sabato 12 gennaio 2008

Pontinia e la politica 2

Pontinia e la politica 2
Con un certo sollievo (perché non mi riguardano) mi arrivano notizie da amici (ex margherita) e compagni (ex DS) del PD riguardo ai problemi burocratici che li costringe a ragionare su metodi di elezione interna che per loro sono una novità. Gli è stata tolta la coperta di Linus, hanno perso le loro certezze, i numeri e le tessere, oggi devono ragionare. Hanno problemi grossi che non li fanno dormire la notte, devono trovare le donne altrimenti diminuiscono i posti pure per i maschietti. Qualcuno cerca di convincere mogli, amiche, compagne, figlie, fidanzate, un po’ come nelle barzellette di paese. I più furbi, sempre con la coscienza barzellettiera, aspetta che le donne ce le mettano gli altri così lui non farà un passo indietro, anzi è il caso che proprio a lui, dopo 40 gli aprano la porta. L’Italia aveva un grande politico, a lui dobbiamo un posto nel tavolo dei grandi e il rilancio del Bel Paese. Un cattolico, uno che aveva, giustamente visto che li aveva conosciuti, contrastati, paura dei fascisti, anche se raccomandati dal Papa. L’esatto contrario della miseria e dell’ipocrisia alla quale assistiamo oggi. Tornando al PD oltre alle barzellette sono certo poi arriverà la nomina anche di qualche persona capace. Ma certo non conterà praticamente niente, come ci insegna la storia di Pontinia degli ultimi 15 anni. Novità dall’opposizione sembrano non arrivare e non credo che arriveranno. Visto che la novità si potrebbe chiamare Mochi. C’è invece grossa attesa verso i cittadini. C’era stata per un gruppo sempre sopravalutato e temuto dal nome LeAli che doveva (stando alle loro affermazioni) insegnarci ad amministrare e a fare politica. Un po’ come l’operaio che all’inizio del nuovo anno tra i propositi ci mette quello di diventare miliardario. Non si fa problemi accetta tutto: dal totocalcio, al superenalotto, alla lotteria, l’eredità e che una ereditiera (anche bruttina e stagionata) si innamori di lui. Poi l’anno trascorre si ricorda che non gioca, né compra biglietti, che i parenti li conosce tutti e stanno pure peggio di lui e che una moglie ce l’ha già. Così anche LeAli sono quasi tutte tornate all’ovile di partenza. Qualcuno invece continua a cercare l’isola che non c’è.

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