sabato 12 gennaio 2008

inceneritore, consiglieri e coerenza

Fabrizio Mattioli eletto nel 2002 nell’udc, quindi componente della maggioranza all'interno del consiglio comunale di Latina, insieme ad altri consiglieri ha promosso una delibera consiliare anti inceneritore approvata all’unanimità. Poi, in seguito al dietro front, non solo del suo partito ma di tutta la maggioranza, è uscito dal suo partito ed è passato all’opposizione, per coerenza. Visto il successo alla manifestazione, anti inceneritore, avevano aderito UDC, democrazia cristiana, DS, margherita oltre, ovviamente, ai verdi, rifondazione, comunisti italiani e a decine di sigle sindacali e associative. C’era anche Marrazzo. So bene che alcuni partiti e politici hanno aderito solo per convenienza elettorale. Passate le regionali ognuno è tornato sui suoi passi. Fatta eccezione per gli ambientalisti che nelle elezioni hanno visto addirittura diminuire i loro voti. Come sempre d’altronde. Poi la maggioranza in consiglio comunale ha cambiato posizione. Anche qui niente di nuovo. Come sapevamo bene che oltre alla nostra posizione no all’inceneritore sì alla differenziata e all’opzione rifiuti zero, c’erano quelli che erano favorevoli all’inceneritore, la storia anche laziale lo insegna. Così come il finanziamento della ditta che commercializza e installa gli inceneritori ad AN, FI e ai Ds, secondo quanto dichiarato davanti alle telecamere della trasmissione Report. Mattioli è stato coerente per seguire il suo impegno. A Pontinia farebbero lo stesso cambiando partito?

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