venerdì 11 gennaio 2008

Pontinia e i piazzisti degli inceneritori

i piazzisti degli inceneritori in provincia di Latina
Ai piazzisti degli inceneritori in provincia di Latina non sembra vero di poter sguazzare sulle notizie di guerra civile che arrivano dalla Campania. Quasi tutti i servizi inducono a pensare che le morti e le malattie provocati da diossina e dagli inceneritori siano belle e giuste. Una tecnologia superata che produce danni scientificamente riconosciuti, così come i costi non sostenibili. L’inceneritore non è conveniente economicamente né risolve il problema delle discariche. Però tutti pronti a piazzarne almeno uno in provincia di Latina. Un partito lo propone una volta a Borgo Montello, un’altra a Latina Scalo e l’ultima a Mazzocchio. Come sempre si cerca la guerra tra poveri. Intanto voglio esprimere la mia solidarietà al Ministro all’ambiente Pecoraro Scanio in questo attacco falso e ipocrita sulla guerra civile in atto in Campania. Si dimenticano competenze e anche almeno 14 anni di storia, di commissari, sindaci, presidenti di provincia e regione, altri ministri e presidenti del consiglio, ma anche tutti quegli enti che avrebbero dovuto controllare, programmare e soprattutto prevenire. In provincia di Latina l’emergenza rifiuti dura da 20 anni. Ed è commissariata da quanti anni?
Giorgio Libralato
I piazzisti degli inceneritori
In passato le catastrofi naturali, dall'inondazione del Polesine al terremoto del Friuli, provocavano il fenomeno degli sfollati. Oggi si assiste allo sfollamento della monnezza, però in ottica federale. Se la Regione è di centro sinistra apre discariche e inceneritori alla spazzatura della Regione Campania (di centro sinistra). Se è di centro destra mette il veto.
I piazzisti degli inceneritori sono scatenati, a Milano ne vogliono subito un altro, chi li ha già, ma a basso regime, chiede più spazzatura da bruciare. Nessuno affronta il problema della raccolta differenziata e dell'eliminazione dei contenitori inutili. Nessuno spiega che l'acqua può essere bevuta dal rubinetto di casa e non da bottiglie di plastica. Siamo il primo Paese al mondo per consumo di acqua in bottiglie di plastica. Nessuno parla dell' ecomafia contigua alla politica in Campania (ma anche altrove) che trasforma terreni agricoli in tumorifici.
Dove c'è la raccolta differenziata l'inceneritore non serve. Rifiuti zero: questo deve essere l'obiettivo. La diossina e le nanopolveri le respirino Matteoli e Bersanetor.
www.beppegrillo.it

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