lunedì 19 novembre 2007

dissesto, acqualatina, differenziata, turbogas, festa albero, canile

In conferenza capigruppo, possibile svolta sul dissestoPontinia (19/11/2007) - Questa mattina in Comune è prevista una commissione capigruppo, allargata alla commissione bilancio. E' stata convocata venerdì mattina, in tutta fretta perché sembra ci sia una importantissima ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17052
Report Consiglio provincialeLatina (19/11/2007) - Rinviati i quattro punti all'ordine del giorno, la discussione del consiglio provinciale odierno ha ... continua http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17061
"Erosione, serve uno studio serio" Latina (19/11/2007) - Dimentichiamoci le spiagge sabbiose e la classica duna costiera. In pochi anni il panorama del nostro litorale potrebbe mutare radicalmente con buona pace di ambientalisti, villeggianti e operatori ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17057
Differenziata, cresce ma non bastaLatina (19/11/2007) - Il rapporto Eures, diffuso nei giorni scorsi, fotografa il quadro della situazione rifiuti nel Lazio e a Latina. La gestione commissariale, nelle intenzioni del Presidente della Regione Piero ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17056
Turbogas, parte il tour per le cittàAprilia (19/11/2007) - Tutti i sindaci sono dalla nostra parte per la battaglia contro la Turbogas". Parola del vicesindaco di Aprilia Vincenzo Giovannini, che da stamattina comincerà il tour per le 14 città che hanno ... continua
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=17055
Festa dell'Albero
1.000.000 di alberi per Kyoto: è questa la missione della XIII edizione della Festa dell'Albero. Il 21 novembre sarà la giornata dedicata alla messa a dimora di nuove piante con l'obiettivo di rendere le nostre città più verdi http://www.legambiente.eu/documenti/2007/1004_festadellAlbero/index.phpe Lecco. Verdi: nel canile 1200 kg di animali soppressi inviati all' incenerimento (19 novembre 2007) gestito dalla Leida della Brambilla
http://www.verdi.it/apps/econews.php?id=17043

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E il nostro di vice-sindaco quando lo comincia il tour contro la turbogas???

Anonimo ha detto...

mai, come mai per le antenne.

Anonimo ha detto...

Al Signor Sindaco del Comune di Pontinia
Ai Signori Assessori
Ai Consiglieri Comunali di Pontinia
Alla stampa e TV

La Lista Civica Liberi e Forti, usa normalmente “internet” per conoscere le notizie nei Comuni d’Italia per comprendere le iniziative utili anche per la città di Pontinia.
Nel Sud nella Regione Puglia siamo entrati nel sito web del Comune di Tricase (Lecce), ed abbiamo costatato la presenza di un - regolamento comunale sulle antenne -, e questa Lista Civica lo propone al Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri del Comune di Pontinia, per approvarlo in sostituzione del precedente regolamento “ingiustamente” revocato.
E’ necessario conoscere il Comune di Tricase con questa breve nota:
Tricase (provincia di Lecce) è uno dei tanti assolati centri della cosiddetta “Regione delle serre salentine” nel Capo di Santa Maria di Leuca.
Occupa un territorio di 4265 ettari compresi quelli delle sue frazioni, Depressa e Lucugnano, dei suoi rioni, Caprarica del Capo, Sant’Eufemia e Tutino, delle marine di Tricase Porto e Marina Serra che si estendono sul versante adriatico con ben otto chilometri di costa. Tricase dista dal capoluogo di provincia (Lecce) km 55 ed è collegato tramite la strada statale n. 275.
È a soli quattro chilometri dal mare, a quindici da Santa Maria di Leuca, a quaranta da Gallipoli ed a trenta da Otranto.
Il territorio di Tricase si estende al Nord dell’abitato fin quasi ad Andrano, ad Est fino al mare Adriatico, ad Ovest con i Comuni di Specchia, Miggiano e Montesano Salentino, a Sud con il mare ed il Comune di Tiggiano. Ha un’altitudine di 97 metri sul livello del mare, una latitudine di 39° 55’ 50’’ N ed una longitudine di 18° 24’ E. Alla data del 30 settembre 2000 la popolazione residente contava 17.670 cittadini, compresi quelli delle frazioni, dei rioni e delle marine.
Il territorio di Tricase ha una forma quasi quadrata; nel complesso è pianeggiante con la presenza di piccole altezze intorno ai 130 metri sul livello del mare presso la Masseria del Mito ed altre minori nel rione di Caprarica del Capo, precisamente sulla collinetta Santuario della Madonna di Fatima.
Per la sua invidiabile posizione geografica, Tricase è divenuta nel tempo il centro più importante dell’estremo Salento e, grazie anche alla benefica vicinanza del mare e al suo clima mite e temperato, presenta una temperatura con punte minime di 2,5°C nel pieno inverno e punte massime di oltre 30°C in estate.”

COMUNE DI TRICASE

(Provincia di Lecce)


REGOLAMENTO COMUNALE
IN MATERIA DI CAMPI ELETTROMAGNETICI PRODOTTI DA
SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE E RADIOTELEVISIVI
OPERANTI NELL'INTERVALLO DI FREQUENZE
COMPRESE TRA 100 KHz E 300 GHzFINALITA'

Art. 1 - Il Comune di Tricase, nella sua generale attività di prevenzione e al fine di garantire la tutela della salute, dell'ambiente e del paesaggio, per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, con il presente Regolamento disciplina l' installazione e la modifica degli impianti per le teleradiocomunicazioni nel proprio territorio, nel rispetto della vigente normativa regionale, statale e comunitaria in materia.

Art. 2 - Sono oggetto del presente Regolamento tutte le sorgenti che generano radiazioni non ionizzanti, utilizzate in impianti di teleradiocomunicazione fissi o mobili, con frequenze comprese fra 100 KHz e 300 GHz e con potenze efficaci massime al punto dì emissione superiori o uguali a 1 Watt, fatta eccezione per le sorgenti fisse connesse ad impianti, sistemi ed apparati per usi militari, delle forze di polizia e di soccorso.

REGIME AUTORIZZATORIO

Art. 3 - La installazione, modifica ed esercizio degli impianti indicati nell'art.2 sono subordinate a concessione edilizia.

DISPOSIZIONI URBANISTICHE

Art. 4 - Il Comune rilascia la concessione edilizia per la installazione degli impianti di cui all’ art. 2 alle seguenti condizioni :
a) che non sia inferiore a Km. 1 (uno) la distanza tra il sito di installazione o sorgente di emissione degli impianti e la linea di confine del perimetro dei centri urbani, anche di altri Comuni, come determinato dagli strumenti urbanistici vigenti;
b) che sia superiore a 200 ( duecento) metri la distanza tra sito di installazione o sorgente di emissione degli impianti ed insediamenti stabilmente abitati, anche singoli, ancorché ubicati in Comuni confinanti.

Art. 5 - Il rilascio della concessione edilizia é subordinato, inoltre, al preventivo N.O. sanitario della AUSL LE/2, nonché alla presentazione dei provvedimenti autorizzativi richiesti per gli interventi in aree soggette ad altri vincoli ( ambientali, paesaggistici, ecc. ).



DISPOSIZIONI URBANISTICHE

Art.6 - La installazione e l'uso degli impianti di cui all' art. 2 dovrà essere sottoposta ad opportune procedure di valutazione di impatto ambientale, ai sensi della legge 1.7.1997, n.189.

PROCEDURE

Art.7 - All' istanza di concessione edilizia deve essere allegata la seguente documentazione, datata e firmata dal titolare o dal legale rappresentante dell'impiantoa) generalità del titolare o legale rappresentante dell'impianto;
b) nome convenzionale della stazione;
c) estratto catastale vigente dell'area interessata;
d) estratto catastale vigente dell'area circostante l'impianto,
e) ubicazione precisa dell'impianto;
f) costruttore, tipo, modello e caratteristiche delle apparecchiature di produzione, modulazione, demodulazione, con le frequenze di trasferimento del segnale;
g) costruttore, tipo e modello dell’ antenna trasmittente;
h) caratteristiche di irradiazione dell'antenna, quali diagrammi di irradiazione orizzontale e verticale, completi della scala, riferiti alle condizioni di installazione, inclinazione sull'orizzonte dell'asse di massima irradiazione; direzione di questo asse con riferimento ai punti cardinali; guadagno dell'antenna ( valore numerico e in decibel ); altezza dell'asse di massima irradiazione dalla base del traliccio o palo cui è ancorata l'antenna;
i) potenza massima immessa in antenna;
j) frequenza portante o canale di trasmissione;
k) pianta dettagliata in scala 1:10.000 con curve altimetriche, indicazione della direzione del nord geografico e, per ciascuna frequenza utilizzata, della posizione del sistema di antenna;
l) pianta dettagliata in scala 1:2.000 con indicazione delle abitazioni, dei piani fuori terra, le relative altezze e la loro destinazione d'uso, la presenza di siti sedi di " ricettori particolarmente sensibili ", delle strade e dei luoghi nelle vicinanze dei sistemi d'antenna;
m) indicazioni di quali e quanti altri trasmettitori sono installati nella zona interessata ( raggio 1.000 mt. dal candidato sito ), con precisazioni relative alle distanze di tali trasmettitori dall'impianto che si intende installare o modificare;
n) studio di impatto ambientale dal quale risulti che la progettazione o la realizzazione di tali impianti produce valori di campo elettromagnetico più basso possibile in un raggio di mt. 1.000 da tali fonti radianti, al fine di minimizzare l'esposizione della popolazione;
o) progetti elaborati ai sensi delle seguenti disposizioni specifiche: legge 46/90 e D.P.R. 447/91 D.M. 314/92, normativa CEI in materia ( 24-1,64,81 ) D.M. 381/98;
p) dichiarazione di assunzione di responsabilità del tecnico incaricato della progettazione, con indicato il titolo di studio e requisiti specifici di titolarità per la 46/90 e 314/92.¬
q) segnalazione del responsabile della sicurezza del cantiere e/o dell'impianto ( Leggi 547/55, 626/94 e 818/84 );
r) parere preventivo del Settore Fisico Ambientale del P.M.P., dell'AUSL LE/l, in attesa dell'operatività dell'Agenzia Regionale Protezione Ambientale, sul rischio elettromagnetico dell'impianto in relazione alla popolazione ivi residente e gli altri eventuali impianti TLC presenti nella zona;
s) parere preventivo delle Unità Operative dì Igiene Pubblica delle AUSL territorialmente competenti, a tutela della salute umana.

Art.8 - Nel caso in cui la realizzazione dell'impianto determini una modificazione d'uso del sito ospitante, l'attivazione dell'impianto stesso è subordinata al certificato di idoneità all'uso.

Art.9 - Ogni modifica agli impianti o apparati, sia per tipo, modello o altro, dovrà seguire le procedure previste agli artt. 7 e 8.

VIGILANZA E CONTROLLI

Art.10 - Il controllo e la vigilanza, oltre che dall'Amministrazione Comunale, sono espletati dal Settore Fisico Ambientale del Presidio Multizonale di Prevenzione (P.M.P.) in attesa dell'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale (A.R.P.A.), ISPELS.
Il P.M.P., per ogni insediamento, provvede:
a) al rilascio del prescritto parere di cui al comma r) dell'art.7 del presente Regolamento sulla base di quanto previsto dal comma 1 dell'art. 4 del D.M. 10. 9.98, n.381;
b) alla verifica del rispetto dei limiti di esposizione per la popolazione, come precisato al successivo art. 13, nel contesto di tutti gli altri impianti esistenti nella zona prescelta.

Art.11 - Nelle zone abitate o sedi di attività lavorativa per lavoratori non professionalmente esposti o nelle zone comunque accessibili alla popolazione, ove siano superati i limiti di cui al successivo art. 13, il P.M.P. individua le fonti di emissione e ne dà comunicazione al Sindaco, per i conseguenti interventi di risanamento a carico dei titolari degli impianti, in accordo con la Regione Puglia, secondo quanto previsto dall'allegato "C" del D.M. 10.9.98 n.381. Al titolare degli impianti viene assegnato il termine di sessanta giorni per la normalizzazione dell'impianto. Trascorso inutilmente tale termine, il Sindaco procede alla revoca della concessione edilizia entro i trenta giorni successivi alla scadenza del termine stesso, dandone comunicazione all'Autorità Giudiziaria.

LIMITI DI ESPOSIZIONE PER LA POPOLAZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI

Art.12 - Nel caso di esposizione al campo elettromagnetico i livelli dei campi elettrici, magnetici e della densità di potenza, mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su un qualsiasi intervallo di sei minuti, non devono superare i valori stabiliti dalle disposizioni vigenti in materia.

NORMA TRANSITORIA

Art.13 - I titolari o legali rappresentanti degli impianti di teleradiocomunicazione che alla data di entrata in vigore del presente regolamento risultano già operanti nel territorio comunale, devono entro sei mesi dalla suddetta data, richiedere la prescritta concessione edilizia, qualora non in possesso, con l'obbligo di produrre la completa documentazione di cui all'art.7 ed ottemperare al rispetto dei limiti di distanza fissati dal presente Regolamento e di esposizione fissati dalla legge. In caso di inadempienza, il Sindaco procede alla rimozione dell'impianto con spese a carico del titolare della infrastruttura.









ESECUTIVITÀ

Art.14 - Le disposizioni del presente Regolamento entrano in vigore il giorno successivo a quello di scadenza della ripubblicazione per 15 giorni consecutivi, a seguito di presa d'atto da parte del Co.Re.Co., della deliberazione consiliare di approvazione

giorgio libralato ha detto...

ringrazio i due Anonimi e la lista civica Liberi e forti per i contributi. Un appunto per il vice sindaco aggiungerei gli OGM. Per le antenne la mia proposta è simile a quella per turbogas e biomasse.

Anonimo ha detto...

ogm, STà PER CASO PEE
Oscuri
Giochi
Materiali?
Con le cubature non si sà mai?

giorgio libralato ha detto...

ieri pesticidi e ormoni oggi geni modificati