venerdì 21 marzo 2008

Latina e Garigliano nuove centrali nucleari

Latina farà sempre la sua parte nel nucleare voluto dalla destra (PDL), dal centro (PD, Rutelli, udc, Casini) e presenta 2 siti adatti alla realizzazione di 15 nuove centrali in Italia.
Resta un mistero l'ubicazione delle scorie, lo smaltimento dove tenerle per decine di migliaia di anni.
Altrettanto rimane un mistero su come fronteggiare le morti provocate dalle emissioni e dal materiale contaminato.
Però intanto arriveranno i soldi per pagare le amministrazioni (non i cittadini, nè i parenti delle vittime) che hanno ospitato e ospiteranno le centrali.
Ovviamente non ci sono le condizioni economiche per avviare i progetti ma questo in Italia non è un problema.
Si sono iniziate centinaia di grandi opere nella penisola senza finanziamenti adatti e che non saranno mai (con questo metodo) ultimate.
La provincia di Latina poi ne ha esperienza passata e presente.
L'importante è progettare e farci campagne elettorali tanto poi ci sono i cittadini da salassare.
Se non basta lasceremeo debiti alle generazioni future.
Pontinia è arrivata la primavera Ecologia e Territorio Giorgio Libralato

NUCLEARE: PROVOCAZIONE SA, ECCO 15 SITI PER CENTRALI
(ANSA) - FIRENZE, 20 MAR - Quindici siti per centrali nucleari di piccole dimensioni, 12 siti per centrali nucleari piu' grandi. La mappa e' stata stilata provocatoriamente da Fabio Roggiolani, consigliere regionale toscano dei Verdi, responsabile nazionale energia del Sole che ride e candidato alla Camera per la Sinistra Arcobaleno. ''Abbiamo fatto fare questo studio - afferma Roggiolani - dopo il ritorno al nucleare bipartisan, proposto da Guido Possa di Forza Italia e subito accettato dal ministro Pierluigi Bersani. Vediamo se gli elettori di quelle zone vogliono un futuro nucleare o uno basato sulle rinnovabili''. I siti vanno da nord a sud: Trino (Vicenza), Fossano (Cuneo), Caorso (Piacenza), Monfalcone (Gorizia), Chioggia (Venezia), Ravenna, Scarlino (Grosseto), San Benedetto (Ascoli Piceno), Latina, Garigliano (Caserta), Termoli (Campobasso), Mola (Bari), Scanzano Jonico (Matera), Palma (Agrigento) e Oristano. Sono stati individuati tramite una ricerca commissionata a Francesco Meneguzzo del Cnr, che ha valutato la popolosita', il rischio sismico e il rischio alluvionale. Nella relazione dello studio, Meneguzzo precisa anche che ''il costo del nucleare e' molto superiore alle alternative esistenti''. ''Siamo nelle condizioni - conclude Roggiolani, che ha partecipato a una manifestazione sulle rinnovabili a Firenze - di produrre la stessa quantita' di energia con il solare e l'eolico''. (ANSA). YG2-GRO
20/03/2008 16:10


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