mercoledì 26 novembre 2008

turbogas manifestazione 14 dicembre, Latina Oggi

TURBOGAS NO GRAZIE a dicembre una giornata in piazza con i prodotti agricoli Latina Oggi
TURBOGAS e prodotti tipici del territorio, un binomio impossibile. Perché non può esistere un'agricoltura sana, attenta al territorio e che produce pensando soprattutto al consumatore se poi deve fare i conti con una centrale elettrica che brucia 500 mila tonnellate ogni anno di gas naturale.
«E' questa la ragione principale per cui dovremmo opporci - spiega Paolo Cima, presidente della rete dei Cittadini contro al Turbogas -. Temiamo il forte calo d'immagine che subirà il nostro territorio quando sarà costruita questo impianto ». Per questo la Rete dei cittadini ha indetto per il 14 dicembre una giornata particolare. L'appuntamento è in Piazza Indipendenza, perché durante quella domenica si scoprirà e si valorizzerà il territorio. «Ci saranno i nostri prodotti tipici ma anche tante altre iniziative, ludiche e culturali - continua Cima -. I cittadini di Pontinia e dei paesi limitrofi vedranno e capiranno quali sono i rischi reali che corre la nostra economia. Già ora le nostre aziende agricole, che sono l'asse portante del comparto produttivo di Pontinia, non se la passano bene. E con la Turbogas le cose potranno solamente andare peggio».
Anche perché qui nell'Agro Pontino, gli agricoltori non hanno grandi proprietà. La loro è un produzione che punta sulla qualità dei prodotti più pregiati, come gli ortaggi ad esempio, che vicino l'area montana ha il suo centro principale di produzione.
«Questo è un problema che riguarda anche i consumatori - sottolinea Cima -.
Si punta molto oggi al consumo di prodotti agricoli coltivati nelle immediate vicinanze dei mercati. Ma la nostra campagna e il suo ambiente è in pericolo. I benefici di questa Turbogas sono insignificanti rispetto a quello che perderemo». Alla manifestazione del 14 dicembre hanno già aderito i principali partiti e politici locali, così come le organizzazioni sindacali.
Iniziando dalla Coldiretti ad esempio, da sempre contraria a questi impianti. O il Cra, i Comitati riuniti agricoli. «Saremo in piazza anche noi quel giorno - dice Danilo Calvani dei Cra -.
Porteremo i frutti della nostra terra che qualcuno vuole avvelenare e distruggendo ulteriormente le nostre aziende. Sottolineeremo ancora una volta la nostra contrarietà a questa centrale».
Andrea Zuccaro

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