sabato 31 gennaio 2009

La protesta contro le centrali a biomasse e Facebook

La protesta contro le centrali a biomasse e Facebook
Sul blog www.pontiniaecologia.blogspot.com è arrivato da Schieppe l’invito ad unire la protesta che in Italia corre dal Veneto, alla Lombardia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio (oltre a Pontinia), Basilicata, Puglia e sicuramente ho dimenticato qualche Regione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte spiegato i giusti motivi che provocano la contrarietà dei cittadini verso atteggiamenti di pubbliche amministrazioni e di aziende quando queste propongono progetti poco chiari, che nascondono le informazioni oppure che sono dei cavalli di Troia verso obiettivi diversi.
Soprattutto l’OMS ha invitato al dialogo, al rapporto corretto e democratico, alla trasparenza per evitare le quasi sempre giuste diffidenze.
In merito alle centrali a biomasse (termine troppo generico che comprende un’infinità di elementi da incenerire per produrre energia) si raddoppia la diffidenza quando storia ed esperienza insegnano che queste diventano inceneritori veri e propri.
Non perché cambi la tecnologia (sempre di inceneritori si tratta) ma perché, quando non si trova abbastanza “biomassa” da bruciare spesso vengono alimentati questi inceneritori con rifiuti.
E’ vero che non bisogna generalizzare, né pensare che ogni progetto nasconda altri fini, né che quanto è accaduto in altri parti d’Italia debba avvenire ancora una volta nel territorio.
D’altronde Saviano (e le decine di inchieste che percorrono l’Italia) hanno insegnato l’equazione che dai rifiuti, dagli inceneritori si arrivi a qualcosa non sempre di lecito e questo aumenta la necessità indicata dall’OMS di chiarezza e di dialogo.
Per questo i cittadini sono costretti ad informarsi presso situazioni simili, a coalizzarsi, a costituire una rete, gruppi di lavoro e di collaborazione, anche e soprattutto attraverso internet, che, anche a causa della perdita di credibilità di molte altre fonti di informazione, diventa fondamentale per contrastare progetti sgraditi.
Per esempio ecco alcuni dei gruppi oggi presenti su Facebook alla voce biomasse:
NO alla Centrale a Biomasse e alla Ned Silicon a Fermo
NO ALLA CENTRALE A BIOMASSE A FRAGAGNANO (TARANTO)
Assolutamente contrari alle biomasse (inceneritori) a CANNOLE e nel Salento
NO alla CENTRALE A BIOMASSE SADAM a JESI!!!!!
Castiglione del Lago - Panicale: Centrale a Biomasse??
NO ALLA CENTRALE BIOMASSE (IN REALTA' UN COMUNE INCENERITORE) A FARBO
Contro la centrale a Biomasse a Nogara!!!
NO ALLA CENTRALE BIOMASSE (Fermo)
Centrale a biomasse Diecimo - Borgo a Mozzano
NON VOGLIAMO LE CENTRALI A BIO-MASSE (Russi)
NO CENTRALI A BIOMASSE INCENERITORI, SI ENERGIE PULITE E RICICLO
NO ALLA CENTRALE A BIOMASSE A BISTRIGNA!
REFERENDUM A LECCE: CONTRARIO ALLA CENTRALE A BIOMASSE
CONTRO VENDOLA E LA SUA POLITICA PRO-BIOMASSE!!!!!
Centrale a biomasse Diecimo - Borgo a Mozzano
NO alla Centrale a Biomasse e alla Ned Silicon a Fermo
Castiglione del Lago - Panicale: Centrale a Biomasse??
NO CENTRALE A SUMMAGA!
Comitato per la salute e tutela del territorio in Valle Peligna (AQ) (centrale di Bugnara)
Contro la costruzione dell'inceneritore di Schieppe
Questo ovviamente non significa che tutti i progetti delle centrale a biomasse siano negativi o che non esistano situazioni nelle quali potrebbero rappresentare una giusta risposta, altrettanto non è vero il contrario, cioè che vadano bene in qualsiasi realtà.
Pontinia 31 gennaio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

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