mercoledì 16 aprile 2008

il sole che piange

www.ecoage.com Il Sole che piange
Scompare dalla scena politica il partito dei Verdi. La scelta di associare l'ambientalismo e la causa ecologista alla coalizione comunista ha completamente annullato i risultati ottenuti dai Verdi negli ultimi anni. Il trend positivo delle ultime tornate elettorali e la riorganizzazione avviata alla fine degli anni '90 aveva consentito di sperare in una rappresentanza politica del mondo ambientalista.

Lo avevamo detto. Due anni fa su questo sito avevamo messo in guardia sull'esigenza di creare una corrente apartitica dei Verdi, né di destra né di sinistra, in grado di rappresentare il grande numero di persone sensibili alla questione ambientale in Italia. Del resto sarebbe bastato guardare una curva gaussiana e rendersi conto che il sentimento ambientalista non apparteneva più a un mondo radicale o vetero-comunista, bensì era divenuto patrimonio trasversale e comune di una società cresciuta e preoccupata per le polveri sottili, l'inquinamento dei generi alimentari, l'effetto serra.

La fine dei Verdi e le responsabilità. La scelta del segretario dei Verdi, Pecoraro Scanio, di volgere lo sguardo esclusivamente a sinistra verso un ambientalismo di parte verde-rossa non ha fatto altro che distruggere l'unico partito ambientalista italiano. Ora non resta che sperare nella nascita di correnti ambientaliste trasversali nelle coalizioni Pd e Pdl. Ben sapendo che la storia del Sole che ride è ormai tramontata del tutto nella storia italiana e difficilmente sarà riproponibile in futuro. Il capitolo dei Verdi italiani sembra definitivamente chiuso.

20080414

A questo punto, tanti amici e simpatizzanti della provincia di Latina, ma anche di altre province, mi pongono alcune domande:
1) se Pecoraro non avesse impostato la sua subalternità a Prodi nelle primarie del 2005 rivendicando la necessità, invece, della modernizzazione tecnologica con energia naturale e rinnovabile, nell'ambito dei rifiuti con nuove tecniche meccaniche di separazione dei rifiuti per arrivare all'opzione rifiuti zero, se avesse puntato sul passaggio del trasporto su rotaia, se avesse proposto un rinnovamento progressista nella politica con il taglio delle spese della casta, riduzione dei costi della politica, eliminazione degli incarichi e nomine plurime, indicando anche il limite massimo nei mandati, se avesse attuato, come è stato per Pontinia, le primarie dei cittadini avrebbe avuto un risultato diverso (l'ultimo dei leader) nelle primarie?
2) se Pecoraro avesse evitato la scelta monarchica e nepotistica delle candidature nelle elezioni politiche del 2006, se avesse dato spazio e ascolto ai territori nelle candidature, se avesse dato modo di discutere ai territori delle teste di lista con assemblee e consultazioni della base avrebbe avuto un risultato elettorale nel 2006 maggiore?
3) se Pecoraro anzichè farsi delegare in bianco alla scelta della testa di lista di tutte le candidature e del programma nel novembre 2005 per le elezioni del 2006 e attuato il punto 2) il partito dei verdi avrebbe allargato la base degli attivisti e quindi aumentato il risultato elettorale?
4) se Pecoraro nel 2006 avesse impostato una campagna elettorale sui temi importanti del punto 1) per tentare di continuare ad aumentare il trend favorevole delle precedenti elezioni e di tutte quelle campagne ed iniziative locali (corridoio tirrenico, tav, raccolta differenziata, gestione acqua pubblica, ferrovia anzichè gomma) anzichè puntare sul risultato minimo del 2% per entrare alla camera ed assicurarsi un ministero (il suo) avrebbe ottenuto un risultato migliore?
5) se Pecoraro dopo le elezioni del 2006 avesse lasciato spazio all'interno del partito (come ha fatto per esempio Bertinotti o come aveva fatto Follini) senza accentrare su di lui nomina a presidente e ministro, se avesse dato spazio ed ascolto ai cittadini, se avesse tentato di creare una filiera virtuosa con i vari assessorati i verdi sarebbero spariti dal parlamento?
6) se Pecoraro dopo i casi delle Marche e di Terracina avesse ascoltato i territori, ripristinata una situazione costruttiva e di collaborazione della base avrebbe perso tutti questi consensi?
7) se nel congresso del 2006 di Fiuggi, e dopo nell'attuazione pratica, fosse stato dato spazio ai territori, agli ambientalisti e alle associazioni che operano sul territorio si sarebbe arrivati alla scomparsa nel parlamento?
8) se anzichè limitarsi ad una politica di appoggio al conservatorismo di Prodi, avessimo dato una spinta innovativa tecnologicamente, se si fossero eliminate e anticipate le tensioni locali, se nella tragedia della Campania fosse intervenuto un ministro dell'ambiente risoluto o così (raccolta differenziata spinta) o tutti a casa (comuni, province, regione), facendo piena luce su 14 anni di commissariamento e spreco di denaro pubblico si sarebbe arrivati alla scomparsa dei verdi dal parlamento?
9) se a Latina e provincia fosse stata data una risposta alle istanze dell'esecutivo provinciale del 2005 e 2006, anche annullando la situazione di Terracina, si sarebbe arrivati a questo risultato elettorale catastrofico?
10) se nel Lazio si fosse dato seguito alle richieste dei rappresentanti locali (comunali, provinciali e regionali) riuniti a Roma per scegliere le candidature dopo la testa di lista decisa da Pecoraro Scanio, cioè un chiarimento con un'assemblea regionale politica nel maggio 2006, nel Lazio saremmo arrivati a questo risultato elettorale così basso?

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