venerdì 13 giugno 2008

nucleare 4 incidenti in pochi giorni

E' bastato che qualche buontempone che cerca di spostare l'attenzione dai problemi seri alle favole (tra queste il nucleare sicuro e il risparmio economico nella produzione di energia) proponendo nuove centrali nucleari, che si sono verificate 4 (aggiornamento 14 giugno) gravi incidenti nel giro di pochi giorni. 4 Giugno 2008 - perdita di liquido dal sistema di raffreddamento della centrale slovena di Krsko 6 Giugno 2008 - rottura di un tubo di raffreddamento in una centrale ucraina non lontana dal confine polacco (incidente rivelato una settimana dopo). Di ieri la notizia (ma forse è anteriore) dell'incidente i Ucraina della centrale di Rivna. Oggi arriva quella della centrale di Fukushima, di cui si legge nella nota de Il Corriere.
E' proprio vero che l'esperienza e i fatti negativi, gli errori non insegnano nulla quando non ci sono volontà per progredire e continuare a sbagliare oppure quando si deve accontentare qualche imprenditore che evidentemente, senza l'aiuto, sarebbe in difficoltà.
La vergogna arriva alle stelle con la proposta del partito democratico (attaccato pure da Famiglia Cristiana.......) del Cip6 e dell'ennesimo tentativo - truffa, condannato dalla UE, di finanziare gli inceneritori ancora una volta a danno dei consumatori e sopratutto delle energie naturali e rinnovabili.
Quelle vere ovviamente
Pontinia 13 giugno 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

elenco degli incidenti nucleari (in corso di aggiornamento continuo)
http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=40.0

L'incidente in Ucraina
Spento il reattore
Ancora paura nucleare. Guasto nella centrale ucraina di Rivna. Fuoriuscita di un metro cubo di acqua contaminata. Fermato l'impianto.
Un reattore nucleare nell'Ucraina occidentale, quella di Rivna, è stato spento dopo la scoperta di una fuoriuscita di acqua radioattiva, che comunque avrebbe creato danni all'ambiente. Lo rivela un alto funzionario della centrale, rimasto anonimo.
La notizie viene confermata anche dall’agenzia ucraina del nucleare Energoatom. Secondo il funzionario, 1,3 metri cubi di acqua adibita al raffreddamento del reattore sarebbero fuoriusciti a causa di una perdita nelle tubazioni. Energoatom in un comunicato precisa che le perdite "non hanno superato le norme di sicurezza" e che comunque "il reattore è stato spento".
"Non è stata registrato alcun aumento della radioattività", si legge nella nota. L'Ucraina è fortemente dipendente dall'energia nucleare, soddisfando oltre la metà del fabbisogno elettrico con centrali atomiche.
Redazione 11 giugno 2008

Furto alle rinnovabili
Emendamento del Pd dà il via libera ai fondi Cip 6 per tutti gli inceneritori campani. De Petris (Verdi): "Fatto gravissimo, intervenga Realacci". Legambiente s'infuria. Polemica anche dal Pdl
"Dopo l'inceneritore di Acerra, grazie ad un emendamento dell'esponente del Pd Iannuzzi approvato in commissione Ambiente, ora tutti i cittadini italiani con le loro bollette della luce pagheranno anche tutti gli altri impianti di Salerno, Napoli e Santa Maria La Fossa, che potranno avere i famosi incentivi Cip6".
Lo denuncia Loredana De Petris dei Verdi, che aggiunge: "Quest'emendamento costituisce un fatto gravissimo perche' in netto contrasto non solo con l'ultima legge Finanziaria che ridestinava, dopo una truffa durata 15 anni, gli incentivi Cip6 alle rinnovabili, ma anche perche' contraddice espressamente la direttiva europea 2001/77/CE ed e' ancora piu' grave che sia stato proprio il Partito democratico a riproporre in commissione gli interessi della lobby degli inceneritori".
Ancora una volta, osserva De Petris, "si sceglie una strada che in tempi di crisi energetica sottrae risorse preziose per far crescere le energie rinnovabili e, per di piu', per l'emergenza rifiuti in Campania si indica come unica soluzione quella degli inceneritori" e "poco e nulla si destina alla raccolta differenziata ed all'impiantistica a essa dedicata".
Non ci resta che sperare, conclude De Petris, che "il ministro dell'Ambiente ombra Realacci faccia rinsavire i suoi compagni di partito e che, a questo punto, l'emendamento sia bocciato in aula, per rispetto dei cittadini e di quella normativa europea che viene invocata ogni pie' sospinto".
Per il presidente campano di Legambiente, Michele Buonomo l’emendamento di certo non rappresenta “la soluzione per l' emergenza rifiuti in Campania ma l' ennesimo freno allo sviluppo delle fonti rinnovabili nel Paese, ed un regalo alla lobby dell'incenerimento”.
Buonomo sottolinea come sia “grave la responsabilita' del Pd campano”. “E' assolutamente evidente la contraddizione di questo emendamento - aggiunge il presidente regionale di Legambiente- con le leggi comunitarie ed e' anche un grave attacco allo sviluppo della raccolta differenziata, che non gode di un simile trattamento di favore, e al settore del recupero di materie prime e seconde”. Il partito democratico campano dovrebbe sapere , “piu' di chiunque altro - continua Buonomo - quali sono le priorita' e gli strumenti per superare veramente e definitivamente l'emergenza rifiuti per una Campania ambientalmente sostenibile”.
Attacchi all’emendamento anche dalla Pdl. "La commissione ambiente della Camera ha fatto male ad accogliere l'emendamento del Pd che prevede l'estensione dei contributi Cip 6 per la realizzazione dei termovalorizzatori di Salerno, Napoli e Santa Maria La Fossa". E' quanto dichiarano i deputati del Pdl Fabio Rampelli e Marco Marsilio, che sostengono che l’emendamento sia stato firmato anche da Realacci.
"Non dobbiamo perseverare nell'errore di utilizzare questi fondi destinati alle energie rinnovabili a favore dei termovalorizzatori- sottolineano i due parlamentari- e' una scelta sbagliata sotto tutti i punti di vista poiche' in Italia non vi e' sviluppo per l'eolico, il solare e il geotermico e siamo certi che la normativa comunitaria proibisca questa utilizzazione".

Redazione 12 giugno 2008
www.verdi.it
www.corriere.it
TOKYO - Un terremoto di 7,2 gradi della scala Richter ha colpito il nord del Giappone. La forte scossa si è verificata alle 08:43 locali (l'1:43 in Italia) ed è stata avvertita nettamente in tutta la parte nord dell'isola principale di Honshu, in modo particolare nella prefettura di Iwate, in una zona rurale. Un primo bilancio, secono le televisioni giapponesi, è di quattro morti, oltre 200 feriti e una decina di dispersi: secondo Reuters, diverse persone sono rimaste intrappolate in un albergo di una stazione termale colpita da una frana, ma nelle ultime ore i soccorritori sono riusciti a liberarne alcune. E un migliaio di passeggeri rimangono bloccati su un treno ad alta velocità della compagnia JR East che si è fermato fra due stazioni. Altri treni, che si erano fermati, sono riusciti a ripartire. Si è verificata anche una leggera perdita di acqua radioattiva in una centrale nucleare, che, secondo la compagnia che gestisce l'impianto, non pone alcun rischio per la popolazione. La Tokyo Electric Power Co. ha precisato che 15 litri di acqua sono fuoriusciti da una vasca in cui è custodito materiale radioattivo nel reattore numero due della centrale di Fukushima, ma, ha aggiunto, "il livello di radioattività dell'acqua è ben al di sotto di quello che potrebbe avere effetti sull'ambiente". "Nessun quantitativo d'acqua è fuoriuscita dal deposito", ha precisato un portavoce. Entrambi i reattori hanno continuato a funzionare normalmente.

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