martedì 23 dicembre 2008

Perfino il senatore Fazzone contrario alla turbogas

Perfino il senatore Fazzone (uno dei 3 parlamentari espressioni della provincia di Latina) è contro la centrale a turbogas progettata per il nucleo industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia.
Politici che sostengono la realizzazione di uno dei progetti più contestati del nuovo millennio nella provincia di Latina non se ne trovano granchè.
Questo può voler dire 2 cose:
- che la politica (e tutti gli amministratori a vario livello comunale, comuni limitrofi, provincia e regione, oltre ai parlamentari e segretari partito provinciale) in materia non conta nulla, visto che comunque l'iter prosegue spedito verso il rilascio del permesso a costruire;
- che è un progetto la cui sorte è già stata decisa, quindi in questo caso ciascuno può dire quello che vuole (o che ritorna utile nella perenne campagna elettorale).
Il cittadino medio non è certo felice di una situazione politica dove non sente certo rappresentato da una classe politica nazionale dove gli argomenti in discussione riguardano improbabili leggi elettorali oppure il collocamento di un "partito" (ma sarebbe meglio dire coacervo imprecisato) vuole collocarsi a livello europeo.
Il tutto senza affrontare i problemi quotidiani di un paese che definire in crisi a livello economico e sociale, in materia di sicurezza, giustizia, sanità, istruzione significa essere ottimisti.
Allo stesso modo se tutti i politici e i rappresentanti di un territorio sono contrari alla realizzazione di questo progetto inutile (lo dicono tutti, non c'è bisogno di ulteriore energia elettrica), dannoso (le emissioni poco o tante che siano, al di sotto o al di sopra delle soglie di legge sempre di inquinamento si tratta), contrario alla programmazione territoriale locale (non è previsto nè dal piano energetico provinciale, nè da quello regionale), a quel poco di economia e di eccellenza rimasta (l'agricoltura di qualità sarà compromessa da questo progetto), che non produce economia, nè costi di lavoro (una decina), contraria al protocollo di Kyoto e alle decisioni in materia di energia europea (anzichè efficienza, energie naturali e rinnovabili, metano che tra quanche decina d'anni sarà esaurito) con il continuo aumento di emissioni, anzichè la prevista e invocata riduzione, perchè l'iter continua?
Come si può spiegare al cittadino medio che tutti siamo contrari, perchè è inutile e dannoso e comunque nessuno dice basta?
Per quale scopo o motivo vengono eletti dei rappresentanti ai vari livelli che poi non ci possono rappresentare, cioè fermare un progetto che a detta di tutti è sbagliato?
Speravamo in una buona notizia almeno per Natale, invece la storia si ripete.
L'operazione è riuscita, i medici sono stati bravissimi, ma il paziente è morto
Questa è la dimostrazione dell'inutilità della politica?
Pontinia 23 dicembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

http://www.parvapolis.it/page.php?id=43057
«Non siamo contro la tecnologia, né contro il progresso, ma evidentemente per la provincia di Latina è davvero un peso abnorme, avere sul suo territorio due centrali turbogas». Claudio Fazzone: Non bastava quella - discutibile - programmata per Aprilia, come non sono bastate negli anni passati le centrali nucleari di Latina e del Garigliano, oggi in fase di smantellamento, che hanno condizionato negativamente un corretto e armonico sviluppo economico e sociale della provincia di Latina. Oggi si vorrebbe imporre, senza un piano nazionale, un nuovo scempio su un territorio, quello di Pontinia, che da sempre ha una vocazione agricola d´eccellenza ed è inserito nel Distretto dell´Agro-alimentare di qualità riconosciuto recentemente dalla Regione Lazio. Desta preoccupazione, in ogni caso, riuscire ad allontanare lo spettro di questo ulteriore insediamento dirompente e negativo sul territorio provinciale, proprio a ridosso di una stazione ferroviaria importante come quella di Priverno-Fossanova, di nuclei urbani come quelli di Cotarda, Sonnino Scalo e Capocroce e nelle vicinanze di siti archeologici agricolo e ambientali di notevole valore culturale e turistico. Un impianto, insomma, che non serve né al Comune di Pontinia, né alla provincia di Latina. Del resto che gli impianti turbogas al territorio pontino non servissero, soprattutto per come sono maturati, lo aveva testimoniato anche la Provincia di Latina, affiancando sin dalla prima ora nelle sedi deputate il Comune di Aprilia e la "Rete Cittadina contro la Turbogas". C´è inoltre da rilevare che la Provincia di Latina è una delle poche province italiane a non soffrire del deficit nel rapporto produzione/richiesta d´energia, ma al contrario di altre presenta un esubero"».

6 commenti:

NO TURBOGAS! ha detto...

Questi finti politici pensano solo al portafogli. Non fatevi ingannare a parole sono bravissimi! Hanno studiato per questo!
Parlano di economie, energie e territorio, ma nessuno che si esprime per la difesa della salute del cittadino! Nessuno non parla mai di salute, di tumori che nella provincia di Latina decima famiglie! Mai, non ho mai potuto assistere ad una conferenza sulla salute, per la protezione o a sostegno della salute. Sempre i soldi davanti a tutto! Che tristezza che mi fanno.

giorgio libralato ha detto...

La politica diventa o può diventare in paravento, una scusa. Un interesse si può sconfiggere solo con un interesse uguale o contrario se non superiore. L'interessi di pochi (imprenditori, affamatori, speculatori?) sovrasta il bene comune e, stranamente, più la gente sta male economicamente e più affida le sue sorti a chi li può strangolare. La turbogas a Pontinia può dare qualcosa forse a 2 persone e togliere a tutti gli altri, compresi i comuni limitrofi.

NO TURBOGAS! ha detto...

"Sovrasta il bene comune", hai detto bene! Ma cos'è il bene comune per le persone che vivono in una realtà totalmente diversa dalla nostra? Il bene comune come lo intendiamo noi è uguale al loro?

La cosa triste è che se parli con la gente ti dice che il bene comune è la società odierna: hai tutto e non puoi lamentarti.

i comuni limitrofi ma che stanno facendo per contrastare la turbogas? Manifestazioni, conferenze, cortei? O solo articoli di giornale, scritti spesso per far si che la gente legga che il Sindaco o l'assessore tot ha parlato sul giornale: "ah ma che bravo però"... questo è il loro bene comune! E il nostro?

giorgio libralato ha detto...

Il bene comune non sarà mai lo stesso per il genere umano. E' una storia millenaria. Siamo alla vigilia del Natale ma il Vangelo è quanto mai attuale. Per la turbogas il problema è l'incapacità di esprimere un opinione e atti conseguenti. 3/4 degli amministratori dovrebbe prima capire il proprio compito. Come il 70% dei pontiniani che ha scelto un premier che propone come bene comune quello della sua famiglia, della sue aziende e di tutto coloro che lo possono aiutare in questo.

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
Lascia stare Fazzone o Moscardelli o quanti altri, a parole sono tutti contrari. Tutti contrari tranne uno, e è l'unico coerente.
Ha sempre detto che fà meno male di una sigarette e che per lui è una cosa buona.
Gli altri sono tutti contrari ma votano a favore.

giorgio libralato ha detto...

Quel dottore non è l'unico ad essere rimasto a favore dei gas e delle emissioni della turbogas, ma anche al suo portafogli e interesse personale. Ne conosco tanti. Ci sono invece parlamentari e consiglieri regionali di cui non si può certo dire che abbiano fatto carriera per aver difeso il bene comune o semplicemente per aver espresso concetti che avrebbero potuto migliorare la vivibilità. Però qualcuno li ha votati nonostante esprimano solo interessi ben definiti.