. OPPURE I SOLDI SERVONO PER PAGARE GLI AVVOCATI?

Ettore

Anonimo ha detto...

NON RIMANE CHE PARLARE MALE DI MOCHI VISTO CHE L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE NON STA PRODUCENDO PRATICAMENTE NULLA SE NON FAVORIRE GLI SPECULATORI QUINDI NON RIMANE CHE BUTTARLA IN CACIARA SUL DISSESTO E SULL'INCAPACITA' DELL'AVVERSARIO PERCHE' INVECE NON SI PENSA AD AMMINISTRARE CORRETTAMENTE E A FARE QUALCOSA DI COSTRUTTIVO INVECE CHE BUTTARLA SEMPRE IN POLEMICA MOCHI HA FATTO DEGLI ERRORI E GIUSTAMENTE E' STATO BASTONATO DAGLI ELETTORI MA QUESTI COSA FANNO DI DIVERSO DA LUI?

giorgio libralato ha detto...

Al Signor Ettore non esistono assessori o amministratori giovani o vecchi, ma preparati oppure no volenterosi oppure no esperti o meno. Se io avessi potuto scegliere ne avrei incaricati 4 (più che sufficienti) al di fuori del consiglio comunale. Ma sono anni che lo scrivo. L'ultimo commento amico e/o parente di Mochi le chiedo chi ha nominato in questo post e nei commenti l'ex sindaco commisariato da sindaco e da presidente provinciale di An?

Anonimo ha detto...

TI RICORDO L'ACCORDO TOMBOLILLO-MOCHI-AN RELATIVO AL CENTRO COMMERCIALE DI MESA. QUANDO CI SONO I GROSSI INTERESSI TUTTI AMICI. SBAGLIO????

Anonimo ha detto...

liberi e Forti, mochi ha fatto degli errori e non solo è stato bastonato dagli elettori, ma è stato anche bastonato dai suoi, persono con le palle che gli hanno firmato per mandarlo a casa.

giorgio libralato ha detto...

Se uno viene bastonato e poi, per punizione viene candidato alla camera, nominato presidente provinciale della formazione (per quali meriti?) e proposto assessore alla provincia, se doveva invece essere premiato a cosa veniva nominato? La destra punisce gli avversari, i cittadini non certo i suoi. Sul centro commerciale sapete come la penso.

Anonimo ha detto...

senta signor giorgiosotuttoio, ma tu a mochi coso gli faresti? lo linceresti in piazza? perchè più che "eliminarlo" dalle scena politica locale che altro dovevavno fare i suoi? Si guardi a casa sua e del suo amichetto tombolillo che di persone da mandare a casa per sempre ne ha tante troppe ma non ha il coraggio! invece da il coraggio a lei per scrivere pleonastiche e demagogiche parole..... ma non che lei è invidioso di mochi perchè con un fare poco condivisibile è arrivato alle porte del parlamento in poco tempo invece lei che si erge a paladino della giustizia crociato dell'ecologismo da decenni non è riuscito nemmeno ad ottenere un posto come consigliere nella più scalcinata amministrazione locale di tombolillo?

Lorella

giorgio libralato ha detto...

Gentile Signora Lorella penso che prima di tutto l'ex sindaco Mochi dovrebbe dare delle spiegazioni, richieste, ai Signori Emiliozzi, Marson e Novelli, poi ai cittadini di Pontinia sul perchè ha dichiarato, per 2 volte, un dissesto inesistente che hanno portato a pagare tasse e servizi al massimo. Per ottenere un posto bisogna chiederlo ed io non l'ho fatto. Saluti.

Anonimo ha detto...

INESISTENTE??? INESISTENTE??? e ALLORA PERCHE' I SOLDI NON LI RESTITUISCONO???

Anonimo ha detto...

Gentile Signor Giorgio ha risposto l'anonimo di sopra, se il dissesto è fasullo allora perchè il denaro non ci viene restituito?

Un altra cosa, ma quell'articolo apparso ieri su LATINAOGGI catrame sversato in zona industriale è la solita bufala estiva o veramente esiste il pericolo che inquini le acque?

Lorella

giorgio libralato ha detto...

L'anonimo come la Signora Lorella evidentemente non hanno letto altri post e commenti. I soldi non possono essere restituiti perchè la legge non prevedeva correttivi per chi dichiara un dissesto inesistente. Sempre alla Signora Lorella non conosco altro della notizia apparsa. Il Giornalista ne ha sicuramente verificato l'attendibilità. Nel giugno 2005 tornavano alla ribalta i fusti interrati. Nascosti come la verità.

Anonimo ha detto...

la legge non prevedeva correttivi per chi dichiara un dissesto inesistente??? Libralato se pago qualcosa che non devo pagare mi ridanno indietro i soldi!!! Cacciate i soldi!!!

giorgio libralato ha detto...

La legge non prevedeva che a Pontinia (o altrove) arrivasse un'amministrazione che per dolo o per incapacità, come scrive il consiglio di stato, dichiarasse un dissesto inesistente. Andate a chiedere i Vostri soldi a chi ha votato questi amministratori.