martedì 23 settembre 2008

Agro Pontino inquinato se ne accorgono a Boston

Se ne sono accorti a Boston che l'Agro Pontino è inquinato.No non quei "pazzi scatenati e visionari" di verdi e ambientalisti che lo dicevano da oltre 20 anni in provincia di Latina inascoltati.Ne riferisce oggi con ampio rilievo il New York Times, illustrando i dettagli del P-Rex, il piano che Alan Berger, un docente della prestigiosa universita' di Cambridge, nel Massachusetts.Ma va tutto bene così, aumentiamo le emissioni e l'inquinamento, installiamo almeno 2 centrali a turbogas, magari qualche centrale nucleare, alcune centrali a biomasse e quel fior fiore di produzione di diossina che è l'inceneritore.Naturalmente le prossime elezioni provinciali non si interesseranno nè di inquinamento, nè di una corretta gestione del territorio.Cosa ha fatto in materia l'attuale uscente giunta?E quelle dei maggiori comuni della Provincia?L'importante è non farlo sapere a Latina, Pontinia, Terracina, Aprilia parliamone senza farci sentire nel Massachusetts.In America vorrebbero far tornare l'Agro Pontino e restituirlo all'antico splendore.Basterebbe, una volta tanto, una sola nella vita scegliere gli amministratori giusti.Altrimenti torneranno gli americani...Pontinia 23 settembre 2008 Ecologia e territorio Giorgio LibralatoAMBIENTE: PIANO MIT PER RIPULIRE AGRO PONTINO INQUINATO/ANSA (di Emanuele Riccardi) (ANSA) - NEW YORK, 22 SET - E' una prima assoluta: la creazione di un nuovo ecosistema nell'Agro Pontino, molto inquinato e decisamente piu' a rischio di quanto si pensasse. Ci stanno pensando gli esperti del Mit di Boston, che hanno studiato l'area bonificata negli Anni Trenta e stanno elaborando originali soluzioni per il risanamento dell'area: in realta' per ridisegnarla completamente, dopo avere scoperto che e' molto piu' inquinata di quanto si ritenesse fino ad oggi. Ne riferisce oggi con ampio rilievo il New York Times, illustrando i dettagli del P-Rex, il piano che Alan Berger, un docente della prestigiosa universita' di Cambridge, nel Massachusetts, sta mettendo a punto. Berger ha recentemente firmato un accordo con la provincia di Latina, per un master plan ecologico con l'obiettivo di bonificare (di nuovo) le aree piu' inquinate della regione. A provocare l'inquinamento, sono soprattutto gli scarichi industriali ed agricoli, che attraverso i canali della bonifica finiscono in mare. L'area tra Roma e Napoli lungo l'Appia ha una storia lunga e tormentata, e, con l'eccezione di Terracina, l'unica citta' che esisteva ai tempi dei romani, e' stata per secoli una gigantesca palude, nonostante i ripetuti tentativi di risanamento da parte degli imperatori romani e dei Papi che si sono succeduti. Se ne occupo' addirittura Leonardo da Vinci, ma la cosa' non ando' in porto La svolta nel Ventennio, quando Benito Mussolini decise e avvio' la bonifica delle paludi pontine nel 1924. Nel 1934 vennero installate sei megapompe per drenare l'acqua delle paludi, secondo il Ny Times ''grandi e rumorose come un aeroplano'', che ogni giorno, ancora oggi, pompano milioni di litri d'acqua, fino a 35mila litri al secondo. Attraverso una serie di canali le acque finiscono nel Tirreno. Se le pompe venissero spente - ricorda al Nyt Carlo Cervellin del Consorzio di Bonificazione - in sette giorni tutta l'area si trasformerebbe di nuovo in palude. La sfida di Berger e' senza precedenti, perche' non si tratta di disinquinare un'area e restituirla all'antico splendore, come si sta tentando di fare nelle Everglades della Florida. Nel caso dell'Agro Pontino, bisogna disegnare un ambiente nuovo, una natura certo 'naturale' ma in realta' artificiale, e di questo il docente del Mit e' uno degli esperti mondiali. (ANSA). RL 22/09/2008 19:58 © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Giustamente, se ne sono accorti a Boston,
per il mercato coperto "Brobbio", per il fienile "Palestra di Quartaccio", mi hanno scritto da Edmonton chiedendomi come era possibile lo sperpero di tanto denaro pubblico.
Per l'inquinamento dei Gricilli, i mascalzoni sono stati alla fine chi ha dato l'informazione.
Sicuramente Mussolini, se avesse immagginato che si voleva fare una palestra in un fienile, se immaginava che si voleva attribuire a lui la realizzarione del mercato coperto, ( come da richiesta mandata in Regione , allegata al progetto di ristrutturazione ) se avesse immaginato che i Gricilli sarebbero stati ridotti in quel modo, io penso che anche lui avrebbe rinunciato a bonificare l'agro pontino.
La colpa non è di Mussolini, la colpa è di chi ha cosi rdotto l'agro pontinino.
Immaginate, il comune toglie il suo regolamneto per fare installare 6 antenne, altrimenti non sarebbe stato possibile.
Come dire, i vigili, levono il regolamento di andare con la macchina revisionata, perche loro devono andare in giro con una macchina senza revisione.
Mussolini, cosa avrebbe fatto a chi vuole fare la stanzetta dentro l'acquedotto di Pontinia?
Comunque Mussolini con i soldi spesi al mercato coperto, sicuramente avrebbe costruito Musei in tutta la provincia.

Lista LIBERI E fORTI

giorgio libralato ha detto...

Quanto di quello che ha fatto Mussolini è positivo e condivisibile? Quanto di quello che fanno le amministrazioni della provincia di Latina è condivisibile? Quanto di quello fatto dalle amministrazioni di Pontinia? Mussolini avrebbe fatto la bonifica se avessi immaginato come sarebbe stata amministrata la piana dell'Agro Pontino? Non so rispondere. Sicuramente avrei fatto una gestione diversa del territorio. Le cose sono 2 o è conseguente alla bonifica, oppure la bonifica è stata inutile.