domenica 30 novembre 2008

insufficiente e lacunoso il progetto delle biomasse

Stralcio del comunicato del 30 agosto 2007 a proposito della conferenza dei servizi presso l'amministrazione provinciale di Latina che ha bocciato il progetto della centrale a biomasse.
Secondo la dottoressa Valle, responsabile del procedimento il progetto è risultato molto carente, denota notevole superficialità e deve inquadrare il contesto territoriale. Non si possono utilizzare dati tecnici ed analisi riferiti ad altri comuni, oppure dati e sistemi generali riferiti all'intera provincia. Quando i dati mancano gli stessi devono derivare da appositi studi, ricerche, analisi condotte sul territorio e non altrove. Addirittura il bacino idrico è sbagliato si è confuso l'Amaseno con l'Ufente, segnale evidente che chi ha redatto la documentazione non conosce affatto Pontinia e probabilmente non la rispetta nemmeno. La carta di uso del suolo vegetazionale è generica dell'agro pontino, nel progetto non c'è alcuna considerazione o analisi dei siti SIC e ZPS, né dell'interferenza con il progetto proposto. Non c'è l'analisi della qualità dell'aria. Come da me fatto notare non c'è alcun collegamento con il progetto della turbogas né con le altre industrie insalubri di prima classe (come è quello per le biomasse) o a rischio di incidente rilevante che comunque insistono sulla zona. Non c'è quindi alcuna analisi sulla somma degli impianti e degli effetti, sulle aree di rispetto. Secondo la dottoressa Valle è quindi necessario indagare meglio il territorio. Sempre come da me osservato, manca l'analisi geologica e mancano le documentazioni, oltre che le domande che sono escluse dall'AIA relativa alle opere idrauliche e alla risorsa idrica. Poi sono state ricordate in materia geologica il mancato riferimento alle informazioni scientifiche e alla bibliografia, manca la documentazione relativa ai beni archeologici. Mancano gli studi relativi agli effetti dell'emissioni degli scarichi nei 2 corsi d'acqua (il fosso di San Carlo e il fosso adiacente). Manca gli studi sulla portata, lo studio della qualità dell'acqua nei corsi d'acqua e nelle falde, manca lo studio del suolo. Non vi sono gli studi sullo sprofondamento e sulla sub sidenza nonostante siamo in una zona geologica particolare. Manca l'indagine vegetazionale, lo studio sulla messa a dimora del verde e sulla fauna circostante. Il bosco Polverino tutelato non viene assolutamente trattato. Come ho fatto notare la documentazione sulle foto aree è sbagliata. Sempre in base alle mie osservazioni la descrizione sull'approvvigionamento delle biomasse è stato ritenuto insufficiente e generico. Inoltre manca lo studio e la proposta della riduzione di CO2 con azioni virtuose che la Pontinia Rinnovabili ha completamente trascurato. Altre osservazioni sugli schemi delle materie prime, sui flussi di entrata ed uscita, sul programma di emergenza, sulle emissioni per durata e frequenza. Addirittura comica sulle altre autorizzazioni: come da me rilevato sono riferite sono riferite ad un altro progetto, sito, impianto e società..... La giustificazione della Pontinia Rinnovabili? Dalle altre parti gli va bene così....
Il carico finale di affossamento del progetto l'ha espresso il Sindaco Tombolillo che parlato anche per conto delle amministrazioni di Priverno e Sonnino: Questi tipi di impianti qui non li vogliamo. Preghiamo la Ditta proponente di prenderne atto, chiediamo il rispetto del desiderio e della volontà delle comunità locali. In relazione alle conoscenze aggiornate sulle dinamiche territoriali, agricole, economiche ed ambientali abbiamo riconsiderato i pareri espressi.
La dottoressa Valle in apertura di seduta ha letto la nota dell'assessorato della Regione Lazio appena giunto che comunica che la VIA per l'impianto non è stata proposta dalla ditta proponente e quindi va riformulata.
In base alla comunicazione della Regione era opportuno riconsiderare il progetto.
Tra l'altro l'amministrazione provinciale aveva chiesto alla ditta Pontinia Rinnovabili,dopo la presentazione delle osservazioni, in data 25/7/7 per la quale non ha ancora avuto risposta, che essendo modificata nel contempo la normativa, qualsiasi procedura non aveva senso senza la VIA.
La Pontinia Rinnovabili ha informato che provvederà a riformulare il progetto e la documentazione in quanto toglierà dal progetto il combustibile derivante dai rifiuti, in questo modo non c'è bisogno di VIA.
Secondo la dottoressa Valle probabilmente, a questo punto, la procedura ripartirà ex novo e l'attuale progetto sarà accantonato.
La dottoressa Valle ha infini ricordato che comunque il parere del comune se contrario è vincolante.
Erano presenti per l'amministrazione provinciale di Latina la dottoressa Valle, gli ingegneri Ottocento e Disenso; per la Pontinia rinnovabili l'ing. Cicerone, Carboni, Marco Romani e Gennaro Gigli, il sindaco di Pontinia dottor Eligio Tombolillo, gli assessori Battisti e Subiaco, il responsabile del procedimento ing. Corradi, il consigliere comunale di Priverno Fusilli, il vice sindaco di Sonnino Migliori, Del Monte dell'associazione di Capocroce, la Rete di Pontinia, oltre al sottoscritto. Assenti Regione Lazio, AUSL, Arpa, Vigili del Fuoco, Albo Gestori.
Ho chiesto al sindaco Tombolillo: dov'è la tua opposizione quella che ti denuncia al prefetto se non convochi il consiglio? Se non si interessano, se non sono presenti, di cosa ti chiederanno in consiglio comunale? Perché sono assenti tutti e 6?
Ancora una volta i Cittadini hanno difeso i loro interessi, come contro il dissesto, visto che le mie osservazioni hanno centrate le carenze notevoli di un altro progetto che potrebbe nuocere.

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