martedì 13 gennaio 2009

Sembrava tutto pronto per la centrale a biomasse…

Sembrava tutto pronto per la centrale a biomasse…
Invece la conferenza di servizio decisoria dopo una discussione di quasi 2 ore è stata rinviata a data da destinarsi, comunque a breve tempo, affinché sia conclusa nei tempi fissati dal procedimento.
Probabilmente alla fine di gennaio.
Questa decisione è stata necessaria per consentire alla società proponente di integrare la documentazione carente, ma anche per la richiesta di approfondimenti di alcuni enti intervenuti o che vorrebbero intervenire.
Erano difatti presenti, ovviamente l’amministrazione provinciale di Latina con la dottoressa Nicoletta Valle, presidente della conferenza e responsabile del procedimento, l’assessore provinciale all’ambiente Roberto Migliori, l’ingegnere Nardone, il dottor Bosco che ha redatto la relazione inerente la forestazione e la silvicoltura.
Per la ditta proponente le stesse 4 persone della volta scorsa, insieme a due rappresentanti della nuova forma sociale e il legale avvocato Paride Martella.
C’era il consorzio industriale con l’ing. Mangiapelo, il geometra Molinari, la AUSL con la dottoressa Patricia Porcelli ed un collega, mentre era presente anche la Soprintendenza.
Per il comune di Pontinia il sindaco Tombolillo con il caposettore dell’ufficio urbanistica Ing. Corrado Corradi, 4 rappresentanti della Rete (Cima, Cocchieri, Veca, Zuccaio) e il sottoscritto.
Sono stati letti i documenti inviati per fax e arrivati all’amministrazione provinciale ieri e oggi che non sempre hanno potuto avere la giusta considerazione e risposta per la mancanza di tempo.
I documenti (del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, della Regione Lazio il responsabile per i rifiuti che ha chiesto un rinvio a febbraio della discussione per la necessità legate al passaggio di consegne nella gestione, dando comunque precise considerazioni e competenze, del consorzio industriale e del sottoscritto) sono stati letti e messi agli atti.
E’ stata data lettura del verbale della precedente seduta e delle richieste relativa alcune delle quali ancora incomplete, come quelle del consorzio industriale che per dare il parere favorevole (di progetto) ha chiesto chiarimenti tecnici sulla necessità di spostare l’elettrodotto e sulla relativa incompatibilità e sovrapposizione tra i progetti della centrale a turbogas e a biomasse.
Anche la Soprintendenza ha ribadito la necessità di ulteriori indagini e tempo necessario per effettuarle, ma anche la necessaria collaborazione della ditta proponente con mezzi e personale adeguato che finora non ha avuto.
L’amministrazione provinciale ha letto il parere sulla produzione delle biomasse e sulla disponibilità anche in prospettiva che non rende possibile la quantità che la centrale richiede per capacità.
In particolare, in base anche al piano energetico provinciale, la produzione dovrebbe scendere da 20 megawatt a 0,1 megawatt.
In merito alla richiesta di sospensione/annullamento del sottoscritto della procedura l’amministrazione provinciale ha ritenuto la competenza della Regione Lazio in sede di VIA cui ha inviato la richiesta per il relativo parere.
Il sindaco Tombolillo ha ribadito gli strafalcioni proprio in merito al parere di VIA e ai famosi 3 comuni che non hanno inviato osservazioni, semplicemente perché non esistono i comuni di Cotarda, Fossanova e Sonnino Scalo.
Poi ha ribadito la totale contrarietà dell’amministrazione al progetto sia tecnica, che politica, sia sulla situazione attuale che in prospettiva, sulla mancanza di prospettiva economica, ma anche su errori ripetuti nella documentazione.
Allo stato attuale la prossima conferenza sancirà la bocciatura del progetto, da parte del comune di Pontinia, che ha già pronte osservazioni e prescrizioni tecniche con l’invio, alla conferenza stato-regioni che non potrà far altro che recepire comunque le prescrizioni del sindaco e quindi l’impossibilità a realizzare un inceneritore o centrale a biomasse di quella taglia che a Pontinia e dintorni spaventa sempre più.
Pontinia 13 gennaio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

24 commenti:

Anonimo ha detto...

ricordo ad ogni buon fine che l'impianto termoelettrico alimentato a biomasse vergini,progettato in linea con le migliori tecnologie disponibili, così come individuate dalla Comunità Europea (BAT), risulta avere acquisito tutti i pareri favorevoli (anche quello della Regione che lo escluso dalla Valutazione di Impatto Ambiaentale VIA) ad eccezione di quello del Sindaco di Pontinia che evidentemente non è favorevole ad inizitive ecologiche ed in linea con i tempi, che possano portare opportunità di lavoro ( 40 posti diretti e circa 250 indiretti) e valorizzazione di un'area industriale (Mazzocchio)mai decollata e senza attrattive per futuri investitori.
E' possibile ostacolare, specie in un momento di crisi economica così contingente, una iniziativa industriale che si sposa con tutti gli indirizzi e gli orientamenti correnti che dirigono verso le energie rinnovabili???
Sapete che impianti del genere sono presenti in molte città sia italiane sia europee producendo solo benefici per il territorio ??
Pensate che in futuro nelle nostre case e nelle nostre fabbriche ( per quelle che resteranno ancora) si consumerà meno energia e che tale energia debba ancora essere prodotta solo da fonti fossili che apportano solo anidride carbonica senza avere bilancio nullo come invece le centrali a biomasse ??
Pensate che le biomasse andranno a sostituire la coltivazione dell'insalata?? Le biomasse potranno essere coltivate valorizzando tutte le aree agricole marginali ad oggi incolte e senza futuro....meditate gente meditate
Gianni (Latina)

giorgio libralato ha detto...

Grazie Gianni di Latina però credo che se uno vuole prendere in giro istituzioni, esperti e studi lo faccia pure. L'ho già detto ieri. Poi auguro a Lei e a tutti quelli che la pensano come Lei di subire gli effetti epidemiologici di un tale impianto. Se Lei afferma che non ha aclun effetto sulla salute non ha niente da temere. In caso contrario è un problema con la sua coscienza. Se il parere della VIA regionale rilasciato dalla Regione Lazio è un documento da ritenersi attendibile allora è altrettanto attendibile veder volare gli asini. I 40 posti di lavoro diretti non risultano in nessun documento. I 250 posti nemmeno. Poi se vogliamo ritenere attendibile un progetto che ripete sfrontatamente errori e inesattezze più volte ripetute fate pure. Poi sull'attendibilità di chi propone il progetto si ascolti quanto afferma l'Ing. Cicerone poi ne riparliamo. In basso trovate il link dell'intervento dell'Ing. Giancarlo Cicerone (responsabile Carlo Gavazzi Green Power) a proposito della tanto discussa centrale a biomasse da autorizzare a Pontinia in area Mazzocchio.

Ascoltate con attenzione perchè Cicerone dice delle cose molto interessanti come ad esempio - cito testuale - "con le regole attuali dopo 12 anni non si saprà piu' cosa fare dell'impianto":

http://www.confindustriaixi.it/it/intervento/latina/cicerone.html

giorgio libralato ha detto...

Poi chi comprende l'italiano può leggersi quanto in modo univoco e chiaro confermano Regione Lazio, Provincia di Latina, ing. Cicerone e sindaco di Pontinia dicono. In base alla situazione e alle analisi su cui tutti sono d'accordo a Pontinia è possibile un impianto di 0,1 megawatt per biomasse. Su questo siamo tutti d'accordo. Firmo anche subito.

giorgio libralato ha detto...

Comunque ringrazio la ditta Pontinia Rinnovabili per essere intervenuta per cercare un accordo sul quale io (parlo a nome personale ma credo sia in tanti a pensarla così) sono pronto a trattare. Effettuare indagini e studi preliminari (gli stessi richiesti dall'amministrazione provinciale), controlli (li abbiamo già indicati) e capacità, 0,1 megawatt. Su queste basi io ci sto.

Anonimo ha detto...

ti segnalo che quanto dichiarato dall'Ing.Cicerone era riferito alla allora corrente normativa ( 12 anni) oggi portata dal Governo a 15 anni e poi evidenziava le potenzialità della filiera corta che mi sembra una ottima cosa per il territorio. Dopo tante parole sul rilancio della filiera agro-industriale questi sembrano i primi fatti.
Mauro - Priverno

Anonimo ha detto...

ma come si può mettere in discussione un parere rilasciato dalla REGIONE LAZIO su un blog personale come questo?? non è un modo eccessivo di segnalare le cose?? possibile che i tecnici in Regione siano così stolti??? Ci avranno pensato prima di firmare.
Luisa - studentessa Latina

Anonimo ha detto...

quali sono gli effetti sulla salute di questi impianti?? ci sono basi epidemiologiche ufficiali da poter valutare??
Grazie e buon lavoro a tutti coloro che rispettano l'ambiente
Lio

giorgio libralato ha detto...

Alla Signora Luisa, grazie dell'intervento. Se la Regione Lazio scrive che sono stati sentiti i comuni interessati dagli effetti, li cita e questi comuni (Cotarda, Fossanova e Sonnino Scalo) non esistono, quale attendibilità può avre tale documento? Se la procedura, come dimostra la sentenza del Tar della Sicilia, come confermato dalla dottoressa Valle ieri non è stata corretta, quale attendibilità può avere questo documento?

giorgio libralato ha detto...

Al Signor Mauro di Priverno che ringrazio. Sulla filiera corta siamo tutti d'accordo. Non lo è invece quanto dichiarato nell'intervento citato. Nè lo è il progetto esaminato che continua a parlare di approvvigionamento dall'estero. Se poi si facesse un pò di chiarezza e ordine non sarebbe male quando si presentano documenti e progetti. Perderemmo tutti meno tempo.

Anonimo ha detto...

forse l'approvvigionamento dall'estero è previsto come prima soluzione finchè non si sviluppa una filiera per la quale ci vuole sempre del tempo.
Credo che l'impegno primario, ed anche quello economicamente più interessante per la nostra economia locale, sia proprio quello di sviluppare una filiera.
Ma gli agricoltori cosa dicono al riguardo??Le associazioni di categoria si stanno proponendo?? Mio padre era contadino qui nell'agro e non ho mai visto che si fossero mosse in passato.
Complimenti per l'iniziativa del blog che ho scoperto oggi dopo aver letto La Provincia ed essermi interessato sulla cosa
Mauro - Priverno

Anonimo ha detto...

non ritenete troppo sommario esprimere un giudizio di invalidità ed ifficacia di un documento emanato dalla Regione Lazio solo perchè riporta delle imprecisioni di località?
Il documento era nella sua forma articolato e compiuto e validato da tutti gli uffici regionali preposti?? Stento a credere che la nostra Regione sia così disattenta in materia ambientale anche considerato il suo colore politico.
Ma il parere finale sull'iniziativa era positivo o negativo??
Grazie e saluti
Maurizio

giorgio libralato ha detto...

La stessa osservazione di Mauro l'ha fatta ieri Paolo Cima ai rappresentanti della Pontinia Rinnovabili. Credo che le risposte le abbiano date gli esperti della provincia intervenuti. Comunque ci siamo documentati su altre esperienze Lombardia e Bando d'Argenta e gli agricoltori non sembra siano favorevoli.

Anonimo ha detto...

sono uno studente d'ingegneria ambientale della Facoltà d'Ingegneria di Latina - Ambiente e Territorio - non mi risulta che tali impianti siano dannosi ne per l'ambiente ne per l'uomo.
Anzi tutte le tecnologie attuali li rendono sicuri ed affidabili.
I nostri professori ne parlano sempre con sicurezza e quale soluzione per la produzione della futura energia che serve al paese ed al pianeta. In Svezia e Finlandia c'è uno sviluppo continuo di queste iniziative.
Alessio (LT)

giorgio libralato ha detto...

Se uno esprime un giudizio oggettivo (presenza o meno di comuni) sono solo imprecisioni. Il resto, Signor Maurizio, è stato valutato compiutamente, potrebbe in apparenza essere meno oggettivo. Ma invece lo è nella stessa maniera. Visto che, lo ripeto, Regione Lazio, Provincia di Latina, comune di Pontinia, Pontinia Rinnovabili (e se vuole continuo) sono tutti d'accordo. Tutti come la comunità europea, il protocollo di Kyoto e la famosa 20/20/20.

Anonimo ha detto...

scusatemi non conosco Paolo Cima: è un esperto della materia?
Mauro

Anonimo ha detto...

Ho notato che sia su questo blog sia sulla stampa si confonde questo impianto a biomasse con impianti inceneritori, che sono cosa ben diversa, poichè destinati ai rifiuti e non alle biomasse.

Vi ricordo che il D.P.C.M. 8 marzo 2002 “Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili aventi
rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico, nonché delle caratteristiche tecnologiche degli
impianti di combustione” precisa ciò che in Italia può essere considerato biomassa combustibile
e quindi non rifiuto, ossia:
a) Materiale vegetale prodotto da coltivazioni dedicate;
b) Materiale vegetale prodotto da trattamento esclusivamente meccanico di coltivazioni agricole
non dedicate;
c) Materiale vegetale prodotto da interventi selvicolturali, da manutenzione forestale e da
potatura;
d) Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di legno vergine e
costituito da cortecce, segatura, trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, granulati e
cascami di legno vergine, granulati e cascami di sughero vergine tondelli non contaminati da
inquinanti, aventi le caratteristiche previste per la commercializzazione e l'impiego;
e) Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli,
avente le caratteristiche previste per la commercializzazione e l'impiego.
Saluti
Lio

Anonimo ha detto...

quali sono le osservazioni tecniche che ha manifestato il Comune di Pontinia sulla centrale a biomasse?Il Sindaco Tombolillo ha esposto delle problematiche tecniche o solo politiche?
Alessio (LT)

Anonimo ha detto...

A tutti gli amici dell'ambiente segnalo che secondo una nuova ricerca nell'ambito del progetto CARBOSOL («Present and retrospective state of organic versus inorganic aerosol over Europe: implications for climate»), finanziato dall'UE, oltre la metà dell'inquinamento da carbonio prodotto nei mesi invernali in Europa proviene dalla combustione di biomassa bruciata fuori da impianti controllotati e tecnologicamente avanzati (camini delle abitazioni ad esempio).

In un articolo sul «Journal of Geophysical Research», i partner del progetto rivelano che l'inquinamento da carbonio nei mesi invernali deriva per il 50-70% da fonti quali i focolari nelle abitazioni e negli edifici e la combustione di rifiuti agricoli e di giardinaggio.

Attualmente, le misure per la riduzione dell'inquinamento tendono a concentrarsi sui combustibili fossili. Tuttavia, da questi nuovi risultati emerge che l'inquinamento si potrebbe ridurre in misura significativa se si prendessero in considerazione anche queste altre fonti di emissioni, con una combinazione di sviluppi tecnologici e restrizioni di legge. Ad esempio, molti paesi vietano già la pratica della combustione di rifiuti agricoli e di giardinaggio.


Ma anzichè lasciare la biomassa a queste pratiche non sarebbe meglio valorizzarla in un impianto come quello di Pontinia?
Lucio di Aprilia

Anonimo ha detto...

in Germania a Zolling ( Bavaria)dove vado d'estate in vacanza c'è un importante impianto della ALSTOM che funziona a biomasse e fornisce calore ad aziende locali.
Gli abitanti del luogo sembrano tutti molto felici e non hanno lamentato disagi provocati dall'impianto.
Forse qualcuno di Pontinia ci dovrebbe andare.Ma il Sindaco Tombolillo lo ha mai visto un impianto simile?
Luca - Latina

Anonimo ha detto...

vorrei precisare che la Rete Cittadina di Pontinia No Turbogas ed inceniritori di biomasse o CDR NON è contraria a priori ma favorevole all'installazione di questi impianti in sostituzione di quelle centrali termoelettriche esistenti di obsoleta concezione e tecnologia, vedi carbone olii minerali ecc.. per esempio come quella di Civitavecchia.

La nostra convinzione sulla incompatibilità ambientale nasce e si forma non su basi ideologiche politiche ma su documentazione tecnico-scientifica, quindi per evitare ulteriori ed inutili chiacchere rilancio una sfida, già lanciata due anni fà sul web: chiunque porti 5 ricerche scientifiche attestanti la salubrità dei termovalorizzatori io ne porterò il doppio che attestano l'esatto contrario! voi portatene 10 a favore io ne porterò 20 e così via, le quali certificano la correlazione tra le malattie per l'uomo e l'ambiente con gli impianti di termocombustione.

PERO' che siano ricerche fornite dalla scienza ufficiale (non taroccata dalle stesse multinazionali costruttrici)

Luigi Rete Cittadina di Pontinia.

Anonimo ha detto...

esiste un elenco con tutti i riferimenti di questi interessanti studi in modo da informare tutti i cittadini ?
Ciao
Alessio - LT

Anonimo ha detto...

appunto per questo siamo contrari.... già ne abbiamo a sufficienza d'inquinamento da camini caldaie e quant'altro vogliamo aggiungerne altro con i forni crematori? cioè bruciare risorse naturali per produrre energia elettrica? ma il buon senso dove l'avete lasciato? ma tutti sti ingegneri laureati in fisica hanno dimenticato il principio che regola il pianeta vivente? nulla si crea nulla si distrugge gli elementi cambiano aspetto forma in liquida gassosa o solida! bruci una cosa per farla sparire o per trarne energia? bhè prima o poi quella cosa la bevi la respiri o la mangi!!!!!

E poi....Non è detto che una cosa fatta in Germania o in USA sia giusta! prima d'affermare "in germania cè l'hanno dentro le città andate a chiedere quanti sono contenti o perchè l'hanno piazzata proprio li, io ho fatto le stesse vostre considerazioni per Vienna, bhè sapete! dopo aver visto l'impianto ed ascoltato diversi viennesi ho cambiato radicalmente idea sui termovalorizzatori, NON SI PAREGGIANO COSTI E BENEFICI sono solo tumorifici! chi ci guadagna è il proprietario non la comunità!

Anonimo ha detto...

per Alessio,
gli interessanti studi come li defisci Tu sono sul Web a disposizione di tutti, come ho fatto io in questi due anni di ricerche su siti ufficiali d'università di mezzo mondo compresi istituti ed organizzazioni governative e non, puoi cercarli anche Tu! la sfida è aperta avanti con le vostre 5! solo in Italia ne ho trovate alcune diverse tra loro ma tutte concordanti vedi CNR, ENEA, ISTITUTO DI NANOPATOLOGIE DI MODENA, Chimica Ambientale Istituto nazionale di ricerca sul cancro di Genova ecc.... Alessio cè ne sono a iosa

giorgio libralato ha detto...

Risposte ai commenti:
n. 5 Mauro – Priverno: La stessa tesi sull’intervento dell’Ing. Cicerone mi è stata espressa da uno dei rappresentanti la ditta proponente. Avete lo stesso pensiero.
n. 6 Luisa – studentessa Latina: i rappresentanti della ditta proponente ci hanno chiesto un incontro. Lo stesso hanno per iscritto con il sindaco. Gli enti che hanno espresso nulla – osta al progetto, dopo che sono stati contestati nell’ambito della conferenza, hanno ammesso di aver fatto una brutta figura. Comunque saranno gli organi della giustizia amministrativa a stabilire la validità del parere della Regione Lazio.
n. 7 Lio : le basi epidemiologiche ufficiali sono state già pubblicate in questo blog.
n. 10 Mauro – Priverno: c’è stato un incontro anche l’altra sera degli agricoltori della provincia di Latina e Frosinone e i loro commenti non sono certo positivi.
n. 11 Maurizio: il documento non era valicato da tutti gli enti ed uffici proposti, lo stesso dubbio è emerso evidente nella conferenza dei servizi.
n. 12 Alessio – studente di ingegneria (LT): un ingegnere si esprime quando ha studiato l’argomento con umiltà e chiesto a tutti gli altri professionisti esperti della materia. Non esiste una tecnologia sicura ed affidabile in assoluto. Potremmo fare migliaia di esempi, se volete. Riguardo ai danni per l’ambiente e per l’uomo esistono migliaia di studi e di libri. Studiateli.
n. 14 Mauro: Paolo Cima, come tanti altri che si sono stancati di essere presi in giro da pseudo – scienziati in vendita ha studiato l’argomento che non è un dogma.
n. 15 Lio: chi confonde gli impianti (la storia e la giurisprudenza lo insegnano) non sono né i cittadini, né gli organi di informazione, ma sono le aziende che da impianti a biomasse diventano, quasi sempre, in un modo o nell’altro inceneritori. Evidentemente la tecnologia è la stessa. L’Italia ci ha abituato ad inventare definizioni di legge che non esistono né in natura, né nel mondo. Le sanzioni della comunità europea sono evidenti.
n. 16 Alessio (LT): Tombolillo ha espresso le osservazioni tecniche rese pubbliche in questo blog. L’aspetto politico (inteso come programmazione territoriale) è solo l’ultimo. Ma solo un deficiente oppure chi vuole mascherare qualcosa in cambio di qualcos’altro, confonde la programmazione territoriale come un aspetto solo politico.
n. 17 Lucio – Aprilia: Se ha seguito la discussione su questo blog ha già le risposte alle sue domande. Comunque tutti siamo d’accordo che quanto non può essere inviato in impianto di compostaggio può essere utilizzato per produrre calore (non energia elettrica). Se parla di termovalorizzazione (che come sappiamo è una frode) da torto a Lio.
n. 18 Luca – Latina: il Sindaco Tombolillo ha visitato l’impianto di Bando d’Argenta uguale a quello proposto a Pontinia che è stato chiuso dalla magistratura e sappiamo perché. Comunque in Germania, come in tanti altri paesi, ma anche nel nord e sud Italia funzionano impianti ed attività che nella nostra provincia non hanno dato alcun risultato favorevole. Anzi.
n. 19 Luigi – rete cittadini di Pontinia. Grazie.
n. 20 Alessio – LT: l’elenco sarà prodotto nella conferenza dei servizi del 27 gennaio, statene tranquilli.
n. 21 Anonimo: abbiamo detto la stessa ad uno dei rappresentanti della ditta proponente che giustificava l’impianto perché la nostra provincia è già inquinata. La mia risposta “siccome una persona sta morendo gli possiamo tirare calci e pugni?” Il resto (l’invito ad andare a fare una certa cosa) lo potete immaginare.